La bellezza della terra di Sicilia può esprimersi attraverso mille sfaccettature diverse. Una di queste è rappresentata dalla sua antica cultura e dalle testimonianze archeologiche che, giunte sino ai nostri giorni, sono capaci di farci scoprire, fra storie, leggende e territori, le mille sfumature di un’isola al centro del Mediterraneo da sempre! Il sito archeologico di Segesta è uno di questi luoghi. In questo articolo troverete quindi le informazioni utili per visitare il Parco Archeologico di Segesta, scoprendo cosa vedere al suo interno, come arrivare sino a qui, ma anche i costi e gli orari per visitarlo. Ovviamente non senza fare prima quattro passi nelle leggende e nella storia di questa antica e importante città elima.
L’area archeologica che oggi possiamo ammirare, è stata anche una delle principali città degli Elimi, una delle la popolazioni più misteriose vissute in Sicilia.
Tanto misteriosi da essere stati definiti “gli Etruschi di Sicilia”. Gli Elimi si insediarono intorno all’anno 1000 a.C. nella vallata del Belice, a Erice, a Segesta, a Entella, a Poggioreale e Salemi. Segesta rappresentava per il popolo e la cultura degli Elimi, l’epicentro della vita politica ed amministrativa.
Perchè visitare il sito Archeologico
di Segesta ed i suoi dintorni
La visita al Parco Archeologico di Segesta, può essere anche l’occasione per immergersi nella bellezza delle colline e dei piccoli centri che lo contornano.
Potrete così scoprire Calatafimi (da Qal’at Fimi – il Castello di Eufemio in arabo – per essere stato assoggettato alla dominazione saracena), un centro noto soprattutto per la grande battaglia fra le truppe garibaldine dei Mille e i Borboni, avvenuta nel 1860. La battaglia è commemorata dalla presenza del sacrario di Pianto Romano, progettato dall’architetto Ernesto Basile.
Potreste poi anche ritagliarvi un momento di benessere, scoprendo le terme segestane di Calatafimi-Segesta.
Le sue acque alcalino-sulfuree sgorgano a temperature elevate da una sorgente e rappresentano il “fiume caldo”, il nome con cui un tempo era noto il fiume Crimiso.
Parco Archeologico di Segesta:
cosa vedere e sapere
dell’antica città degli Elimi
Quattro passi nei misteri e nella storia di Segesta
Anche se non è nota con certezza la data di fondazione della città di Segesta, di certo si sa che fu fondata dal popolo degli Elimi.
Ma chi erano gli Elimi? Da dove provenivano?
Anche questo è attualmente un mistero, visto che della loro effettiva provenienza esistono varie ipotesi, oltre ad alcune suggestive leggende. Di certo c’è che quando i Greci giunsero in Sicilia per fondare le proprie colonie, gli Elimi erano già presenti sull’isola.
Secondo il greco Tucidide, Segesta fu fondata da profughi troiani e focidesi guidati da Enea. Secondo le la mitologia invece, la città venne fondata da Aceste, figlio di Egesta e del dio fluviale Crimiso, divenendo il primo re.
Secondo altri studiosi invece, gli Elimi sarebbero state popolazioni micro-asiatiche.
Lasciamo agli studiosi e agli archeologi il dipanare questa intricata ed intrigante matassa di storie e miti! Noi torniamo ad osservare la storia di Segesta, seduti sotto un frondoso albero della macchia mediterranea, magari davanti alle imponenti colonne del Tempio Dorico.
Inevitabile quasi, l’accendersi di rivalità e conflitti fra Segesta e la vicina città di Selinunte, anche per questioni di confini.
A supporto di Segesta vennero in aiuto prima, gli alleati di Atene e successivamente, gli stessi cartaginesi che, nel 409 a.C. sconfissero e distrussero Selinunte ed Himera.
Nel 307 a.C. anche Segesta però fu conquistata e distrutta dal tiranno Agatocle di Siracusa, che ne mutò il nome in Diceòpoli, Città della giustizia.
Nel corso della prima guerra punica passò sotto i romani che le riconobbero l’esenzione dal pagamento dei tributi.
La vera caduta della città di Segesta avvenne però nel V secolo, ad opera dei Vandali.
Da quel momento iniziò il periodo dell’oblio per quella che era stata una grande città Elima, nonostante l’esistenza di qualche piccolo insediamento Arabo e la costruzione da parte dei Normanni del Castello.
Si dovette giungere al 1574 per ritrovare le antica vestigia della città fondata dagli Elimi, avvenuta per merito del domenicano Tommaso Fazello.
Visitare il Parco Archeologico di Segesta
Emozioni fra Paesaggi e testimonianze storiche
Nel visitare il Parco Archeologico di Segesta, tenete a mente la sua antica storia e lasciatevi stupire dalla magnificenza da ciò che vedrete! Gli scavi archeologici per riportare alla luce le testimonianze del suo passato, sono ancora in atto e ogni giorno arrivano notizie di nuove ed esaltanti scoperte.
Percorrendo i sentieri interni al sito archeologico, vi sembrerà di fare un viaggio nel tempo contornati dalla splendida ed esuberante vegetazione mediterranea, che riempie l’aria di profumi selvatici.
Uno splendido viaggio nel viaggio fra il possente Tempio dorico e il Teatro Antico di Segesta, per immaginare come potesse essere magnifica e ricca, un tempo, l’area dominata dal Monte Barbaro e attraversata da due piccoli fiumi!
Il dolce paesaggio in cui sono immerse le due acropoli, i resti delle mura di cinta, le porte monumentali, il santuario di Contrada Mango e le necropoli fuori le mura, offrono spunti per forti suggestioni evocative e riescono non poco ad emozionare!
Mi sono seduta a lungo sotto l’ombra di un ulivo ad osservare le imponenti ed incrollabili colonne del tempio dorico. Hanno attraversato i millenni, vissuto e visto storie e sono lì, a testimoniare la storia di un popolo misterioso ma caparbio, capace di mantenere la propria identità culturale. E farsi conoscere …
Le pietre sanno parlare, e chi ama la storia sa mettersi sulla lunghezza d’onda giusta per ascoltarle!
Un fascino di cui vi racconto qualcosa di più, per sapere cosa potrete vedere e cogliere nel Parco Archeologico di Segesta.
Per prima cosa, scaricate la mappa (pubblicata dalla Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali) del percorso nel sito archeologico.
Se avete tempo e non fa troppo caldo, vi consiglio di considerarlo come un “trekking archeologico” e percorrerlo a piedi. Potrete così godere appieno dei luoghi e delle bellezze paesaggistiche.
Per chi non se la sente, nessun problema: ci sono delle navette interne adibite al trasporto dei visitatori fra le varie aree del sito.
Lo schema del percorso a piedi, come potete vedere anche sulla mappa, si sviluppa secondo la direttrice che parte dal Tempio dorico per arrivare al Santuario di contrada Mango, passando per il Teatro antico e le altre emergenze archeologiche del sito.
Cosa vedere nel Parco Archeologico di Segesta
Il sito archeologico è costituito dai seguenti elementi:
- Il Tempio Dorico, edificato fra il 430 e il 420 a.C.
- La Porta di Valle e la cinta muraria inferiore, risalenti al V sec. a.C
- La Torre e la Casa Rupestre risalente all’epoca augustea.
- L’Agorà con il mercato (Macellum) – realizzata su tre terrazze digradanti dal II sec. a. C. in avanti
- La Moschea della comunità musulmana del Monte Barbaro: XII secolo – distrutta nel XIII secolo
- Il Castello di Calatabarbaro – XIII sec.
- Il Teatro Antico, realizzato nella seconda metà del II sec. a.C.
- La Chiesa di San Leone, datata 1442
- La Necropoli ellenistica;
- Il Santuario Contrada Mango, risalente alVI-V sec. a.C., visitabile solo su prenotazione.
- L’Abitato rupestre, dalla fine del VI secolo a.C.
Fra gli elementi di cui sopra, i più “appariscenti” e meglio conservati sono il Tempio ed il Teatro Antico.
Cosa vedere nel Parco Archeologico di Segesta:
Il Tempio Dorico
Realizzato in stile dorico fra il 420 ed il 430 a.C., a detta degli esperti del settore, il Tempio Dorico di Segesta può essere considerato come uno dei templi meglio conservati dell’epoca.
Arrivandoci attraverso i sentieri che attraversano il Parco Archeologico di Segesta, il tempio vi affascinerà con la sua maestosità e per il contrasto con il verde della natura che lo circonda.
Fino a pochi anni fa si presumeva che il tempio grande fosse stato dedicato dagli Elimi alla Dea Diana o ad Egesta. Grazie ad una scoperta avvenuta nel 2020 invece, (una piccola stele dedicatoria rinvenuta nei pressi del tempio) si è compreso che l’edificio sacro era stato dedicato alla dea Afrodite Urania, la dea dell’amore celeste, puro e ideale.
Girateci intorno lungo il perimetro di base, per osservare da vicino le spettacolari 36 colonne non scanalate che lo compongono, realizzate in materiale calcareo locale. Per la precisione, si tratta di 14 le colonne sui lati lunghi e 6 su quelli corti, alte più di 10 metri. Sui lati corti le colonne sorreggono i frontoni, mentre su quelli lunghi, presentano ancora le architravi a supporto di cornici e di fregi.
A causa della presunta mancanza della cella interna – l’adyton dei templi greci classici, e della parete grezza senza scanalature sulle colonne, gli archeologi hanno dibattuto sulla completezza o meno della struttura templare che è giunta sino a noi. Ma anche questo fa parte dell’Aura di mistero (e la conseguente attrazione), che circonda la civiltà degli antichi Elimi.
Se poi siete appassionati di storia antica, provate a fare il paragone fra i templi di Selinunte e questo di Segesta: potrete valutare voi stessi le similitudini e le differenze fra le due architetture.
La bellezza di questo antico Tempio non è scalfito minimante nemmeno dall’incertezza sui canoni stilistici seguiti dagli Elimi per realizzarlo. Voi cosa ne pensate?
Cosa vedere nel Parco Archeologico di Segesta:
Il Teatro Antico
Edificato intorno al III secolo a.C. nella parte più alta dell’antica città Elima, poteva ospitare sino a 4000 persone nelle sue gradinate, realizzate in pietra calcarea locale.
La sua primitiva forma poderosa a semicerchio (con un diametro di 63 metri) e la struttura architettonica tipica del teatro del mondo greco classico, venne modificata in epoca romana, con l’ampliamento del palco, per dare maggiore agio all’orchestra.
La peculiarità del Teatro Antico di Segesta è di non essere stato scavato nella roccia, ma di poggiare direttamente su un muro di contenimento.
Dal sito si può ammirare un fantastico panorama sulle vallate e il mare all’orizzonte. Nei suoi spazi, in estate si svolgono “Le Dionisiache“, spettacolari rappresentazioni teatrali di tragedie greche. Troverete i dettagli di questi eventi più avanti, in questo stesso articolo.
Informazioni utili per visitare il
Parco Archeologico di Segesta
Come arrivare e come prenotare al visita
Come arrivare al Parco Archeologico di Segesta
Lo spettacolare Parco Archeologico di Segesta si trova in una posizione strategica, adagiato sulle due dolci colline del monte Barbaro, in provincia di Trapani, a quattro chilometri dal comune di Calatafimi-Segesta.
Il sito archeologico è facilmente raggiungibile in auto sia da Palermo che da Trapani o da Agrigento, mentre più difficile è raggiungerlo con i bus di linea.
Ciò vuol dire che potrete pianificare di visitare il sito di Segesta, sia che vi troviate nelle vicinanze di Palermo che in quelle di Trapani o Agrigento, sia che vogliate abbinare la visita al Parco Archeologico di Selinunte.
Distanze del Parco Archeologico di Segesta dalle principali direttrici in Sicilia
- Da Trapani circa 35 chilometri il percorso più veloce in auto, è tramite la A29;
- Da Marsala circa 51 chilometri;
- Da Castellammare del Golfo circa 16 chilometri;
- Da Palermo circa 77 chilometri;
- Da Alcamo Marina circa 21 chilometri;
- Da Agrigento circa 143 chilometri.
Molte agenzie turistiche italiane ed estere organizzano un tour di una giornata, che ricomprende sia la visita al Parco Archeologico di Segesta che a quello di Selinunte.
Se potete e avete tempo a disposizione, vi consiglio di fare queste due escursioni in giornate separate, per non avere la mente troppo incasinata fra le cose che avete visto in un luogo o nell’altro!
Ad ogni buon conto, vi lascio la mappa del tragitto in auto fra il Parco Archeologico di Segesta e quello di Selinunte.
Come arrivare al Parco Archeologico di Segesta in Bus
Come ho avuto modo di indicarvi in precedenza, è un pò più difficoltoso l’instradamento con i bus di linea sino al sito archeologico. Generalmente si arriva sino al paese di Calatafimi e poi, da qui occorre percorrere i circa sei chilometri sino al sito, o con bus locale o in taxi.
La compagnia dei bus che opera collegamenti su Calatafimi, da Trapani, è la Segesta Autolinee
Come organizzare la visita al
Parco Archeologico di Segesta
Informazioni su orari e prezzi di ingresso
Il parco Archeologico di Segesta è visitabile tutto l’anno in tutti i giorni della settimana, secondo il seguente schema orario stagionale
- dal 1 gennaio al 28 febbraio dalle 9:00 alle 17:00;
- dal 1 al 26 marzo dalle 9:00 alle 18:30;
- dal 27 marzo al 30 settembre dalle 9:00 alle 19:30;
- dal 1 al 29 ottobre dalle 9:00 alle 18:30;
- dal 30 ottobre al 31 dicembre dalle 9:00 alle 17:00.
§ – L’ultimo ingresso previsto, è un’ora e mezza prima dell’orario di chiusura del sito.
All’interno del sito troverete anche un punto di ristoro, il Bar – Caffè Enea, dotato di servizi igienici e area attrezzata all’esterno a disposizione dei visitatori
All’interno del punto ristoro troverete anche un souvenir-shop e un bookshop.
Fate attenzione però alle variazioni agli orari di ingresso in concomitanza con le rappresentazioni teatrali, e gli eventi legati al Festival di Segesta “Le Dionisiache”, che si svolgono presso il Teatro Antico di Segesta.
In tale occasione l’area del Teatro, è accessibile solo dalle 09.00 alle 17.30.
Al momento non è stato reso disponibile il palinsesto estivo del 2023, ma sarà mia cura aggiornarvi al riguardo. Nel frattempo potete dare uno sguardo alle attività dello scorso anno sul sito ufficiale del Festival.
Costi del biglietto di ingresso nel sito Archeologico di Segesta
Costi del biglietto di ingresso al Parco Archeologico di Segesta, SENZA servizio di navetta interna, dal piazzale del posto di ristoro al teatro antico di Segesta e viceversa.
Il biglietto è acquistabile anche on-line, sul sito ufficiale di CoopCulture
- Intero € 6.00
- Ridotto € 3.00
- Gratuito secondo normativa di ingresso
- Intero combinato Parco Archeologico di Segesta – Sito storico artistico di Pianto Romano € 8.00
- Ridotto combinato 18 – 25 anni € 5.00
- Ridotto combinato scontato 11 – 17 anni € 1.00
- Gratuito combinato per disabili e under 10 anni
- Supplemento in caso di mostre € 2.00
Costi del biglietto di ingresso al Parco Archeologico di Segesta CON servizio di navetta interna, dal piazzale del posto di ristoro al teatro antico di Segesta, e viceversa. Il biglietto è acquistabile anche on-line sul sito di CoopCulture.
- Intero Parco Archeologico di Segesta + Navetta € 8.00
- Ridotto Parco Archeologico di Segesta + Navetta € 5.00
- Gratuito Parco Archeologico di Segesta + Navetta € 2.00
- Gratuito secondo normativa del Parco Archeologico di Segesta
- Supplemento in caso di mostre € 2.00
Informazioni Utili:
Quanto dura la visita nel Parco Archeologico di Segesta?
Domanda lecita, ma risposta molto soggettiva. In linea di massima, se non vi soffermate molto davanti ai diversi reperti, due ore possono bastare! Se invece decidete di girarvelo con calma ed in piena autonomia, mettete in conto almeno una mezza giornata.
Quale è il periodo migliore per visitare
il Parco Archeologico di Segesta?
Il clima mite della Sicilia, rende fattibile la visita all’antica città degli Elimi tutto l’anno.
Tuttavia, se siete con dei bambini o persone anziane, vi consiglio vivamente di evitarvi i periodi più caldi dell’anno, nei mesi di Luglio ed agosto che, fra le altre cose, sono anche i periodi di punta per l’affollamento!
Maggio e la prima metà di giugno, insieme ai mesi si settembre ed ottobre, sono i mesi più belli per la visita a questi stupendo sito archeologico.
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Al prossimo spunto di viaggio by Mimì.
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17 comments
Ho avuto la fortuna di visitare anche questa meraviglia , un luogo unico e spettacolare che tu hai come sempre descritto alla perfezione e dando tantissime informazioni
Ciao Cinzia! Hai detto giusto. Il Parco Archeologico di Segesta é semplicemente spettacolare e merita di essere visitato!
Devo confessare un grave peccato: non sono mai stata in Sicilia! Sicuramente quando organizzarò un viaggio in questa magnifica isola non mancherò di mettere in programma una visita a questo luogo spettacolare. A quanto pare, Enea ha fondato circa la metà delle città italiane : ))
Ciao Marina! Vero: Enea era un gran conoscitore (viaggiatore) della nostra bella Italia)! La Sicila ti aspetta allora e non ti deluderá, ne sono certa!
Segesta merita come tutta l`area della provincia di Trapani!
Segesta deve essere qualcosa di spettacolare: a livello archeologico penso sia un sito unico al mondo! L’ho vista di recente come sfondo di una serie tv e me ne sono innamorata sicura di più!
Ciao Eliana! Segesta merita davvero una visita approfondita! Il sito archeologico é uno dei piú antichi della Sicilia!
che meraviglia! quanti posti stupendi abbiamo in Italia e così diversi tra loro. grazie per i consigli!
Grazie mille Andrea! Sono certa che Segesta e tutti gli altri Parchi archeologici della Sicilia ti entusiasmerebbero!
Avendo fatto studi classici, ho avuto l’opportunità di visitare sia il sito di Segesta che quello di Selinunte. Devo ammettere che ogni volta resto esterrefatta davanti alle bellezze architettoniche dell’antichità.
Ciao Libera!
La bellezza dei Parchi Archeologici di Segesta e di Selinunte è davvero unica, anche per il contesto nel quale sono immersi! Sono lì, pronti a raccontarci una parte della nostra Storia. Impossibile non amarli …
Segesta è luogo che da tanto vorrei visitare. Trovo che questi luoghi in cui si respira storia ad ogni angolo siano tremendamente affascinanti!
E hai perfettamente ragione, perchè il Parco Archeologico di Segesta sa sempre fare innamorare di sè!
Merita davvero una visita, però occorre prendersi sel tempo! Il Parco Archeologico di Segesta è abbastanza ampio!
Purtroppo sono stata solo una volta in Sicilia e nella parte orientale. Ho sempre pensato di visitare Segesta e Selinunte ma in realtà non pensavo che i due siti fossero ancora così ben conservati e ricchi di rovine! È veramente un complesso molto interessante e oltretutto c’è una bellissima vista panoramica. Sicuramente lo terrò in considerazione per un prossimo viaggio in Italia
Ciao Elisa! I due parchi archeologici, quello di Segeste e quello di Selinunte, meritano una visita, metti in conto almeno una giornata e mezza, per poterli visitare bene entrambi!
Davvero bella la nostra terra di Sicilia, resa tale dalla colonizzazione di popoli come i Fenici, Elimi, Greci, arrivati da noi per scambi commerciali ma poi coinvolti in guerre innescate prima dai Cartaginesi, poi alimentati da popoli magrebini e gli stessi romani. Poi cosa dire dello splendore creato dall’arrivo dei Normanni, Spagnoli, Francesi. Buona vacanza in Sicilia. Dimenticavo, visitate ingaggiando una guida i luoghi descritti, perché renderanno viva, interessante e indimenticabile la vostra vacanza. L’amore nasce dalla conoscenza.
Grazie mille Giuseppe! La Sicilia è una meta spettacolare da visitare in ogni stagione