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18 Musei da visitare in Italia: le esposizioni museali italiane imperdibili

Scoprite 18 Musei italiani che meritano di essere assolutamente visitati: 18 esposizioni museali in Italiani noti e meno noti da non perdere.

by Mimì
Quali Musei sono da visitare in Italia Museo Nazionale Romano nel Palazzo Massimo alle Terme a Roma

Da innamorata del turismo culturale, stavolta vi propongo un piccolo parterre di Musei imperdibili da visitare in Italia, scelti fra quelli più noti e quelli meno noti, da Nord a Sud nel nostro Bel Paese! Il loro comune denominatore, è quello di essere “rappresentativi” della bellezza di cui l’Arte italiana e la sua antica Storia, sanno farsi interpreti nel mondo! Ogni esposizione museale, in Italia, merita una visita.

Se ci pensate bene, la nostra bella Italia ha davvero un’infinità di “attrattori” sul proprio territorio! La bellezza paesaggistica e naturalistica sovente poi, si uniscono con le opere urbanistiche create dell’uomo, dando vita a borghi e città che esse stesse sono dei capolavori!

Ma c’è qualcosa di particolare che rende così appetibile agli stranieri il nostro Bel Paese?

 

Particolari degli affreschi di Giotto nella cappella degli Scrovegni a Padova

Particolari degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni  – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

 

I beni culturali che da nord a sud possiamo ammirare (intendo musei, monumenti, piazze, giardini, parchi artistici tematici, castelli, siti e parchi archeologici, statali e non) in Italia, fanno del nostro Paese una delle destinazioni più appetibili a livello mondiale!

Una grande ricchezza diffusa sul territorio, tanto grande che non basterebbe una vita per conoscerla.

Pensate che le fonti Istat del 2018, hanno censito ben 4.908 i musei italiani aperti al pubblico! Un Patrimonio immenso, ma quel numero ne rappresenta solo una piccola parte.

E allora, ecco che il far rete ci viene sempre in aiuto! Con la Community delle Travel Blogger Italiane, stavolta vi presentiamo 18 Musei imperdibili da visitare in Italia, esposizioni museali grandi e piccole, famosissime o sconosciute, che a nostro parere, meritano di essere visitate!

Anche in questo caso, come già accaduto scrivendovi delle città d’arte italiane da visitare, delle città e delle capitali europee da non perdere o delle 41 spiagge più belle d’Italia, quello che qui vi viene presentato, non è una classifica di merito o una gara!

Si tratta di esperienze ed emozioni che ciascuna di noi ha provato, davanti ad un Museo o ad un’opera d’Arte, e che da qui vi vengono condivise!

Il valore aggiunto che troverete in quest’articolo corale, è che ciascuna ha inserito le informazioni più importanti per sapere come, dove e quando visitare questi splendidi musei Italiani!

Utile e dilettevole, descrizioni ed emozioni! Non vi resta che seguirci e scoprire quali sono i musei da visitare in Italia di cui abbiamo scritto!

Musei da visitare in Italia - museo Egizio a Torino

Musei imperdibili da visitare in Italia – Il museo Egizio a Torino

Galleria della Cultura Materiale al Museo Egizio di Torino

Galleria della Cultura Materiale al Museo Egizio di Torino – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Basilicata

 

  • Palazzo Lanfranchi a Matera – L’arte Moderna nella Città dei Sassi –

Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.

 

Palazzo Lanfranchi a Matera, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.

Palazzo Lanfranchi a Matera, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.

Quando quasi sei anni fa dovetti scegliere dove passare tre mesi di tirocinio per l’università, su Matera non ebbi dubbi.
Fra le sedi opzionabili, c’era quel palazzo maestoso alla fine di Via Ridola, nel cuore seicentesco di Matera, che mi aveva affascinato fin da subito.

La maestosità di Palazzo Lanfranchi mi aveva stregato e, l’idea di passare lì tutti i giorni mi piaceva un sacco.

Da allora il tempo è passato, ma quel palazzone è ancora il mio preferito di Matera.

Il Palazzo venne commissionato dall’arcivescovo Vincenzo Lanfranchi a Fra Francesco de Copertino, tra il 1668 e il 1672.

Fino al 1864 è stato sede del seminario diocesano e successivamente, sede del liceo classico Duni, dove fra il 1882 e il 1884, insegnò anche Giovanni Pascoli.

Oggi, Palazzo Lanfranchi ospita il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.

Il primo piano si articola in tre sezioni:

  • Arte sacra, che ospita dipinti su tela, su tavola e sculture;
  • Collezionismo. dove è esposta una selezione di dipinti della raccolta Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio, tra cui oltre trecento opere di scuola napoletana;
  • la sezione arte contemporanea, dove sono esposte opere di Carlo Levi, tra cui il grande telero “Lucania ‘61”.

La grande facciata presenta una certa compostezza, che dona eleganza a tutta la composizione.

Il giallo miele della pietra materana, fa semplicemente da cornice ad una struttura che già di per sè, stupisce per austerità mista a leggiadria.

Chissà cosa avrebbe detto il burbero Lanfranchi, nel vedere che quel luogo, considerato come posto per formare nuovi preti, quasi inaccessibile alla gente comune, oggi è uno dei luoghi più visitati di Matera!

La città dei Sassi, Matera

La città dei Sassi, Matera – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Onestamente, credo che in fondo ne andrebbe fiero! Ogni mecenate come lui, prova piacere a vedere la sua opera così apprezzato. Soprattutto vista la centralità di questo museo nella vita culturale della città dei Sassi.

A Palazzo Lanfranchi infatti ogni anno si organizzano numerosissimi eventi, fra i quali spicca per importanza il festival “Gezziamoci”, dedicato agli amanti del Jazz, che si tiene ogni anno fra luglio e agosto.

Insomma un museo che va ben oltre la classica definizione. Palazzo Lanfranchi, come un po’ tutta la città di Matera, è un luogo di cultura a tutto tondo, è un posto dove la bellezza dell’arte si respira ovunque.

Entrateci e, dopo esservi un attimo soffermati ad ammirare lo splendido chiostro, salite e perdetevi tra le collezioni! Sentirete il sapore della storia, il gusto dell’antico e il fascino della meraviglia.

Info utili:
Biglietto: Intero 10,00 € – Ridotto 2,00 €
Orari: Lun-Dom 09:00-20:00 – Giornata di chiusura il martedì

Sito web

Contributo di Angela Coscia del Blog “In giro con Angela”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova Palazzo Lanfranchi a Matera

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Calabria

 

  • MArRC | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

I Dioscuri al MArRC | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

I Dioscuri al MArRC | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Credo che il miglior modo di iniziare la conoscenza e la visita di Reggio Calabria, soprattutto se è la prima volta che arrivate nella città dello Stretto, sia quello di visitare il MArRC | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Attraverso di esso potrete iniziare davvero ad immergervi nella scoperta delle radici storiche di una città e di una Regione, la Calabria, riuscendo a cogliere molti particolari, che altrimenti vi sfuggirebbero, successivamente!

Il MArRC | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, è collocato in una location fantastica, con vista sul magnifico lungomare Italo Falcomatà e sullo Stretto di Messina, all’interno di Palazzo Piacentini, completamente restaurato e rimodernato dal 2016.

In molti conoscono questo Museo per ospitare i celebri e magnifici Bronzi di Riace, ma vi assicuro che gli altri reperti presenti nell’esposizione museale, che vanno dalla preistoria all’età romana, sapranno stupirvi!

 

I Bronzi di Riace al MaRC Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria

I Musei imperdibili da visitare in Italia -I due Bronzi di Riace al Museo Archeologico di Reggio Calabria

 

Vi porto a visitare i 4 livelli del nuovo allestimento museale, iniziando dal livello A, posto al secondo piano, che contiene reperti archeologici risalenti alla preistoria, alla protostoria e all’età dei metalli.

Qui potrete ammirare, fra gli altri reperti esposti, il calco del Bos taurus primigenius, proveniente dalla Grotta del Romito di Papasidero, e altri oggetti di uso quotidiano o dedicati alla cura e alla bellezza delle donne del tempo, come unguentari e trousse per il trucco.

Il livello B dell’esposizione museale, è dedicata alle Città e ai santuari della Magna Grecia.

Qui potrete ammirare gli splendidi reperti rinvenuti nelle colonie magno greche di Sibari, Crotone, Medma, Hipponion, Caulonia, Monasterace e Locri, ma soprattutto le testimonianze votive ritrovate nei santuari e templi dell’Area Archeologica di Locri Epizefiri, Caulonia e Krimisa, l’attuale Cirò (Crotone).

Lasciano senza fiato i gruppi scultorei dei Dioscuri o il Cavaliere di Casa Marafioti, o ancora la collezione dei pinakes, che qui avrete modo di poter apprezzare!

Il Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria, coppa di Varapodio

Splendida coppa filigranata in oro – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Il Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria, Kourus

Il Kouros di Reggio Calabria – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Il livello C espone invece i reperti provenienti dalle Necropoli e dalla vita quotidiana delle colonie magno-greche, ma anche da alcune colonie Lucane e dei Brettii.

Al Livello D, troverete tutta una sezione dedicata all’antica Reghion, l’antica e potente colonia calcidese ed ellenica, poi divenuta Regium Iulii in epoca romana.

Il livello D è anche la sezione in cui sono custoditi i magnifici reperti del kouros marmoreo, una statua in marmo di grande raffinatezza e preziosità, i tesori del relitto di Porticello, lo splendida bronzo della “testa del filosofo” e, dulcis in fundo, loro: i due Bronzi di Riace!

Su queste due statue potrei scrivere un “poema”, tante sono le volte che ho avuto modo e la fortuna di poterle ammirare, anche quando erano in fase di restauro! Sorvolo anche sulle caratteristiche tecnologiche sofisticate, possedute dalla Sala che li ospita, visto che tutto questo e molto altro ancora lo potrete leggere nel lungo articolo di approfondimento dedicato al Museo Archeologico di Reggio Calabria.

Una cosa posso solo dirvi: “loro due vi aspettano” e in fondo, sono proprio come la Calabria! Di una bellezza unica ed inaspettata, ma occorre vederla per lasciarsi incantare e volerci ritornare!

Informazioni pratiche per visitare Museo Archeologico di Reggio Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è aperto tutti i giorni della settimana, ad esclusione del lunedì, con orario no-stop, dalle ore 9.00 ore 20.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 19.30.

I Biglietti di ingresso possono essere acquistati direttamente in loco oppure online Dal 25 giugno al 15 dicembre 2023 sarà applicata la maggiorazione di 1 euro rispetto a quanto sotto indicato, quale contributo straordinario ai paesi colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna.

Costi del Biglietto:

  • Intero € 8.00
  • Intero nella giornata di mercoledì € 6.00
  • Ridotto per i visitatori dai 18 ai 25 anni secondo normativa di legge € 2.00
  • Gratuito secondo normativa di legge per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
  • Ingresso gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
  • Ingresso libero consentito in occasione di particolari eventi, sia in ambito nazionale che locale, resi noti attraverso il sito web del MiBACT.

Visite per diversamente abili

Indirizzo e Contatti Utili

  • Ubicazione – Piazza De Nava, 26 – Reggio di Calabria
  • Recapito telefonico Informazioni: +39 06 399 676 00 (Biglietteria)
  • Prenotazioni e informazioni biglietteria: info@coopculture.it
  • Sito web ufficiale

 

Contributo di Domenica Palamara del Blog “Spunti di Viaggio – Travel and LifeStyle”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il

MArRC | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

 

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Campania

 

  • MANN | Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Musei imperdibili da visitare in Italia - Scalone di ingresso al Museo MANN

Musei imperdibili da visitare in Italia – Scalone di ingresso al Museo MANN

L’imponente Palazzo degli Studi, di origine cinquecentesca, ospita il prestigioso MANN | Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Ristrutturato nel Settecento da Federico Fuga e voluto da Carlo III di Borbone, il museo ospita la più vasta raccolta di reperti di epoca romana, tra mosaici, sculture e dipinti.

Il sovrano, fu un grande promotore delle esplorazioni delle città vesuviane sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Decise poi di trasferire da Roma e Parma a Napoli, parte della collezione di eredità materna (Carlo III era figlio di Elisabetta Farnese).

Ti anticipo che per visitarlo per bene e poter godere di tutti i capolavori esposti ci vuole tempo, metti in conto almeno 4 ore.

Per ottimizzare la visita ti consiglio di scaricare la Mappa Museo MANN a Napoli

Situato nei pressi della fermata della metropolitana Cavour, il MANN lo riconosci subito per via della facciata color salmone.

Una volta varcato l’ingresso colpisce sin da subito lo scalone monumentale al cui centro è posizionata la scultura di Ferdinando I, realizzata da Antonio Canova.

Il Museo si sviluppa su cinque livelli, due dei quali occupati da depositi e uffici.

A livello 0 è custodita la collezione Farnese, le cui opere più importanti sono Il Toro Farnese, la più grande scultura antica esistente, l’Ercole Farnese, assorto nei suoi pensieri e vinto dalla stanchezza, la Venere Callipigia e la Tazza Farnese, uno dei cammei più grandi al mondo.

 

 I Musei italiani imperdibili - l’Ercole Farnese al Museo MANN di Napoli

I Musei italiani imperdibili da visitare- l’Ercole Farnese al Museo MANN di Napoli

Il piano interrato ospita la Collezione Egizia, le cui opere più importanti sono il Naoforo Farnese e la Mummia Stevens. Il livello ospita anche la Collezione Epigrafica, nella quale spicca la Tavola di Eraclea, una lamina in bronzo riportante iscrizioni in greco e latino.

La Scultura Campana, la Numismatica, la Collezione dei Mosaici dell’antica Pompei occupano il livello 1. Imperdibili da ammirare, i mosaici della Casa del Fauno e quello di Alessandro (attualmente in restauro).

Non lasciare il MANN senza aver visitato il Gabinetto Segreto: qui è raccontata la storia della sessualità nel mondo antico.

Il Gran Salone della Meridiana (livello 2) ospita l’Atlante Farnese, divinità condannata da Zeus a portare sulle sue spalle il peso della volta celeste.

 

mostra dedicata a I Gladiatori, al MANN di Napoli

Mostra dedicata a I Gladiatori, al MANN di Napoli – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Attualmente questa sala accoglie la bellissima mostra dedicata a I Gladiatori, visitabile fino al 6 Gennaio 2022. In esposizione oltre 160 reperti che raccontano il mito di questi antichi combattenti, famosi per le loro gesta eroiche e il loro coraggio.

L’allestimento è davvero molto bello, consiglio il noleggio degli occhiali in realtà aumentata per vedere da vicino le opere esposte. Il servizio ha un costo di 5 euro oltre il costo del biglietto.

Le sezioni che mi sono piaciute di più? Senza dubbio quella di Villa dei Papiri e della Pittura Vesuviana, che ospitano i Corridori in bronzo, le Danzatrici di Ruvo e l’ammaliante Flora.

Perché ti consiglio di visitare il Museo MANN?

In questo tempio (non esagero se lo definisco in questo modo), sono conservati i tesori provenienti dalle più ricche domus vesuviane, come elementi architettonici e pittorici. Gli affreschi sopravvissuti all’eruzione del Vesuvio hanno conservato i colori vividi e brillanti, con il caratteristico colore rosso porpora così particolare da assumere l’appellativo di rosso pompeiano.

Informazioni utili per la visita

Indirizzo: Piazza Museo, 19 Napoli

Fermate metropolitane più vicine: Museo, Cavour

Il museo MANN è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30. Riposo settimanale il martedì. È consentito l’ingresso fino alle 19.00. Giorni di chiusura per festività: 25 dicembre – 1 gennaio

Costi dei Biglietti 2023

  • Intero € 22,00
  • Ridotto 18-25 anni € 2,00
  • Ridotto famiglie (2 adulti) € 40,00
  • Per i possessori di Campania Artecard l’ingresso è gratuito.

Contributo di Valeria Polverino del Blog “I Viaggi di Vale”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il MANN a Napoli

 


Musei da visitare in Italia

Esposizioni Museali in Emilia-Romagna

 

  • Collezioni comunali di Palazzo d’Accursio a Bologna

 

Musei da visitare in Italia - sale di Palazzo Accursio a Bologna

Musei da visitare in Italia – Statuine a Palazzo Accursio a Bologna: collezioni d’arte

La città di Bologna, oltre alle sue iconiche Torri e alla Basilica di San Petronio, custodisce un altro celebre luogo, riscoperto dai turisti solo di recente. In Piazza Maggiore e più nello specifico, al secondo piano di Palazzo d’Accursio, si trovano le Collezioni Comunali d’Arte.

Innanzitutto è il caso di spendere alcune parole per l’edificio che le ospita, sede storica del Comune della città di Bologna. In origine si trattava di molteplici edifici che appartenevano ad un docente dell’ateneo bolognese, tale Accursio.

Al piano terra del Palazzo, ad angolo tra Piazza del Nettuno e via Ugo Bassi, c’è la Biblioteca Sala Borsa.

Qui, spicca la pavimentazione trasparente, che ne caratterizza gli interni e che protegge i numerosi reperti archeologici rinvenuti e legati a diverse epoche storiche: età villanoviana, età etrusca ed età romana. Pensate che qui sono state trovate anche delle tracce di un’antica basilica romana.

Al primo piano di Palazzo d’Accursio invece si trovano la sala del consiglio comunale e l’iconica sala rossa, che ospita i matrimoni civili.

Il secondo piano è occupato da numerosi ambienti tra i quali, è impossibile non citare la Torre dell’Orologio e per l’appunto, le Collezioni Comunali d’Arte.

Questi due luoghi d’interesse sono tra loro strettamente legate, non solo perché si trovano all’interno dello stesso edificio. Dovete sapere infatti, che il quadrante dell’orologio originariamente, era adornato da statuine in legno raffiguranti i Re Magi ed un angelo.

Questi automi, secondo le ricostruzioni, avrebbero attraversato il quadrante da un lato all’altro, entrando ed uscendo di scena allo scoccare dei rintocchi dell’orologio.

Pensate che di questa installazione, fatta smantellare dai francesi alla fine del 1700, non se ne seppe più nulla per moltissimo tempo finchè non venne ritrovata quasi per caso, e conservata all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte.

Per rivivere al meglio le suggestioni di questi luoghi, vi consiglio di visitare prima l’Orologio e poi di recarvi presso le sale occupate dalle Collezioni.

Sarà possibile vedere da vicino le statuine in legno, dopo aver ammirato il grande quadrante che segna l’ora della città di Bologna, e vi assicuro che l’emozione sarà tanta.

Tuttavia queste statuette non sono l’unico elemento degno di nota delle Collezioni.

Pensate che in uno degli ambienti, la Sala Vidoniana, ci sono ben 18 opere scultoree, eseguite da Donato Creti.

Sale Palazzo Accursio a Bologna-esposizione museale

Sale di Palazzo Accursio a Bologna – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Per acquistare il biglietto cumulativo, che include la Torre dell’Orologio e le Collezioni Comunali d’Arte, potete consultare il sito di Bologna Welcome.

A 8 euro, potete prenotare la fascia oraria che preferite.

La visita è libera, ma durante la salita verso la Torre dell’Orologio, vi verrà dato un auricolare dove ascoltare la storia dell’edificio e del suo Orologio.

E dopo questa bella immersione nell’arte e nella storia della città, non vi resta che concedervi una sosta nel vicino Quadrilatero dove, tra bar e ristoranti, non mancherà l’opportunità di rilassarsi davanti ad un gustoso aperitivo a base dei prodotti tipici della tradizione emiliana.

Contributo di Libera Salcuni del blog Liberamentetraveller

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova Palazzo d’Accursio

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali nel Lazio

 

  • Museo Nazionale Romano (MNR) – sede di Palazzo Massimo alle Terme

Musei da visitare in Italia Palazzo Massimo alle Terme a Roma

Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme -Foto credits by @Valeria Castiello

 

Il Museo Nazionale Romano è forse il museo più sottovalutato della città eterna.

La sua sede principale è quella di Palazzo Massimo alle Terme (oggetto di questo post), ma include altri tre musei:

  • Terme di Diocleziano (Piazza della Repubblica),
  • Crypta Balbi (verso Largo Argentina)
  • Palazzo Altemps, nei pressi di Piazza Navona.

Il nome “Massimo”, deriva dal padre gesuita Massimiliano Massimo che lo commissionò tra il 1883 e il 1887 per ospitare il Collegio dei Gesuiti, mentre il toponimo “alle Terme”, è legato alla vicinanza con le Terme di Diocleziano, stessa ragione per cui l’adiacente stazione Termini si chiama così.

Un secolo dopo, nel 1998, aprì al pubblico come museo e da allora subì numerosi interventi di riqualificazione. Ai giorni nostri, non vanta solo una collezione straordinaria, ma anche un’esposizione ben allestita e ben illuminata.

Ma che opere ci sono a Palazzo Massimo alle Terme?
C’è un’ampia selezione di capolavori del mondo romano, provenienti da scavi effettuati nella capitale e dintorni a partire dal 1870.

La esploriamo iniziando dall’alto.

Il secondo piano di Palazzo Massimo è dedicato ad affreschi, stucchi e mosaici. È un vero e proprio viaggio nelle ricche domus romane, tra cui la Villa di Livia a Prima Porta e la Villa Farnesina a Trastevere, con stanze ricostruite nelle dimensioni originali.

Il primo piano è incentrato sulla ritrattistica di età imperiale. L’esposizione museale include anche il Discobolo Lancellotti del II sec. d.C., la copia più fedele del celebre Discobolo di Mirone, che purtroppo, non è giunto fino a noi.

Sempre della stessa epoca, c’è un altro pezzo forte: l’incompiuto Sarcofago di Portonaccio, decorato con scene di battaglia tra Romani e Barbari. Molto probabilmente era destinato a custodire il corpo di un generale romano.

Al piano terra prosegue il tema del ritratto e della sua evoluzione. L’opera simbolo è Il Pugile a riposo, una scultura greca in bronzo del IV sec. a.C. attribuita a Lisippo e alla sua cerchia.

Imperdibili anche i resti delle navi di Caligola, ormeggiate un tempo sul lago di Nemi. Al tempo venivano usate dal bizzarro imperatore per fare feste.

Il seminterrato di Palazzo Massimo viene aperto solo quando ci sono pochissimi visitatori.

Ospita le insegne imperiali – incluse quelle di Massenzio – e una ricchissima collezione di numismatica. Se oggi siamo a conoscenza del Colosso di Nerone, che diede il nome all’adiacente Colosseo, è anche grazie ad una moneta conservata qui dentro.

Inoltre, se è il vostro giorno fortunato, troverete anche la sala della mummia di Grottarossa aperta! Sì, al museo di Palazzo Massimo vi è anche una rarissima mummia romana!

 Musei italiani da visitare Palazzo Massimo alle Terme a Roma Sarcofago di Portonaccio,

Muesi da visitare in Italia – Il Sarcofago di Portonaccio al Museo Nazionale Romano – Foto credits by @Valeria Castiello

 

Cosa sapere per visitare Palazzo Massimo alle Terme.

Quanto costa l’ingresso a Palazzo Massimo?

Il biglietto intero per visitare Palazzo Massimo alle Terme (per una sola sede del Museo Nazionale Romano), costa 8€+2€ di prenotazione. Il biglietto combinato per visitare tutti e quattro i Palazzi costa 25€+1€i prenotazione.

Per l’elenco completo di tutte le riduzioni e gratuità, vi rimando al sito ufficiale delle prenotazioni.

Segnalo inoltre il fantastico shop del museo, dove trovare ottimi libri e bellissimi gadget sull’Antica Roma.

In ultimo, ma non meno importante: a pochi minuti a piedi da Palazzo Massimo alle Terme, c’è il mio bnb Unexpected Rome! Se volete dormire a Roma centro, potete approfittarne ed essere miei ospiti!

Da guida abilitata, inoltre, inserirò presto anche questo museo nel parterre delle visite che offro!

Contributo di Valeria Castiello, del Blog “Valeria Castiello”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo Nazionale Romano

 


Musei da visitare in Italia (e dintorni):

I Musei Vaticani a Città del Vaticano

 

Scala del Bramante nei Musei Vaticani Città del Vaticano

Scala  elicoidale di Giuseppe Momo – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

 

Entrare nei Musei Vaticani equivale a entrare in un’altra dimensione spazio-temporale.

Dislocati su una superficie di 43.000 mq, essi sono composti da quattro percorsi, che si snodano tra varie epoche, per giungere infine alla sublime Cappella Sistina.

Percorrendo le antiche e splendidamente decorate 1400 sale, cappelle e gallerie, si ha la sensazione di essere parte integrante dell’arte e della storia.

Durante il tour, si passa attraverso 54 musei più piccoli – come quello egizio e quello etrusco – e si rimane affascinati dalle stanze affrescate di Raffaello. Nella Galleria dei Candelabri, si susseguono splendidi esempi di statue romane, mentre la Galleria delle Carte Geografiche antiche, è un paradiso, per noi amanti dei viaggi.

E’ possibile anche effettuare un tour dei bellissimi Giardini Vaticani, a bordo di un autobus scoperto (con audio-guida), per osservare la Basilica di San Pietro e i palazzi papali da un’altra prospettiva.

E’ però la Cappella Sistina, la sublime e immensa opera di Michelangelo Buonarroti, il tesoro artistico più visitato dei Musei. Simbolo dell’arte italiana nel mondo, la cappella dedicata a Maria Assunta in Cielo, accoglie sei milioni di visitatori all’anno.

Il pittore impiegò ben 4 anni per completare l’opera! Non avendo mai dipinto affreschi fino a quel momento, dovette imparare numerose tecniche, tra le quali quella della prospettiva – molto difficile, calcolando che lavorava a pochi centimetri dalla parete.

 

Affreschi nella Cappella Sistina Città del Vaticano Musei Vaticani

Musei da visitare in Italia  – Affreschi nella Cappella Sistina

Musei da visitare in Italia I musei Vaticani Affresco di Raffaello La Scuola Ateniese

Musei imperdibili da visitare in Italia – I musei Vaticani Affresco di Raffaello – La Scuola Ateniese

 

La Cappella Sistina fu anche oggetto di dispute, poiché alcuni cardinali ritenevano le figure nude un oltraggio alla moralità. Il Papa non ritenne che l’affresco fosse osceno e ne ordinò la conclusione. Michelangelo volle comunque vendicarsi del maestro di cerimonie del papa che aveva condotto la campagna di censura, e lo rappresentò nell’affresco come Minosse, il giudice dell’Inferno.

Musei da visitare in Italia – Orari e costi della visita ai Musei Vaticani

  • Orario apertura: da lunedì a sabato, dalle ore 9,00 alle ore 18,00. Ultimo ingresso 15,00.
  • Giorni di chiusura: tutte le domeniche e le festività religiose.
  • A dicembre, l’apertura domenicale con ingresso gratuito è eccezionalmente anticipata al giorno 24 del mese.
  • L’uscita dalle sale è prevista 30 minuti prima della chiusura museale

Costi

  • Biglietto d’ingresso Intero – € 17,00 (senza prenotazione online)
  • Biglietto d’ingresso Intero “Salta la fila”
  • € 17,00 + 5,00 (con prenotazione sul sito ufficiale dei Musei

Il Biglietto d’ingresso Ridotto è dedicato a:

  • Minori di età compresa tra 6 e 18 anni.
  • Singoli sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi e novizie (su presentazione dell’apposita documentazione).
  • Personale dipendente – in servizio e/o in quiescenza – di tutti gli Uffici, Dicasteri ed Organismi della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano (su presentazione del documento di identificazione).

Importo del biglietto ridotto:

Biglietto ridotto Studenti:

  • € 8,00 (senza prenotazione online)
  • € 13,00 (con prenotazione “Salta la fila” sul sito ufficiale dei Musei Vaticani)

Tariffa Family

Per i tour alle Ville Pontificie di Castel Gandolfo i genitori con figli potranno usufruire della vantaggiosa Tariffa Family. La speciale tariffa ridotta è riservata ai nuclei familiari composti da mamma, papà e almeno 2 figli al seguito (di età compresa tra 6 e 18 anni di età e/o studenti fino a 25 anni con apposita documentazione). Il biglietto è gratuito dal secondo figlio in poi e i bambini da 0 a 5

Biglietto gratuito Musei Vaticani:

  • Ultima domenica del mese (secondo il Calendario aperture/chiusure museali).
  • Bambini al di sotto dei 6 anni (non compiuti).
  • Direttori di istituzioni museali, soprintendenze ed enti preposti alla tutela del patrimonio archeologico, storico e artistico.
  • Tutti i visitatori disabili con invalidità certificata superiore al 74%. In caso di non autosufficienza, la gratuità è estesa anche ad un accompagnatore.
  • I biglietti gratuiti per i visitatori disabili ed i loro accompagnatori, non sono prenotabili online ma vengono rilasciati, previa presentazione di certificazione d’invalidità, direttamente agli sportelli “Permessi Speciali” e/o “Reception” situati nella hall di ingresso dei Musei Vaticani.
  • Al disabile, e ad un suo eventuale accompagnatore, è garantito un ingresso prioritario senza fila d’attesa. 

Data la vastità del complesso museale, consiglio di accedere abbastanza presto la mattina ed eventualmente, fermarsi anche per pranzo (all’interno ci sono un paio di bar e un self service).

E’ inoltre possibile acquistare dei tour guidati per visite esclusive di zone chiuse al pubblico, come la Scala  elicoidale di Giuseppe Momo, la Cappella Nicolina e il Gabinetto delle Maschere.

Fa parte del circuito dei Musei Vaticani anche la Residenza Pontificia di Castel Gandolfo, con i suoi giardini, visitabile previa prenotazione

E’ raggiungibile tramite il cosiddetto “treno del Papa”, che parte dalla stazione di San Pietro e arriva ad Albano Laziale, nei pressi del Palazzo, in poco meno di un’ora.

Contributo di Elisa Tremolada, del Blog “L’Isola di Elisa”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trovano i Musei Vaticani

 

 


  • Museo Archeologico di Sperlonga (LT) e resti Villa di Tiberio

Museo Archeologico di Sperlonga e della Villa di Tiberio

Museo Archeologico di Sperlonga e della Villa di Tiberio: luoghi e musei italiani imperdibili da visitare!

Il Museo Archeologico di Sperlonga è da considerarsi tra le principali attrazioni della Riviera di Ulisse, il famoso tratto di costa della provincia di Latina.

La sua storia è davvero molto curiosa. Negli anni Sessanta, durante i lavori di restauro lungo l’antica Via Flacca, vennero alla luce i resti di un’antica villa romana, che da diversi studi emerse appartenere all’imperatore Tiberio, solito villeggiare in questa zona così suggestiva. Le pressioni affinché il prezioso materiale rinvenuto venisse trasferito a Roma furono moltissime, ma gli abitanti di Sperlonga, dopo ardue battaglie, riuscirono ad avere la meglio e a conservare l’immenso patrimonio.

Nel 1963 nacque il Museo Archeologico di Sperlonga e della Villa di Tiberio, che oggi fa parte del polo museale di Roma e del Lazio (superfluo ribadire che si tratta, in quest’ultimo caso, di uno dei poli più importanti al mondo).

Durante l’età augustea e nei decenni successivi, la mitologia greca destò un enorme fascino tra gli ambienti dell’alta società. Perciò, Tiberio decise di adornare la sua dimora con preziose statue in marmo che richiamassero alcuni degli episodi mitologici più significativi e conosciuti.

Il museo custodisce il volto di Ulisse, divenuto ormai una delle rappresentazioni più riprodotte in assoluto sui libri di testo.

Curioso, tra l’altro, che sia conservato proprio nel Museo Archeologico di Sperlonga, a dar lustro ad un territorio già legato ai racconti omerici (secondo la leggenda, Ulisse si fermò per parecchio lungo la costa del basso Lazio, prigioniero della maga Circe).

Nel museo, oltre ai resti della villa di Tiberio, visibili all’esterno davanti alla suggestiva grotta che oggi porta il suo nome, possono essere ammirati diversi gruppi scultorei: il gruppo di Polifemo, il gruppo di Scilla, il ratto del Palladio, il Pasquino, Ganimede, Circe e Andromeda.

Musei in Italia da visitare - il Museo Archeologico di Sperlonga

Musei in Italia da visitare – il Museo Archeologico di Sperlonga

Molto probabilmente, gli scultori del Gruppo di Scilla furono Agesandro, Atenodoro e Polidoro da Rodi, gli stessi che scolpirono il Laooconte conservato nei Musei Vaticani.

La villa, anticamente, era costituita da una serie di terrazze vista mare. Oggi sono visibili solo alcuni resti della cucina costruita con la tecnica dell’opus reticolatum, e alcuni resti della pavimentazione ad opus spicatum.

La parte più imponente è la cavità naturale, dinanzi la quale resiste ancora una vasca rettangolare che un tempo fungeva da peschiera. La sala da pranzo era forse all’interno della grotta e in questi ambienti erano collocate le statue i cui frammenti sono custoditi all’interno dell’edificio.

Il museo di Sperlonga non si trova nel centro storico, ma si accede dalla Via Flacca, si parcheggia in un piazzale di fronte all’ingresso (dall’altro lato della carreggiata) e il biglietto intero costa 5€.

È aperto dal giovedì alla domenica, dalle 8:30 alle 19.

Contributo di Mariarita Persichetti del Blog “24 Hours Trotter”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il

Museo Archeologico di Sperlonga


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Liguria

 

  • I Musei di Strada Nuova di Genova

Musei imperdibili da visitare in Italia - Affresco nei Musei di Strada Nuova a Genova

Musei imperdibili da visitare in Italia – I Musei di Strada Nuova a Genova

Nel cuore di Genova, nel bellissimo contesto di via Garibaldi, è possibile visitare i Musei di Strada Nuova.

Si tratta di un complesso di tre palazzi nobiliari, dallo stile tipicamente barocco, facenti parte di quelli che vengono definiti Palazzi dei Rolli.

Anticamente i Rolli erano una lista che comprendeva tutte le dimore nobiliari più belle di Genova, ritenute degne di ospitare personalità di spicco come sovrani e ambasciatori in visita in città.

Oggi ben 42 dei palazzi di via Garibaldi, chiamata anche via Aurea, sono stati dichiarati Patrimonio UNESCO e trasformati in musei, uffici e banche.

I Musei di Strada Nuova si trovano all’interno di tre palazzi, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, un tempo dimore di alcune tra le famiglie aristocratiche più importanti di Genova.

Palazzo Rosso viene considerate una casa-museo, in quanto permette di ammirare le collezioni artistiche e gli arredi originali seicenteschi della famiglia Brignole-Sale.

Oltre a stucchi, mobile e affreschi, sono in mostra anche molte opere di grande pregio donate dalla duchessa al comune di Genova, che includono anche la Cleopatra di Guercino ed il Cristo Portacroce di Van Dyck.

Giardino di Palazzo Bianco - Musei di Strada Nuova a Genova

Giardino di Palazzo Bianco – Musei di Strada Nuova a Genova – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Palazzo Bianco è considerato una delle più importanti pinacoteche della regione, con opere pittoriche italiane che vanno dal XVI al XVIII secolo. In questo museo è possibile ammirare opera di Caravaggio e Rubens.

Il palazzo è collegato a Palazzo Tursi attraverso un bellissimo giardino, incastonato tra gli edifici della via.

Palazzo Tursi è oggi sede del municipio, e ospita anch’esso opera di grande pregio, tra cui la Maddalena Penitente di Antonio Canova ed il Cannone, il celebre violino del compositore Paganini.

Sito ufficiale dei Musei 

Contributo di Veronica Meriggi del Blog “Oggi dove andiamo”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trovano i Musei di Strada Nuova


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Lombardia

 

  • Il Museo di Santa Giulia a Brescia

Musei da visitare in Italia - Il Museo di Santa Giulia a Brescia Lombardia

Musei da visitare in Italia – Il Museo di Santa Giulia a Brescia

 

Uno dei musei italiani che più ci ha sorprendentemente affascinato, è il Museo di Santa Giulia, a Brescia. Più luoghi in un unico luogo, più epoche storiche che si susseguono e si sovrappongono.

Nato nel 1998, oggi il Museo di Santa Giulia è anche identificato come il “Museo della Città” e si inserisce come sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, divenendo così Patrimonio Mondiale Unesco.

Il Museo racconta la storia di Brescia dall’epoca romana. E’ costruito infatti, laddove un tempo sorgevano abitazioni romane, ancora oggi visibili.

Proprio su di esse, nel 753 venne fondato il Monastero Benedettino Femminile San Salvatore, dove Manzoni ambientò la morte di Ermenegarda, ripudiata da Carlo Magno.

All’edificio si aggiunsero, nel XII secolo, l’Oratorio Romanico di Santa Maria in Solario, in cui è custodita la Croce di Re Desiderio, nella quale sono incastonate splendide pietre e cammei e, nel XVI Secolo, lo splendido Coro delle Monache riccamente affrescato.

 

Musei da visitare in Italia – Il Coro delle Monache

 

Visitare il Museo di Santa Giulia a Brescia

La visita del Museo consta di due parti: una prima, propedeutica, permette di scoprire il complesso monumentale dalla sua fondazione ai giorni nostri, mentre una seconda racconta la storia della città sia attraverso reperti archeologici che portando alla scoperta dei diversi edifici che costituiscono il Museo, seguendo una logica temporale.

Lungo il percorso, diversi cartelli esplicativi raccontano la storia e descrivono dettagliatamente i reperti esposti.

Un tempo il museo ospitava anche la Vittoria Alata, famosa scultura simbolo della città che, dopo i recenti restauri, è stata collocata all’interno di un altro sito importante di Brescia, il Capitolium, situato all’interno del Parco Archeologico.

Un modo particolarmente istruttivo e altrettanto divertente per visitare alcune parti del museo, è quello di munirsi di tablet o smartphone, per visionare alcuni filmati in realtà virtuale, calandosi in alcuni ambienti per esplorarli più da vicino ed osservarne i dettagli.

La tecnologia in questo caso coadiuva la visita del Museo, senza oscurarne la realtà: un’esperienza che mi sento sicuramente di consigliare.

Un Museo per tutti

Questo è uno degli slogan del Museo di Santa Giulia.

Il Museo, infatti, organizza diverse attività sia per grandi che per piccini: laboratori didattici, mostre temporanee, feste di compleanno per adulti e bambini, camp e pomeriggi d’arte.

Informazioni utili per la visita del Museo di Santa Giulia

Il Museo è situato nel centro della Città di Brescia, a poche centinaia di metri dal Capitolium e dal Duomo. E’ in zona ZTL, per cui non è raggiungibile in auto, ma diversi sono i parcheggi in città.

Uno dei più vicini è il Parcheggio Arnaldo, in piazzale Arnaldo, ma se ne trovano altri:
• Goito, via Spalto San Marco
• Fossa Bagni, via Lombroso
• Agip, Piazza Vittoria
• Castellini, via Castellini

Prenotazioni

La prenotazione non è obbligatoria, ma è vivamente consigliata.
Suggeriamo pertanto di acquistare i biglietti sul sito ufficiale di Brescia Musei, dove è possibile visionare orari d’ingresso e disponibilità dei posti sia per il Museo di Santa Giulia che per gli altri musei della città.

Biglietto UNESCO: ingresso al Parco Archeologico di Brescia romana e Museo di Santa Giulia.

Il biglietto UNESCO e il Museum Pass hanno durata di 3 giorni.

Costi del Biglietto di ingresso al solo Museo di Santa Giulia

  • Biglietto Intero – € 10,00
  • Biglietto Ridotto dedicato ai gruppi e alle convenzioni – € 7,50
  • Biglietto Ridotto per i giovani dai 14 ai 18anni, agli over 65 e agli universitari – € 5,50
  • Biglietto Ridotto per le scuole, per i bambini dai 6 ai 13 anni e agli universitari (min. 10) – € 3,00

Costi del Biglietto di ingresso integrato

  • Museo di Santa Giulia e Parco Archeologico – Intero 15,00 €
    Museo di Santa Giulia e Parco Archeologico – Ridotto 12,00 €
    Museo di Santa Giulia + Parco Archeologico – Ragazzi da 6 a 13 anni 4,50

Orari di apertura:

Il Museo di Santa Giulia resta aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 17,15. Giornata di chiusura prevista il lunedì

Il Parco Archeologico di Brescia romana – Brixia, resta aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso previsto alle 17:00 ore. Giornata di chiusura prevista il lunedì

Indirizzi e contatti

  • Parco Archeologico: Via Musei 55, Brescia
  • Museo di Santa Giulia: Via Musei 81/b, Brescia
  • Contatti per informazioni sui musei e prenotazioni:
  • Recapiti telefonici – 030 2977833 – 834
  • E-Mail – santagiulia@bresciamusei.com

*l’elenco delle convenzioni attive è disponibile sulla pagina ufficiale di Brescia Musei:

Chi acquista biglietti ridotti deve presentare un documento d’identità, card o convenzione alla biglietteria per poter ritirare i biglietti. In mancanza dei requisiti dovrà integrare la quota.

Sono previste condizioni particolari e ingressi scontati anche per i possessori di IO VIAGGIO (abbonati Trenord) per raggiungere il museo in treno.

Contributo di Rossella del Blog “Famiglia Esplora Mondo”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo di Santa Giulia

 


 

 

  • Il Cenacolo Vinciano a Milano: il custode dell’Ultima Cena

 

Musei da visitare assolutamente in Italia – Il Cenacolo vinciano a Milano

L’Ultima Cena, detta anche Cenacolo, è un dipinto realizzato da Leonardo da Vinci tra gli anni 1495 e 1497, su richiesta del duca di Milano, Ludovico Sforza. Il Cenacolo rappresenta la scena dell’Ultima Cena di Gesù, basata sul Vangelo di Giovanni 13,21, dove Gesù annuncia che sarà tradito da uno dei suoi apostoli.

Una cosa che non è nota a molti è che, questo capolavoro di 4,6 x 8,8 metri, è stato realizzato su una delle pareti del refettorio di un ex convento domenicano, accanto alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano.

Il concetto dell’opera
L’Ultima Cena è il risultato di un lungo studio compiuto da Leonardo da Vinci, all’inizio dell’ultimo decennio del XV secolo.

A differenza dei pittori fiorentini Ghirlandaio e Andrea del Castagno, che ritrassero il momento dell’identificazione del traditore (Giuda), Leonardo fu innovativo scegliendo di rappresentare il precedente momento, in cui Gesù annuncia che sarà tradito da uno degli apostoli.

Le espressioni dei volti, le posture dei corpi e i movimenti delle mani esprimono brillantemente le emozioni dei discepoli.

La tecnica pittorica
Per ottimizzare gli effetti di luce e ombra, Leonardo ha provato una nuova tecnica, la pittura a secco, invece del tradizionale affresco, tuttavia, trattandosi di un metodo estremamente delicato, poco prima che il lavoro fosse finito, il lavoro grezzo mostrava già qualche segno di deterioramento, peggiorato poi negli anni.

I primi restauri sono iniziati nel XVIII secolo e l’ultimo, è stato completato nel 1999, dopo 20 anni di lavori.

È interessante notare che, il convento fu parzialmente distrutto a causa dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma fortunatamente il capolavoro di Da Vinci non fu colpito.

 

Informazioni utili
Non c’è modo di ammirare l’Ultima Cena senza prenotazione. Ci sono soltanto 3 modi per farlo:

  • Online sul sito ufficiale, che è la modalità consigliata, visto che si può verificare in tempo reale la disponibilità e procedere immediatamente all’acquisto;
  • Via email, scrivendo all’indirizzo cenacologruppi@adartem.it
  • Tramite call center al numero +39 02 92800360.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano

Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

N.B: I biglietti devono essere ritirati in sede obbligatoriamente circa 15 minuti prima dell’orario previsto, dietro presentazione della ricevuta di pagamento.

La visita al cenacolo dura 15 minuti e si effettua in gruppi di massimo 18 persone. All’interno è consentito scattare foto senza flash.

Prezzo del biglietto

  • INTERO: Euro 15,00;
  • RIDOTTO: Euro 2,00 per i giovani dai 18 ai 25 anni;
  • GRATUITO: cittadini sotto i 18 anni comunitari ed extracomunitari e docenti della scuola italiana.

Orari di apertura
Il Museo del Cenacolo Vinciano ha  i seguenti orari:

  • Dal martedì alla domenica, dalle ore 8.15 alle 19.00 (con ultimo ingresso alle 18.45);
  • Giornata di chiusura: lunedì.

Indirizzo
Piazza Santa Maria delle Grazie, 2.
Metropolitana: linea rossa e verde, stazioni Conciliazione e Cadorna.

Una chicca in più? Se verrete a Milano non potete perdere di visitare la Terrazza del Duomo, che ha uno dei panorami più belli della città e quasi nessuno lo sa, vi garantisco che vi piacerà!

Contributo di Barbara Bier del Blog “Wanderlust in Travel”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Cenacolo Vinciano

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali nelle Marche

 

  • Il Museo Tattile Omero ad Ancona – Vietato non toccare!

Musei da visitare in Italia - Il Museo tattile Omero ad Ancona Marche

Musei da visitare in Italia – Il Museo tattile Omero ad Ancona

Tra i musei imperdibili in Italia, c’è senz’altro il Museo Omero ad Ancona.

Già solo per la location meriterebbe una visita. Si trova infatti sull’ansa portuale della città, all’interno di una bellissima struttura storica pentagonale, circondata dall’acqua, la Mole Vanvitelliana.

La peculiarità che lo rende famoso a livello internazionale da quasi trent’anni, è il fatto di essere un museo tattile dove il motto è “vietato non toccare”!

Al suo interno tutte le opere esposte, originali o copie che siano, si possono toccare dai visitatori sia vedenti che non.

L’idea è nata a metà degli anni 80’ da due grandi viaggiatori non vedenti, Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni, che all’interno dei musei – italiani e stranieri – non potevano mai toccare le opere esposte. E’ nato così un museo non solo per non vedenti, ma per tutti.

Lo scopo era quello di creare un luogo senza barriere fruibile a chiunque.

Musei da visitare in Italia - Il Museo tattile Omero ad Ancona

Musei da visitare in Italia – Il Museo tattile Omero

Ognuno può toccare liberamente tutte le opere esposte e, se si vuole, scegliere di essere bendato, per provare a visitare il museo senza poter usufruire della vista.

E’ una modalità di visita che vi consiglio vivamente, in quanto è davvero unica e difficilmente ripetibile.

Difficile spiegarla a parole, ma un po’ alla volta, gli altri sensi vi aiuteranno a comprendere l’opera che avrete dinanzi.

Piano piano, opera dopo opera, riuscirete sempre di più a comprenderne la forma, il materiale, la dimensione, i rapporti tra le varie parti.

Inizialmente vi sentire completamente disorientati e persi, ma alla fine della visita vi sorprenderete quanto in realtà si può comprendere attraverso gli altri sensi.

Il percorso espositivo del Museo Omero si sviluppa su due piani.

Sono esposte 150 opere, tra calchi da copie al vero – in gesso e resina – di capolavori dell’arte classica fino al Rinascimento, modellini architettonici e opere d’arte del Novecento e contemporanea.

Tra le opere esposte troverete la copia della Nike di Samotracia, ma anche del David di Michelangelo e della Lupa capitolina.

Al piano superiore sono esposte le sculture originali di arte contemporanea, di artisti come Giorgio De Chirico, Arnaldo Pomodoro, Valeriano Trubbiani e Giuliano Vangi.

All’ingresso troverete la brochure in più lingue del museo e a lato di ogni opera si trova la sua descrizione anche in braille.

Il museo Omero organizza inoltre attività di vario genere, come laboratori per famiglie, eventi e formazione.

L’ingresso al Museo Omero è gratuito, ma per questioni legate al covid-19 è obbligatoria la prenotazione.

Il museo è aperto tutti i pomeriggi ad eccezione del lunedì. A seconda della stagione gli orari possono variare si consiglia quindi di controllarli sempre prima attraverso il sito ufficiale.

Se vi state ponendo problemi legati alla pandemia potete stare tranquilli in quanto, oltre all’obbligo di indossare la mascherina, all’ingresso vi daranno gel igienizzante e guanti in lattice monouso per poter toccare le opere in tutta sicurezza.

Contributo di Claudia del Blog “Trottole in Viaggio”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo Omero

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Toscana

 

  • Museo Archeologico Nazionale di Firenze – Etruschi, Egizi e Maria Maddalena

 Musei imperdibili da visitare in Italia il Vaso di François al Museo Archeologico Nazionale di Firenze

Musei da visitare in Italia  – Il Vaso di François reperto nella sezione greca del Museo Archeologico Nazionale di Firenze

 

La famiglia Medici era molto influente a Firenze nel Seicento. Una famiglia che non poteva permettersi ombre, per cui la povera Maria Maddalena, sorella di Cosimo III, “malcomposta di membra”, fu costretta a vivere nel Convento della Crocetta a Firenze.

Per lei, perché potesse recarsi a messa nella vicina chiesa della SS. Annunziata, fu costruito un corridoio sopraelevato che superava il giardino del Palazzo della Crocetta, arrivando sino in Chiesa. Ciò consentiva a Maria Maddalena di assistere, non vista, alla Santa Messa.

Oggi il Corridoio Mediceo, è parte integrante del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, allestito nel Palazzo della Crocetta a partire dalla fine dell’Ottocento, dapprima come museo etrusco, poi  anche nelle vesti di museo egizio.

Ai nostri giorni, custodisce ed espone un’importantissima e storicizzata collezione di archeologia etrusca, e la seconda collezione in Italia, per importanza, di antichità egizie, dopo il Museo Egizio a Torino, ovviamente

E partiamo dall’Egitto. Negli anni 1829-30 si svolse in Egitto una missione archeologica che aveva a capo per l’Italia l’egittologo pisano Ippolito Rosellini, per la Francia Jean-François Champollion, colui che pochi anni prima aveva scoperto come tradurre i geroglifici.

Il Museo Egizio di Firenze, si fonda per la maggior parte sui reperti riportati da quella spedizione.

Sala dopo sala, in un’ambientazione scenografica che risale alla fine del XIX secolo che vuole ricordare il mondo egizio, si incontrano statue, steli, un carro in legno perfettamente conservato e, unico nel suo genere, rilievi dipinti e ricchissimi di geroglifici, ushabti, ovvero statuette dei servitori che nell’aldilà vanno a lavorare al posto del defunto, e infine le mummie.

La sala delle mummie è emozionante, tra sarcofagi in legno dipinto, mummie ben conservate e vetrine, che conservano oggetti in vimini e in legno, davvero eccezionali.

 Musei imperdibili da visitare in Italia La Chimera di Arezzo al Museo Archeologico Nazionale di Firenze

La statua della Chimera di Arezzo al Museo Archeologico Nazionale di Firenze

La sezione etrusca del museo non è da meno: il capolavoro assoluto è la Chimera di Arezzo.

La splendida statua in bronzo, raffigura un leone con una testa di capra sul dorso e la coda che termina a testa di serpente. Rinvenuta presso le mura di Arezzo, sotto il regno di Cosimo I, fu portata subito a Firenze.

L’aspetto attuale si deve al restauro settecentesco. La testa di serpente addenta uno dei corni della testa di capra morente sul dorso. La belva è ferita e, dobbiamo immaginare, che essa facesse parte di un gruppo scultoreo con il suo nemico, Bellerofonte in groppa al cavallo alato, Pegaso, che però non è stato rinvenuto.

La sezione etrusca è storicizzata: bronzetti etruschi a profusione che raffigurano dei, offerenti e animali, urne cinerarie in pietra e alabastro, variamente scolpite a rilievo, con scene di miti e di viaggio nell’Oltretomba.

Nel museo vi è anche una sezione dedicata all’arte greca. Dobbiamo pensare che nelle tombe etrusche spesso si trovavano vasi di produzione greca.

È il caso del Vaso François: uno spettacolare cratere (grande vaso per la mescita del vino) sul quale sono dipinti alcuni miti fondamentali per l’ideologia aristocratica di Greci ed Etruschi del VI secolo a.C.

Storie della Guerra di Troia, processioni degli dei dell’Olimpo, tutti sapientemente illustrati da piccole didascalie, come se questo vaso fosse una sorta di catalogo.

Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze non è certo il museo più noto di Firenze, eppure, è unico nel suo genere.

Una piccola perla da visitare, mentre gli altri stanno in coda a visitare la Galleria degli Uffizi.

Esibendo il biglietto delle Gallerie degli Uffizi, entro cinque giorni dall’acquisto, l’ingresso al MAF è gratuito.

Costo del Biglietto:
Intero: € 8 Ridotto (esclusivamente per i giovani dai 18 ai 26 anni appartenenti alla Comunità Europea): € 2. Gratuito: per i minori di 18 anni e casi previsti dalla legge.

Tutte le ulteriori informazioni utili per organizzare una visita al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, le potrete trovare sul sito ufficiale e blog del Museo.

Contributo di Marina Lo Blundo del Blog “Viaggi Marilore”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo Archeologico

Nazionale di Firenze

 


 

  • Musei da visitare in  Italia – Il Giardino dei Tarocchi

(provincia di Grosseto)

 

Musei open air da visitare in Italia -Il Giardino dei Tarocchi -L'imperatrice e il Mago

Musei open air da visitare in Italia -Il Giardino dei Tarocchi -L’imperatrice e il Mago

Uno dei musei a cielo aperto più ammaliante ed eccentrico d’Italia, è il Giardino dei Tarocchi.

Un parco magico, emozionante, da girare a testa in su, lasciandosi trasportare dai bagliori cangianti delle installazioni.

Il Giardino dei Tarocchi è un parco voluto e creato da Niki de Saint Phalle, artista, pittrice e scultrice di origini francesi che, innamoratasi dei territori toscani, decide di investire tempo e denaro per creare, nella provincia di Grosseto, un parco bizzarro, eclettico ed originale come lei.

Ispirata dall’architettura di Parc Guell, preziosa opera di Gaudì, immagina, progetta e crea con le sua mani le statue del Giardino, dedicando ogni installazione ad una carta degli Arcani Maggiori.

In un turbinio di brillanti maioliche e specchi luccicanti, la passeggiata all’interno del Giardino incanta il visitatore, trasportandolo in un mondo onirico che va al di là di ogni immaginazione.

Il Giardino dei Tarocchi è incanto e magia, e lo si evince da ogni Tarocco.

Musei open air da visitare in Italia – La Luna nel Giardino dei Tarocchi

Dalla piazza principale, dove si ergono maestosi il Mago e l’Imperatrice, si diramano diversi sentieri che portano alle restanti statue del parco, abbaglianti e colorate. Dalla Papessa all’Imperatore, passando per il Papa e la Stella, è bello perdersi e lasciarsi trasportare dalle emozioni genuine che queste installazioni riescono a trasmettere.

Da non perdere assolutamente è il Tarocco dell’Imperatrice, che nasconde al suo interno un vero e proprio appartamento. completamente ricoperto di maioliche specchiate.

Qui, l’artista ha vissuto, tra tutti i confort, nel periodo necessario alla realizzazione del parco.

Altrettanto meraviglioso negli interni è il Tarocco della Temperanza. E’ una piccola cappella, molto intima, nella quale è racchiusa tra specchi lucenti l’effigie di una Madonna nera. Qui si trovano anche le foto dei compagni di lavoro di Niki de Saint Phalle, un omaggio silenzioso a chi ha contribuito alla realizzazione di cotanta bellezza.

Bellissime anche le statue minori, come il Gatto e La scelta, l’uno dedicato all’amico e collega Ricardo Menon e l’altro, che riproduce una coppia di innamorati intenti a fare un pic nic, godendosi il “qui e ora”.

Ogni installazione lascia a bocca aperta per le sue peculiarità, per i colori brillanti o per gli interni stravaganti e assolutamente originali del genio di Niki de Saint Phalle.

Informazioni utili

Il Giardino dei Tarocchi è aperto dal 1 aprile al 15 ottobre di ogni anno, e solo dalle 14:30 alle 19:30.

La visita dura circa un’ora e mezza e la prenotazione è possibile solo on line, sul sito ufficiale.

Al momento non è possibile comprare biglietti in loco per via delle restrizioni Covid 19.

Il biglietto intero costa 12 euro, più 2 di prevendita, mentre il ridotto ha un costo di 7 euro.

I bambini fino a sette anni non pagano.

Contributo di Annalisa Spinosa del Blog Tre Valigie

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Giardino dei Tarocchi

 


Musei da visitare in Italia

Le esposizioni Museali in Veneto

 

  • La casa dei Tre Oci a Venezia

 casa Museo dei Tre Oci a Venezia e le sue Mostre fotografiche

Casa dei Tre Oci a Venezia, sede di Mostre fotografiche – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Palazzo Tre Oci si trova nel sestiere della Giudecca, uno dei sei quartieri in cui è divisa Venezia, e rappresenta un’affascinante testimonianza di architettura neogotica veneziana di inizio Novecento.

Fu progettato dall’artista Mario de Maria, di cui divenne la casa-studio, accogliendo negli anni diversi artisti di fama internazionale fino alla fine degli anni Ottanta.

Ha ripreso vita nel 2012, dopo essere stato acquistato dalla Fondazione di Venezia, che ne ha seguito l’accurato restauro.

Oggi rappresenta un punto di riferimento per la fotografia a Venezia. Qui si organizzano mostre, workshop e importanti esposizioni fotografiche.

Curiosità! I tre oci da cui prende il nome, sono le tre grandi finestre della facciata principale, tre occhi che si affacciano spalancati e curiosi sul bacino di San Marco. La vista da qui è davvero strepitosa: si possono ammirare Punta della Dogana, nel vicino sestiere di Dorsoduro , e più in là piazza San Marco con il palazzo Ducale e infine l’Arsenale.

La casa dei Tre Oci oggi
Attualmente il palazzo ospita una mostra monografica dedicata al grande fotografo Mario De Biasi, visitabile fino al 9 gennaio 2022.

Si tratta di un’ampia retrospettiva che raccoglie fotografie scattate tra il 1947 e il 2003.

De Biasi fu un incredibile reporter, presente nel caos di rivolte e rivoluzioni, ma capace anche di catturare con poesia momenti di straordinaria normalità.

Fino al 31 luglio 2021 sarà possibile visitare anche A point of view, una raccolta di lavori dell’architetto e designer inglese John Pawson.

Sempre in collaborazione con Sanlorenzo (uno dei più importanti cantieri navali per la produzione di yacht), nasce la mostra di Veronica Gaido, intitolata Dedalo, che racconta com’è un cantiere navale.

 

Interno della Casa Museo dei Tre Oci a Venezia

Interno della Casa Museo dei Tre Oci a Venezia – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Biglietti e orari
Il museo è aperto tutti i giorni, eccetto il martedì, con orario 11 – 19.

Il biglietto intero costa 13 euro, il ridotto 11 euro ed è valido per studenti under 26 e per over 65, a 26 euro il biglietto famiglia che comprende due adulti e due under 14.

Non è richiesta la prenotazione, ma per avere informazioni sempre aggiornate, vi consiglio di visitare comunque il sito ufficiale di Casa Tre Oci – Venezia. 

Come raggiungere la casa dei Tre Oci alla Giudecca
L’isola della Giudecca si può raggiungere in barca, non esistono ponti che collegano quest’area al cuore di Venezia, se non quello di barche, che viene realizzato una volta l’anno per il Redentore.

Il vaporetto si può comodamente prendere di fronte alla stazione centrale di Venezia S. Lucia: scegliete la linea 4.1 per l’andata e la 4.2 per il ritorno, entrambe di colore viola.

Alla Giudecca, le corse di linea fanno diverse fermate, la più vicina alla casa dei Tre Oci è quella denominata Zitelle. Scenderete proprio accanto al palazzo neogotico.

Contributo di Anna Costa del Blog “Pananna Blog di Viaggi”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova Casa dei Tre Oci


 

  • Il Museo del Precinema  Padova

Museo del Precinema a Padova

Museo del Precinema a Padova – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Il Museo del Precinema di Padova costituisce uno dei musei più curiosi del panorama italiano.

Affacciato su Prato della Valle, questo piccolo scrigno delle meraviglie prende per mano il visitatore e lo accompagna lungo i secoli per raccontare una storia poco conosciuta, quella dell’intrattenimento, prima dell’epocale invenzione dei Fratelli Lumière.

Cosa c’era prima del cinema?

La Collezione Minici Zotti risponde proprio a questa domanda, esponendo in poche stanze una ricca selezione di giochi ottici, vedute e strumenti che, a cavallo tra Settecento ed Ottocento, hanno incantato umili e nobili di tutta Europa (e non solo).

Immagini del Museo del Precinema a Padova

Immagini iconiche del Museo del Precinema a Padova – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Le parole della guida e quelle del video introduttivo, all’ingresso dell’esposizione, ci aiutano a comprendere meglio il valore di queste invenzioni per una società che aveva fame di futuro.

E’ in questo contesto, infatti, che il desiderio di scoperta, di progresso tecnologico e di movimento si fondono per creare forme di divertimento inedite, insieme istruttive e sorprendenti.

Dall’età illuminista e per tutta l’epoca vittoriana, queste hanno dunque raccolto il favore del popolo, che poteva finalmente vedere per pochi spiccioli il mondo che si ergeva oltre le mura del proprio paese o trovare un momento di ilarità in una vita certo non facile, e delle classi più alte, che sfoggiavano durante balli privati i modelli di proiezione più avanzati e leziosamente decorati.

Insomma, sebbene con forme e logiche diverse, le cosiddette “macchine della visione”,  piacevano proprio a tutti.

Vera star del museo è la Lanterna Magica, un apparecchio che permetteva la proiezione su parete delle immagini impresse o dipinte su vetro. Mi piace pensare a lei come alla nonna del cinematografo.

Questa invenzione, spesso accompagnata da una narrazione in musica, ha permesso infatti una fruizione collettiva dell’esperienza, offrendo contestualmente un momento di svago e di scambio d’opinioni.

Nel suo complesso, il Museo del Precinema si presenta come una wunderkammer sapientemente allestita e raccontata.

Le testimonianze qui esposte, abbracciano un fenomeno nel suo complesso, sia nella sua declinazione più popolare che in quella più elitaria, come il pantoscopio o “Mondo Novo” della famiglia Dolfin, un cassone in stile neoclassico che permetteva la visione di una panoramica, da più oculari contemporaneamente, composta da diverse vedute che si alternavano senza sosta.

La visita della collezione, vista la tematica centrale dell’intrattenimento, è un’esperienza interattiva, studiata per farci sperimentare lo stesso senso di meraviglia che gli oggetti in mostra hanno saputo suscitare nel passato.

Informazioni per la visita

Giorni e orari di apertura

Orari: 10:00 – 16:00 (ultima entrata alle 15:15)

Giorni di chiusura: tutti i martedì, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 24-25-26 dicembre, 31 dicembre, 1 gennaio
Prenotazione obbligatoria sabato e domenica, consigliata negli altri giorni

Costo del biglietto

  • Intero: € 6,00
  • Ridotto per studenti, under 18, over 65, Padova Card, FAI, Touring Club, insegnanti, personale del Comune di Padova, Forze dell’ordine, vigili del fuoco, guide turistiche: € 4,00
  • Gratuito per under 6, ICOM, MIBACT, giornalisti, accompagnatori, persone con disabilità

Contributo di Chiara del Blog “The Space Passenger”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo del Precinema


 

 

  • Museo del Volo presso il Castello Di San Pelagio

Castello di San Pelagio, sede del Museo del volo

Castello di San Pelagio, sede del Museo del volo – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Oggi vorrei parlarvi di un luogo davvero particolare. Sappiamo bene come i musei siano posti affascinati per tutte le incredibili storie che possono narrare, ma se anche il luogo stesso avesse una storia ed un passato affascinate?

Se fosse esso stesso parte della storia?!

Vi porto al Castello di San Pelagio di Due Carrare, in provincia di Padova, una piccola cittadina nelle campagne venete ai piedi dei meravigliosi Colli Euganei.

Fu proprio da queste campagne che il 9 agosto 1918, il maggiore Gabriele Dannunzio decollò per il suo celebre volo su Vienna. Un campo agricolo annesso al Castello di San Pelagio, infatti, fu messo a disposizione dell’esercito e trasformato in un campo di volo.

Gli appartamenti del primo piano della famiglia Zaborra, divennero la sua dimora e qui godette, tra poesie ed eventi bellici, di un luogo che definì ”Segreto, mistico ed ardente”.

Erano i tempi della Grande Guerra e l’aviazione, stava facendo passi da gigante alla corsa verso l’ultima innovazione tecnologica che potesse sopraffare il nemico.

Ecco perché proprio qui, nelle sale dello splendido Castello, si decise di rendere omaggio a Dannunzio celebrando le sue gesta ed il suo vissuto, riallestendo le sue stanze secondo fonti d’archivio, ma anche dedicando parte del Castello al Museo del Volo.

Il Museo ripercorre le tappe fondamentali dell’evoluzione dei velivoli aereonautici.

Si parte dai miti di Icaro, passando per il genio di Leonardo, per arrivare fino ai giorni nostri.

Nello splendido salone da ballo, troviamo una riproduzione in scala della mongolfiera dei fratelli Montgolfier, che per prima spiccò il volo nel 1783.

Nell’annessa sala emozionale, è possibile rivivere quell’esperienza grazie a giochi di luce, proiezioni ed effetti sonori.

Passeggiando nella quadreria del Castello, dove i piloti dell’87° Squadriglia prestarono solenne giuramento, prima di partire per l’eroica impresa, ci si può immedesimare in quei momenti che riprendono colore e vita grazie alla sala immersiva.

Qui. proiezioni alte più di 5 metri, rievocano quegli attimi, accompagnate dalle parole del Vate e da emozionanti rielaborazioni in realtà virtuale.

Nel meraviglioso parco di tre ettari e attorno al romantico laghetto, potrete ammirare esemplari originali di mezzi volanti: alianti, aerei, elicotteri e missili in uso durante il secolo scorso.

 

Musei da visitare in Italia – Elicotteri al Museo del Volo

Il Castello di San Pelagio è un luogo pullulante di testimonianze storiche e naturalistiche.

Oltre al percorso aeronautico è possibile, infatti, seguire anche il percorso botanico lasciandosi inebriare dal profumo dei 1000 rosai, tra i tesori del Giardino Segreto, il Brolo, la Ghiacciaia ed i Labirinti.

Oppure potrete seguire il percorso storico, sotto il vigile sguardo della romantica Torre Medievale Trecentesca, adornata dall’edera rampicante che con i suoi colori le conferisce linfa vitale, quasi come se fosse un essere vivente, mutevole al susseguirsi delle stagioni.

Potete consultare prezzi ed orari di apertura sul sito del castello di San Pelagio

Per i nonni e i nipoti è possibile usufruire di un biglietto ridotto durante i giorni feriali, mentre come ringraziamento a tutti gli operatori sanitari, sarà possibile, per ogni biglietto acquistato, averne uno in omaggio.

Contributo di Laura Morello del Blog “Viaggi Fuori Rotta”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo del volo

 


 

  • Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare a Rovigo

 

 

A Bergantino, un piccolo paese distante circa 80 km da Rovigo, è possibile visitare un museo davvero particolare e, purtroppo, ancora poco conosciuto: il Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare.

Perchè questo museo si trova proprio a Bergantino?

Perchè è proprio qui che vengono realizzate da decenni, la maggior parte delle giostre che troviamo nei luna park e nei parchi dei divertimenti di tutta Italia e del Mondo.

E’ poi sempre da Bergantino che, ogni anno, partono decine di famiglie di fieranti che, per diversi mesi all’anno attraversano la Penisola, per far divertire con le loro attrazioni grandi e piccini.

Il Museo della Giostra è stato istituito nel 1999, ma nel 2011 è stato rinnovato completamente, ospitando al suo interno affascinanti coreografie e installazioni multimediali all’avanguardia.

Il Museo, pur raccogliendo preziosi oggetti d’antiquariato, strumenti musicali d’epoca, stampe e fotografie, ha un’impronta moderna, che riesce ad affascinare visitatori di ogni età.

Il Museo si propone l’obiettivo di raccontare il percorso storico che, dall’antica Fiera Mercantile medievale, arriva fino al moderno Luna Park che noi oggi ben conosciamo.

 

In origine erano gli imbonitori o ciarlatani, ad intrattenere le folle nei luoghi di mercato proponendo i loro rimedi più o meno miracolosi. A questi si affiancavano gli artisti di strada. che potevano contare sulle proprie abilità o caratteristiche fisiche per attirare la gente.

Con il tempo gli artisti iniziarono a specializzarsi in varie forme d’arte: la Commedia dell’Arte o Teatro delle Maschere, il Teatro dei Burattini o delle Marionette e il Circo Moderno.

Nel ‘700 iniziano a nascere negozi ed empori e le piazze, da sede di mercato, si trasformano in Parchi dei Divertimenti. La gente può visitare per la prima volta musei delle cere, mostre anatomiche, camere ottiche.

luoghi e musei italiani imperdibili da visitare- Il Museo della Giostra

All’interno di questi primi Parchi dei Divertimenti, si trovano le prime giostre, dapprima costruite in legno e mosse a mano o da cavalli, e, in seguito, da macchine a vapore.

Con l’avvento delle nuove fonti di energia le giostre si trasformano di nuovo arrivando a sfidare sempre di più i limiti umani.

Il Museo, attraverso fotografie d’epoca e modellini, racconta il passaggio da giostre più semplici alle attrazioni iper- tecnologiche a cui siamo abituati oggi.

Parte del Museo è dedicata anche alla toccante storia delle prime famiglie itineranti di Bergantino e al ruolo che ebbero le donne quando, in tempo di guerra, furono lasciate sole a guidare le aziende, fino al ritorno dei loro mariti.

Nella sala delle “Fabbriche dei Sogni”, ci si immerge in un viaggio virtuale.

Dai laboratori artigianali delle giostre di inizio ‘900 si arriva al Distretto Industriale Polesano della Giostra di oggi, il cui volume d’affari viene stimato in circa 150 milioni di euro all’anno.

Visitare il Museo della Giostra è davvero divertente ed emozionante allo stesso tempo.

Un viaggio nel tempo che fa apprezzare ancora una volta l’ingegno, l’abilità e la tenacia di tante famiglie italiane.

Museo Della Giostra
Piazza G. Matteotti 85
45032 Bergantino (RO)
Mail: informazioni@museodellagiostra.it
Tel: 0425 805446
Sito ufficiale

Orari di apertura

  • Lunedì-venerdì 9:00-12:30
  • Mercoledì 15:00-18:30
  • Sabato 14:30-18:30
  • Festivi e altri orari, apertura su prenotazione

Tariffe di ingresso con servizio di visita guidata (Sempre Compreso)

  • Intero 6 €
  • Ridotto 4,50 € per ragazzi tra i 6 e i 18 anni e over 65
  • Gratuito per bambini sotto i 6 anni (per altre categorie vedi sito ufficiale)
  • Offerte per Gruppi e Scuole

Contributo di Alessandra di Itinerari Low Cost

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo della Giostra

 


 

  • Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno

 

Museo Canoviano di Possagno

Museo Canoviano di Possagno – luoghi e musei italiani imperdibili da visitare

Di musei in Italia ne abbiamo a bizzeffe, molti collocati in città simbolo, come i Musei Vaticani a Roma o il Museo Egizio a Torino.

Io ho voluto andare controcorrente e parlare di un museo poco conosciuto che si trova in un comune di soli 2 mila abitanti circa. Il museo in questione, è quello dedicato al grande scultore e pittore Antonio Canova, a Possagno, in provincia di Treviso.

Il Canova nacque a Possagno e morì a Venezia. E’ proprio nel paese che gli diede i natali, che ora è possibile visitare il museo a lui dedicato.

Il museo si trova alla fine della strada che parte dal Tempio Canoviano, una delle opere di maggior bellezza ed importanza del Canova.

Purtroppo però il Canova non riuscì a vedere quest’opera conclusa perché morì nel 1822, mentre i lavori furono si conclusero nel 1832. Fu il fratello di Canova, Giovanni Battista Sartori a proseguire e concludere la costruzione del Tempio Canoviano, e fu sempre grazie alla sua volontà che nacque la Gypsotheca.

La Gypsotheca è una parte fondamentale del Museo Canova.

In questa struttura, sono conservati ed esposti i modelli in gesso che il Canova utilizzava per creare poi la scultura finale in marmo. Tra i gessi esposti vi sono anche quelli delle Tre Grazie e di Amore e Psiche.

Musei da visitare in Italia - Il Museo Gypsotheca dedicato ad Antonio Canova

Musei da visitare in Italia – Il Museo Gypsotheca dedicato ad Antonio Canova

La Gypsotheca espone opere che vanno dal 1836 al 1957, e detiene il primato di essere la Gypsotheca monografica più grande in Europa.

Accanto alla Gypsotheca, si trova la casa natale del Canova.

All’interno si trovano alcuni oggetti appartenuti allo scultore, come le tempere, i disegni, strumenti da lavoro ed addirittura qualche vestito.

Di fronte alla casa si trova un rigoglioso giardino con splendidi roseti.

Oltrepassato il giardino si apre il brolo, con alberi da frutto ed un pino italico piantato dal Canova stesso.

Nel museo canoviano è presente anche una biblioteca composta da migliaia di libri.

Una parte dei libri è stata donata dal Prof. Massimiliano Pavan, docente dell’Università La Sapienza di Roma, di storia dell’arte, archeologia e letteratura. Pavan fu anche il presidente della Fondazione Canova dal 1985 dal 1991.

Contributo importante è stato anche quello della prof.ssa Elena Bassi, direttrice dell’Accademia delle belle arti di Venezia, da sempre sostenitrice delle opere del Canova.

Ovviamente la biblioteca conserva anche migliaia di volumi sulla vita di Canova e sulle sue opere.

A Possagno inoltre si trovano anche due archivi storici importanti. Un archivio contiene documenti relativi alla costruzione del Tempio Canoviano, l’altro invece conserva dei documenti relativi al periodo in cui Canova visse a Roma.

Orari di apertura

Il complesso museale Canova è aperto dal Martedì al Venerdì dalle ore 09.30 alle ore 18.00. Il sabato e la Domenica dalle ore 09.30 alle 19.00.

Tipologie di biglietto e prezzi

  • Intero €10,00
  • Ridotto €6,00
  • Famiglia € 22,00 (comprende l’ingresso al Museo per i due genitori e per qualsiasi numero di figli/e fino a 25 anni di età)

Per i più piccoli
Una piccola caccia al tesoro renderà più divertente la visita al museo per i più piccini. Grazie ad una mappa illustrata i bimbi dovranno scovare indizi presenti nelle varie opere per poi completare un cruciverba.

Sito per l’Acquisto dei ticket on line

Contributo di Silvia e Williams del Blog “Itinerario di Viaggio”

 

Musei italiani da visitare – Dove si trova il Museo Gypsotheca Antonio Canova

 

 


emozioni nel visitare la Galleria degli Uffizi a Firenze

Musei imperdibili da visitare in Italia – Gli Uffizi di Firenze

La Cultura salverà il mondo –  Aiuta anche tu la Cultura e i Musei

 

Avete trovato nuove idee e mete di viaggio, leggendo dei Musei italiani da visitare che sopra avete letto?

Siamo consapevoli che non tutti troverete qui il “Museo del cuore”, sarebbe stato praticamente e tecnicamente impossibile, descriverli tutti! Come siamo certe, che non tutti amano visitare queste strutture!

Eppure credo che, se davvero si vuole conoscere la reale essenza di un luogo o di una cultura, non ci si può esimere dal visitarli!

Occorre ad esempio, comprendere quanto e come i Musei italiani siano cambiati nel corso degli ultimi decenni, divenendo strumenti di conoscenza, ancor prima di meri luoghi di esposizione di reperti o di opere d’arte!

Occorre sapere quanto la multimedialità e la tecnologia, abbiano contribuito a rendere questi ambienti, un tempo frequentati solo da studiosi, fruibili, comprensibili e accessibili anche ai visitatori più piccoli, i bambini, ad esempio!

Da ultimo e non ultimo, occorre sottolineare quanto i Musei Italiani siano stati vicini, in tempo di lockdown, a tutti noi, colmando in modo virtuale, la nostra fame di bellezza, di conoscenza, di cultura e di viaggi! Visite virtuali dei musei italiani, che hanno accompagnato e rese più leggere, le pesanti giornate da reclusi!

Voglio ringraziare una per una le colleghe Travel Blogger, che hanno creduto in questo piccolo progetto condiviso!

Se condividi questi pensieri e le riflessioni che accompagnano questo articolo, perchè non lo condividi anche tu sui tuoi canali social, o con un back link sul tuo sito web? Ne saremo tutte molto felici!

Dimenticavo di dirvi che, se vuoi continuare a navigare su questo sito web, troverai parecchi articoli dedicati alla visita dei Musei Italiani, ma anche ai grandi Patrimoni UNESCO della nostra Bella Italia, a splendide città come Ravenna o Torino, o ancora, interviste ad artisti contemporanei di grande caratura, come Rabarama!

Vi lascio a titolo esemplificativo, il link ad alcuni argomenti correlati ai Musei Italiani

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… e molto altro ancora!

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19 comments

Rita 15 Luglio 2021 - 7:00

Mamma mia quanta bellezza, arte e cultura concentrata in questo articolo! Ho visto che in alcuni casi anche solo la sede museale è interessante!

Reply
Mimì 15 Luglio 2021 - 19:10

Vero, verissimo Rita! Il Museo di Santa Giulia, il Castello di San Pelagio e gli stessi Musei Vaticani, sono contenuti in dei Palazzi, castelli o antiche chiese sconsacrate di grande bellezza!

Non ci resta che scegliere, andare e visitarli!

Un abbraccio immenso, Mimì

Reply
Mimì 17 Luglio 2021 - 17:41

Proprio vero Rita!
Da tanto ho in mente di ritornare a vedere il cenacolo vinciano a Milano e il Museo di Santa Giusta a Brescia, ma ho rimandato! Ora sarebbe proprio il momento di andarci!

Reply
Marina 28 Gennaio 2022 - 17:10

Felicissima di aver contribuito alla stesura di questo post portando un pezzo di storia della mia vita: ho lavorato al museo archeologico nazionale di Firenze per quasi 10 anni, quindi sono molto affezionata ad esso! Per il resto splendido giro d’Italia tra musei non comuni: c’è molta varietà, che poi è il bello degli interessi trasversali della nostra community!

Reply
Mimì 12 Febbraio 2022 - 17:07

Proprio cosí Alessandra!

Reply
Anna 15 Luglio 2021 - 9:45

Che ricca selezione di musei italiani, me ne sono segnata diversi che vorrei visitare!

Reply
Mimì 15 Luglio 2021 - 19:07

Ciao Anna! A volte visitare uno dei questi musei, riesce a farci comprendere anche l’evoluzione delle zone che lo ospitano! Ci aiutano a visitare con una migliore conoscenza, quei luoghi!

Sono felice che “la selezione” ti sia piaciuta” e sono felice che tu abbia partecipato!

A presto! Mimì

Reply
Mimì 17 Luglio 2021 - 17:39

Sa che anche io ho fatto la medesima cosa?

E alcuni sono anche vicini!

Reply
valeria 16 Luglio 2021 - 10:06

Grazie Mimì per l’opportunità di poter parlare di arte e musei! Ammetto che qualche museo non lo conoscevo e sarà occasione di recuperare la visita, visto che ce ne sono diversi anche abbastanza vicini geograficamente. Un caro saluto <3

Reply
Claudia 16 Luglio 2021 - 10:12

E’ uscito fuori un bellissimo articolo! Complimenti Mimi! Ho scoperto tante nuove realtà e piccoli musei che mi piacerebbe visitare!

Reply
Mimì 17 Luglio 2021 - 17:38

Claudia, siamo sulla stessa barca mi sa! Ho fatto un elenco di musei cheo ho proprio voglia di vedere!
Organizziamoci, dai, e andiamo!
Mimì

Reply
Libera 16 Luglio 2021 - 12:15

È stato un piacere partecipare raccontando di uno dei musei ancora poco noti della mia città , Bologna. Ottimi spunti da tutte le partecipanti , complimenti

Reply
Mimì 17 Luglio 2021 - 17:37

Grazie mille anche a te! Con le collezioni di Palazzo Accursio a Bologna, ci hai aperto un mondo di bellezza antica!

Reply
Rossella 17 Luglio 2021 - 18:13

Che super articolo ne è uscito! Quanti spunti interessanti e quanti musei ancora da visitare! Grazie per avermi dato l’opportunità di contribuire con un mio scritto sul Museo di Santa Giulia a Brescia, un museo che ci ha affascinato tantissimo

Reply
Mimì 17 Luglio 2021 - 18:21

Grazie mille a te, Rossella, per aver partecipato con un contributo di grande valore! Devi sapere che anche io sono rimasta incantata dal Museo di Santa Giulia a Brescia.

Abito a Bergamo, e spesso approfitto per visitare la vicina e splendida antica Brixia
Un capolavoro dopo l’altro in quel Museo!

Grazie mille ancora per la tua presenza! A presto
Mimì

Reply
andrea 4 Gennaio 2022 - 11:16

Che patrimonio unico che abbiamo in Italia. alcuni vicino a casa mia non li avevo nemmeno sentiti :(( grazie mille per queste informazioni, prendo nota!

Reply
Mimì 5 Gennaio 2022 - 10:57

Ciao Andrea e buon inizio di questo nuovo anno! s
Spesso ci si concentra su luoghi piú distanti, tralasciando i piú vicini! Sono felice di averti dato qualche

Reply
Mimì 5 Gennaio 2022 - 10:59

Ciao Andrea e buon inizio di questo nuovo anno!
Spesso ci si concentra su luoghi piú distanti, tralasciando i piú vicini! Sono felice di averti dato qualche spunto per visitare i Musei vicino casa

Reply
Patrizia 14 Gennaio 2022 - 9:55

Prenoto immediatamente un biglietto per Sperlonga. Che meraviglia, mi ha incantata solo con la descrizione. In generale sono un’amante dei musei e questa è una guida completa in tutto e per tutto per prepararsi ed organizzare le visite!

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