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MAO di Torino: Cosa vedere nel Museo D’arte Orientale torinese e perchè visitarlo

Scoprite perchè visitare Il MAO, il Museo D'arte Orientale a Torino: Qui troverete le Informazioni su cosa vedere al suo interno fra collezioni permanenti e mostre, Arte e cultura orientale di grande fascino

by Mimì
Cosa vedere al MAO di Torino: Statua di Shokannon con sutra Museo di Arte Orientale Galleria Giapponese

Torino è una città straordinaria, con un’offerta culturale elevatissima. Pensate che sono stati censiti più di 50, fra siti museali grandi e piccoli, castelli e residenze, sul territorio del Comune di Torino e nei suoi dintorni. Per gli amanti dell’arte, antica o moderna che sia, e della cultura, sarà quindi un vero piacere “perdersi” in questa città andando alla scoperta di luoghi che colmano il cuore e la mente di bellezza. Fra questi, da non perdere la visita al MAO, il Museo D’arte Orientale di Torino. Un Museo molte volte sottovalutato, che riesce a svelare al meglio la multiculturalità e la frizzante modernità dell’antica città sabauda. Vi dirò la mia sul perché vi invito a visitare il Museo D’arte Orientale a Torino (MAO), ma anche cosa potrete vedere al suo interno, come prenotare la visita e molte altre informazioni utili di dettaglio.

 

Mao Museo d'Arte Orientale di Torino, le divise dei samurai galleria giapponese

Mao Museo d’Arte Orientale di Torino, le divise dei samurai galleria giapponese

 

Sono svariate le volte che torno a Torino, ma ogni volta scopro quanto ricchezza vi sia in questa città. Stavolta, voglio invitarvi a visitare un museo-gioiello particolare, partendo dalla conoscenza del Palazzo che lo ospita – Palazzo Mazzonis – e da alcune riflessioni sul ruolo rivestito dal collezionismo nel corso della dinastia sabauda, ma anche dopo.

Un viaggio nel viaggio nella cultura e nelle espressioni artistiche che, partendo dalle culture del bacino del Mediterraneo e dal Medio Oriente, arrivano all’Oriente ed all’Estremo Oriente. Nella bella Torino, al MAO, il Museo d’Arte Orientale.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale (MAO) di Torino -L'installazione “Shimmering Mirage (Black)”di Anila Quayyum Agha.

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale (MAO) di Torino -L’installazione “Shimmering Mirage (Black)”di Anila Quayyum Agha.

 


 

Visitare Il MAO di Torino: Quattro passi nella storia di

Palazzo Mazzonis e del Museo D’Arte Orientale.

 

Palazzo Mazzonis è lo scrigno che racchiude, su quattro piani, le testimonianze dell‘arte indiana, quella del sud-est asiatico, della Cina, del Giappone, della regione himalayana e l’arte islamica. Ma non solo! Perché alle collezioni permanenti, si affiancano le mostre e le esposizioni temporanee che, in questo periodo si declinano attraverso il riallestimento di Tradu/izioni d’Eurasia e il progetto #tempopresente.

 

MAO di Torino: Lo scalone di ingresso e gli arazzi di Marzia Migliora “Il Rituale del Serpente

MAO di Torino: Lo scalone di ingresso e gli arazzi di Marzia Migliora “Il Rituale del Serpente

 

L’antico Palazzo è una residenza signorile risalente XVII secolo, ubicata nel cuore del centro storico di Torino, nella vivace area del Quadrilatero romano. Palazzo Mazzonis venne progettato nel 1656 dall’architetto Carlo Morello per la famiglia dei marchesi Solaro della Chiusa.

Acquistato nel 1870 dalla famiglia degli industriali tessili dei Mazzonis, passò successivamente (un secolo dopo) nelle proprietà della città di Torino. Dal 1982 gli spazi dell’ex palazzo nobiliare divennero una delle sedi degli Uffici Giudiziari della città, ospitando durante gli anni di piombo, alcuni processi ai terroristi.

Vista l’esigenza di creare un Museo dedicato all’Arte Orientale, il palazzo venne restaurato realizzando nuovi ambienti, come il padiglione a vetri nel cortile interno, che ospita due giardini di ispirazione giapponese.

 

I Giardini di ispirazione giapponese al Museo d'Arte Orientale di Torino

I Giardini di ispirazione giapponese al Museo d’Arte Orientale di Torino

 

 

Gli allestimenti museali del MAO, curati magnificamente dall’Architetto Andrea Bruno, hanno quindi aperto le porte al pubblico nel 2008 e sono stati riallestiti nel corso del 2015, con la creazione di un’area dedicata alle grandi esposizioni temporanee.

Se siete appassionati di arte e cultura orientale, il MAO è un’opportunità imperdibile per immergersi nella bellezza delle tradizioni artistiche e culturali di questi paesi.

 


 

Visitare Il MAO di Torino: Collezioni e Collezionisti 

al Museo D’Arte Orientale.

 

L’allestimento museale di Palazzo Mazzonis nasce dalla voglia e dalla necessità di creare uno spazio dedicato ed unitario, alle collezioni artistiche provenienti dall’Asia, già esposte in diversi Musei Civici cittadini. Uno spazio che raccoglie, espone, permette di studiare e crea, un fil rouge fra il territorio che lo contiene e le culture che al suo interno sono rappresentate.

 

Cosa vedere al MAO di Torino: la statua del Buddha coronato nella Galleria dedicata al Sud-Est asiatico

Cosa vedere al MAO di Torino: la statua del Buddha coronato nella Galleria dedicata al Sud-Est asiatico

 

Ma la propensione al collezionismo di opere ed oggetti d’arte orientali e all’esotismo, non è una cosa nuova a Torino.

Tale aspetto affonda le sue radici nella cultura sabauda, nell’essere prima Capitale di un’Italia riunificata e dopo, polo di eccellenza industriale. Senza dimenticare la vocazione per l’archeologia per il vicino oriente e nel Nord Africa. Su tutto questo, l’esempio del Museo Egizio di Torino, docet. Pensate che la tavoletta bronzea della Mensa isiaca, venne acquistata nel 1626 da un collezionista d’eccezione, Carlo Emanuele I di Savoia. Quel reperto avrebbe poi dato il là alla prima collezione di arte e cultura egizia e dopo, al Museo.

 

La Mappa con la suddivisione piano per piano del Museo D'Arte Orientale a Torino

La Mappa con la suddivisione piano per piano del Museo D’Arte Orientale a Torino

 

Nel visitare Castelli, Regge e Residenze Reali Sabaude, noterete oggetti anche molti oggetti di provenienza orientale e arredamenti di interi ambienti “alla China”. Esempio concreto ne sono gli arredi dei “Gabinetti” della Villa della Regina a Torino, o le collezione di oggetti provenienti principalmente da Cina, Giappone e Thailandia, raccolti dal duca Tomaso di Savoia, nel Castello Ducale di Agliè.

 

Testa di divinità proveniente dall'Asia meridionale

Cosa vedere al MAO di Torino; Testa di divinità proveniente dall’Asia meridionale esposta al primo piano del Museo

 

Per interesse diretto o per puro “spirito di emulazione”, ecco allora che molti nobili iniziarono ad investire in opere d’arte orientali. Con l’apertura delle Ambasciate del “Regno d’Italia” all’estero e le visite dei vari corpi diplomatici in Italia, le collezioni artistiche si arricchirono di oggetti di grande pregio.

 


 

Perché Visitare Il MAO di Torino:

Un Museo d’Arte ma non solo.

 

Il MAO – Museo D’Arte Orientale di Torino insieme a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, e alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, fanno parte della Fondazione Torino Musei, che gestisce le collezioni dei musei civici di Torino.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO): Testa di divinità proveniente dal Madhya Pradesh

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO): Testa di divinità proveniente dal Madhya Pradesh

 

Le tre sedi museali, hanno la peculiarità di essere fra loro interconnessi da un passato comune e da un presente costruito intorno al dialogo fra le opere esposte, con i visitatori. Visitatori nel senso più ampio del termine però, cittadini del mondo e portatori della propria identità culturale.

Un dato di fatto di grande rilevanza, in cui gli spazi e i linguaggi diversi forniscono un supporto culturale concreto per dialogare e trovare un terreno comune, realizzando ponti verso la coesione sociale di una cittadinanza multiculturale.

Mi piace applicare anche al Mao di Torino quella bella citazione di Miller nella quale si afferma che la destinazione: “non è mai una località, ma piuttosto un modo diverso di vedere le cose”.

 

Ingresso alle Mostre temporanee del MAO a Torino

Ingresso alle Mostre temporanee del MAO a Torino

 

Bene, perché Musei come il MAO ti coinvolgono, fanno riflettere! Ti trasformano in un protagonista attivo della visita, facendoti vivere un’esperienza immersiva che è allo stesso tempo sensoriale ed intellettuale, creando una relazione con ciò che stai vedendo. Un modo diverso, per dirla con il mood milleriano, di intendere e vedere il “museo”, inteso come spazio pubblico culturale vivo, palpitante e vitale.

 


 

Cosa vedere  Piano dopo piano al

MAO – Museo D’arte Orientale di Torino.

 

Palazzo Mazzonis schiude le sue porte ai visitatori del MAO, mostrando tutta la sua straordinaria bellezza già dall’atrio, trasformato in punto di snodo per l’accesso alle varie sezioni del Museo D’Arte Orientale di Torino.

Dopo aver acquistato i biglietti di ingresso, se già non lo avete fatto online, potrete decidere se visitare prima le mostre temporanee, fermarvi per curiosare al bookshop oppure, accedere al primo piano, per ammirare le collezioni permanenti del Museo.

Palazzo Mazzonis: Installazione di Kengo Kuma, “Flying Kodama”MAO di Torino: Ingresso a Palazzo Mazzonis

Palazzo Mazzonis: Installazione di Kengo Kuma, “Flying Kodama”

MAO di Torino: Ingresso a Palazzo Mazzonis (Foto credits by @Perottino)

 

Il mio consiglio? Guardatevi intorno e iniziate a curiosare. Sospeso sopra le vostre teste, all’ingresso, vedrete l’installazione dell’architetto giapponese Kengo Kuma, “Flying Kodama”, un’opera d’arte che, a prima vista, in molti potrebbero scambiare per un “lampadario”.

Si tratta invece di una sfera costituita da tasselli di massello di frassino, incastrati fra di loro in forma geometrica, illuminati all’interno da led che fanno permeare all’esterno una luce delicata e soffusa. L’architetto giapponese lo ha anche definito una “Eco di luce”, un’illuminazione buddhista che guida.

Davanti a voi, in fondo all’androne di ingresso, spicca un busto di Buddha. Attraversate il corridoio e soffermatevi ad ammirare i due splendidi giardini zen giapponesi, prima o dopo aver visitato le esposizioni temporanee. Sempre al piano terra del Mao, sono presenti sale dedicate alle attività didattiche.

 

Negli altri tre piani di Palazzo Mazzonis, potrete visitare le collezioni permanenti suddivise per “aree geografiche tematiche”. Potrete ammirare circa 2.300 fra opere d’arte e reperti archeologici, oggetto di acquisizioni dirette ma anche date in prestito o donate al MAO dalla Fondazione Agnelli, dalla Compagnia San Paolo e dalla Regione Piemonte.

 

Cosa vedere al MAO di Torino: particolare della testa della statua Cavallo nella Galleria di Arte Cinese

Cosa vedere al MAO di Torino: particolare della testa della statua Cavallo nella Galleria di Arte Cinese

 

  • Al primo piano, il piano nobile del Palazzo, sono esposte le opere d’arte ed i reperti archeologici provenienti dall’Asia meridionale e dal Sud-est Asiatico. In particolare, qui troverete testimonianze culturali provenienti dall’India, dalla zona compresa fra l’Afghanistan e il Pakistan nord-occidentale e dalla penisola indocinese.
  • Al secondo piano potrete invece ammirare la Galleria cinese e una parte di quella giapponese, che poi continua al piano superiore.
  • Al terzo piano, la Galleria della Regione Himalayana presenta testimonianze provenienti dal Ladakh, Tibet, Nepal, Sikkim e Bhutan. La matrice religiosa buddista  permea ciascuna delle magnifiche opere d’arte qui esposte.
  • Al quarto piano, la Galleria dedicata all’Islam espone opere e reperti provenienti dal Medio Oriente, Persia, Turchia e repubbliche ex-sovietiche dell’Asia Centrale.

Ma ora vediamo insieme qualche dettaglio in più delle cinque Gallerie!

 


 

Cosa vedere al MAO, il Museo D’Arte Orientale di Torino:

La Galleria dedicata all’Asia meridionale.

 

L’accesso al primo piano di palazzo Mazzonis avviene attraverso lo scalone d’onore o con un comodo ascensore. Le decorazioni sulle volte si devono all’opera dello stesso Ottavio Mazzonis.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale (MAO) di Torino -Una delle Sale dedicate al Sud-Est asiatico

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale (MAO) di Torino -Una delle Sale dedicate al Sud-Est asiatico

Al momento della mia visita al Museo d’Arte Orientale, lo scalone d’onore era impreziosito dai particolari arazzi realizzati dall’artista Marzia Migliora, dal titolo evocativo “Il Rituale del Serpente “. L’artista ha realizzato i 5 arazzi partendo da un rotolo di carta disegnato con opere non ancora esposte al pubblico. Una splendida narrazione “che si srotola”, arazzo dopo arazzo, attraversando trasversalmente epoche e culture, in una dimensione spazio-tempo adimensionale e non priva di emozioni.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO): Statua del Buddha dalla Thailandia

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO): Statua del Buddha dalla Thailandia

 

La visita della Galleria dedicata all’Asia Meridionale, per me, è stata un tuffo nei ricordi e nelle esperienze fatte in questa parte dellAsia, a cui sono particolarmente legata. Dall’arte indiana a quella Thai, da quella birmana a quella della cultura Khmer, è un susseguirsi di pezzi unici di grande valore. Splendide le testimonianze provenienti dalla stupa di Butkara, lo splendido pannello di Gandhara in bassorilievo, dove viene riprodotto l’episodio della grande rinuncia di Shakyamuni.

 

MAO di Torino - Statua del dio del sole Surya (India)

MAO di Torino – Statua del dio del sole Surya (India)

 

Dalla Thailandia e dalla Birmania, invece, provengono le statue in bronzo laccato risalenti al XVII secolo e la figura lignea del Buddha coronato (Birmania), risalente al XIII secolo proveniente dalla scuola di Pagan.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO): Statua del Buddha sul Trono dei Leoni -Thailandia

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO): Statua del Buddha sul Trono dei Leoni -Thailandia

 

Per chi poi, come me è stato in Cambogia e ha visitato lo spettacolare Parco Archeologico di Angkor, non farà fatica a riconoscere la testimonianza dell’arte Khmer nel frammento dell’architrave esposto in questa sezione del MAO. Nell’altorilievo presente sul pannello è illustrato il mito hindu della creazione nel “frullamento dell’oceano di latte”.

 

Pannello proveniente dalla Cambogia a rappresentare il “frullamento dell’oceano di latte”

Pannello proveniente dalla Cambogia a rappresentare il “frullamento dell’oceano di latte”.

 

Dei, demoni e il monte Mandera, la cima centrale delle cinque vette del Monte Meru, a dimostrazione di quanto l’arte Khmer affondi le sue radici nelle tradizioni religiose induiste, ma anche come essa stessa abbia a sua volte influenzato le arti in tutta la zona indocinese.

 


 

Cosa vedere al MAO, il Museo D’Arte Orientale di Torino:

La Galleria Cinese.

 

Collezione cinese al MAO di Torino. Statuine di dame

Collezione cinese al MAO di Torino. Statuine di dame

 

 

Sebbene la parte museale del MAO dedicata all’arte cinese sia la più consistente fra quelle presenti, ricordiamoci sempre che si tratta di testimonianze di una delle culture più antiche al mondo. Un’arte che, nei millenni, ha lasciato tracce di diversi ambiti della vita culturale e quotidiana di quello sterminato universo geografico che da sempre è la Cina

Al MAO di Torino potrete ammirare reperti del periodo Neolitico, manifestazioni di arte funeraria, vasellame, statue grandi e piccole, brocche e statuine benauguranti del Buddha, a rappresentare le produzioni artistiche dei periodi dinastici Han e Tang, della Cina pre-imperiale, del periodo delle “Cinque Dinastie e dei Dieci Regni”, sino ad arrivare al periodo Ming, grazie alla donazione di Giovanni Ponzio alla Città di Torino.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO): Statua in terracotta del cavallo con il ciuffo e corta criniera - Galleria cinese

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO): Statua in terracotta del cavallo con il ciuffo e corta criniera – Galleria cinese

Impossibile non rimanere estasiati davanti a tanta magnificenza artistica.

Fra le molte opere d’arte qui presenti, colpisce l’eleganza delle forme della grande statua in terracotta rossa invetriata del cavallo con il ciuffo e  corta criniera, realizzata fra il II ed il III secolo d. C. probabilmente nella zona del Sichuan.

Ho provato a guardarla da diverse angolazioni.

 

Visitare il Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO): Statua in terracotta del cavallo con il ciuffo e corta criniera - Galleria cinese

Visitare il Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO): Statua in terracotta del cavallo con il ciuffo e corta criniera – Galleria cinese

 

La sua elegante e quasi regale postura su 4 zampe, l’espressione fiera, quasi sfrontata della testa con la sua bocca aperta, quasi a voler mettere in evidenza la perfetta dentatura, mi ha tenuta incollata in quella sala per diversi minuti. Se volete comprendere meglio il perché, guardate le foto che lo riguardano: non è magnifico e superbo allo stesso tempo?

E non è il solo cavallo ad essere rappresentato nella Galleria Cinese. Il perché è presto detto. Questi splendidi animali rappresentarono prima un simbolo sociale per le classi nobiliari, poi animali mitici, tanto da entrare a far parte di leggende famose, come quella dei “Cavalli Celesti”.

Ma nella Galleria Cinese del MAO ci sono molti altri reperti che meritano la vostra attenzione. Non perdetevi, ad esempio:

  • L’ albero delle monete con supporto a forma d’orso;
  • Il panciuto vaso tripode “ding” per le offerte di carne;
  • La bella statuina del Funzionario militare con l’alto copricapo;
  • La statua del Luohan assiso in Dhyanimudra – posizione del loto;
  • Il bel modellino di torre di vedetta a tre piani con gli arcieri posti ai quattro angoli del balcone;
  • La splendida urna per l’anima (“Hunping”) in grès porcellanato, proveniente dallo Jin Occidentale e risalente alla fine del III secolo d.C.

 

 Galleria cinese al MAO -Urna per l’anima (“Hunping”) proveniente dallo Jin Occidentale

Visitare il MAO di Torino – Galleria cinese. Urna per l’anima (“Hunping”) proveniente dallo Jin Occidentale

 


Cosa vedere al MAO, il Museo D’Arte Orientale di Torino:

La Galleria Giapponese.

 

Affascinanti e scenografiche le sale che il Museo D’Arte Orientale ha dedicato alla produzione artistica giapponese. Ammirando le opere d’arte esposte in questa sezione del MAO, si percepisce chiaramente come l’antica cultura e le tradizioni di questo paese, abbiano influenzato anche la produzione artistica contemporanea locale.

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale (MAO) di Torino -una delle scenografiche sale dedicate al Giappone

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale (MAO) di Torino -una delle scenografiche sale dedicate al Giappone

 

Non è un caso, ad esempio che in uno degli ultimi riallestimenti della galleria, sono state accostate le opere delle collezioni permanenti a quelle dell’artista Kazuko Miyamoto Contemporary Monogatari.

Nelle sale dedicate al Giappone sono esposte:

  • Statue lignee di ispirazione buddhista (del periodo compreso fra il XII al XVII secolo),
  • Delicati paraventi del XVII secolo;
  • Kesa in seta – i preziosi mantelli rituali buddhisti donati al museo da Claudio Perino tra il 2006 e il 2010
  • Dipinti e xilografie policrome;
  • L’elegante collezione di oggetti laccati.

La Galleria Giapponese al MAO poi, attrae adulti e bambini, con l’intrigante presenza di tre splendide armature di samurai del periodo Edo, custodite all’interno della grande vetrina centrale. Una di esse, la preziosa Tosei Gusoku del XVII secolo, reca la firma di Munemitsu della scuola Myōchin.

 

Nella vetrina troverete anche una minuziosa didascalia nella quale viene descritta ogni singola parte dell’armatura e la sua funzione.

Tornando alle statue che campeggiano al centro della Sala principale, vi invito a soffermarvi dinanzi alla statua in legno laccata e dorata dedicata a Shō Kannon, incarnazione della compassionevole divinità buddista Kannon: il Bodhisattva della Compassione.

 

Shō Kannon, incarnazione della compassionevole divinità buddista Kannon: il Bodhisattva della Compassione.

 

Anche se è ancora incerta l’esatta datazione della sua realizzazione (da ascriversi probabilmente al periodo Kamakura o al periodo Muromachi), la finezza e la cura dei dettagli realizzativi, la rendono un’opera d’arte di grande pregio.

 

Visitare il Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO). La statua lignea di Tamon-Ten,

Visitare il Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO). La statua lignea di Tamon-Ten,

Non perdetevi i dettagli e le suggestioni evocative che anche le altre Statue della collezione giapponese permanente vi daranno. Eccovene alcune:

  • La statua lignea di Tamon-Ten, il guardiano del Nord e capo dei Re Celesti. La sua realizzazione risale agli albori del periodo Edo, il XVII secolo. Le rocce su cui poggia rievocano il Monte Meru;
  • La statua in legno Jizo Bosatsu su un fiore di loto doppio e con un’aureola;
  • Una seconda statua del bodhisattva Kshitigarbha, senza il piedistallo a forma di fiore di loto. La statua proviene dalla collezione del barone Wilhelm von Bode;
  • La statua del Buddha Amida che siede su un fiore di loto;
  • La statua della discesa del Buddha Amida, caro alla setta della Terra Pura (jodo-shu);
  • La statua di Kongo Rikishi poggiato su di una roccia. Si tratta di uno dei due dvarapala, i guardiani del tempio buddhista. Risalente alla seconda metà XIII secolo, la statua è stata realizzata nel pregiato legno di cipresso giapponese dipinto.
Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO). - Buddha Amida seduto sul fiore di loto

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO). – Buddha Amida seduto sul fiore di loto

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO). - Paravento decorato con il motivo di una tigre

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO). – Paravento decorato con il motivo di una tigre

 

Di altrettanta eleganza e raffinatezza sono gli splendidi paraventi decorati a più ante, che occhieggiano dalle vetrine dell’esposizione museale.

  • Incantevole e poetico, in particolare, il “Paesaggio invernale presso un corso d’acqua”. Un paesaggio lacuale appartenente alla seconda metà XVIII secolo, realizzato su carta ricoperta da una sottile lamina d’oro. Uccelli, piante, fiori e montagne come immersi in un sogno!
  • Dedicato alle battaglie di Hōgen e Heiji, invece, i paraventi realizzati nel XVII secolo.
Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO). - Decorazioni di draghi e nuvole su una kesa

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO). – Decorazioni di draghi e nuvole su una kesa

 

Cosa vedere al Museo D'Arte Orientale di Torino (MAO). - Decorazioni buddhiste su carta

Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO). – Decorazioni buddhiste su carta

 

Non mancano i kimono e le xilografie, in questa parte del MAO, anche se non sempre troverete gli stessi, visto che vengono esposti a rotazione.

Di grande bellezza la xilografia su carta, realizzata dall’artista Utagawa Kunisada con l’ausilio della tecnica nishiki, “Con L’ombrello Sotto La Neve”. La stampa propone la passeggiata a Tokyo sotto la neve dell’attore kabuki Bando Shuka I.

 

Fotografie d'epoca giapponesi

Fotografie d’epoca giapponesi

 

Negli stessi spazi, inoltre, non mancata di ammirare le splendide fotografie d’epoca esposte. Meritano.


Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO):

La Galleria Himalayana.

 

Visitare il MAO di Torino: la scultura bronzea di Thang-stong-rgyal-po,

Visitare il MAO di Torino: la scultura bronzea di Thang-stong-rgyal-po,

 

Emana un grande misticismo e sacralità la Galleria del MAO dedicata all’arte Himalayana. Sculture, dipinti su tela, manufatti in metallo, manoscritti religiosi con le copertine finemente intagliate nel legno: sono opere d’arte provenienti dal Ladakh, dal Tibet, dal Nepal, dal Sikkim e dal Bhutan.

Siamo al terzo piano del MAO e qui, troverete le tracce del simbolismo buddhista più autentico e ancora oggi molto sentito.

 

 

Visitare il MAO di Torino - Uno splendido Mandala tibetano realizzato su cotone

Visitare il MAO di Torino – Uno splendido Mandala tibetano realizzato su cotone

 

Una religiosità ed un’attenzione ancora così forti e sentite tanto che, la stessa UBIUnione Buddhista Italiana – ha reso possibile con il proprio contributo, il restauro e l’opera di riallestimento valorizzativo delle thang-ka

Cosa sono i Thang-ka
I Thang-ka sono dei dipinti sacri realizzati su tela collegati al buddhismo tibetano. Realizzati in modo da potere essere arrotolati e trasportati, svolgono la funzione di supportare la meditazione e la preghiera.

 

Cosa vedere al MAO di Torino: Particolari della scultura bronzea di Thang-stong-rgyal-po,

Cosa vedere al MAO di Torino: Particolari della scultura bronzea di Thang-stong-rgyal-po,

 

Thank-ka ma non solo, nella Galleria Himalyana. Nell’esposizione museale sono presenti molti pezzi preziosi e rari, come:

  • La splendida scultura bronzea della testa di Thang-stong-rgyal-po, noto anche come lCags-zam-pa, il “creatore dei ponti di ferro”. Uno sguardo intenso, che cattura l’attenzione e con i tratti della capigliatura delineati da un grande ciuffo sulla testa. Un personaggio che ha avuto anche un ruolo importante nel teatro tradizionale tibetano.
  • La “Statua del Buddha Amitabha irato con tre teste” – Hayagriva, il Padrone dei Segreti;
  • La Statua di Mahacakra Vajrapani, realizzata nel periodo dell’imperatore Qianlong;
  • L’elegante e agghindata figura del bodhisattva Padmapani, realizzata in una lega di rame dorata e gemme in pasta vitrea. Risale al XIV secolo;
  • La bella statua di Tsong-kha-pa, fondatore della setta dGe-lugs-pa, risalente al XVII secolo e realizzata in lega di rame sbalzata dorata;
Frammento di Prabhamandala con Manidhara dal Tibet nella Galleria Himalayana del MAO

Frammento di Prabhamandala con Manidhara dal Tibet nella Galleria Himalayana del MAO

 

  • Il Frammento di Prabhamandala con Manidhara – Realizzato in rame sbalzato dorato e con turchesi incastonati. Si deve probabilmente far risalire all’opera degli artigiani Newar, in Tibet, nel XV secolo;
  • Il prezioso rilievo delle Quattro Dakini danzanti (XV secolo), proveniente probabilmente dallo stupa di gDan-sa-mthil. Realizzato in una fusione di rame sbalzato dorato, reca turchesi e pietre semipreziose incastonate.


Cosa vedere al Museo D’Arte Orientale di Torino (MAO):

La Galleria di Arte Islamica.

 

Al quarto piano del Museo D’Arte Orientale di Torino, la galleria di Arte Islamica racchiude tracce e testimonianze delle produzioni artistiche provenienti dal Medio Oriente, dalla Persia, dalla Turchia e dalle repubbliche ex-sovietiche dell’Asia Centrale.

 

Una Sala espositiva della Galleria di Arte Islamica al MAO

Una Sala espositiva della Galleria di Arte Islamica al MAO

 

Al momento della mia visita, molte delle opere custodite in di questa sezione erano state dislocate anche presso le Sale della Mostra temporaneaTradu/izioni d’Eurasia Reloaded”. Ciò non ha inficiato in alcun modo il “godimento” di queste opere, tutt’altro! Perché il colore “blu” fa parte della cultura visiva e materiale dell’arte islamica. Come il bianco.

 

Mattonella di Iznik

Mattonella di Iznik

 

Entrambi li ritroverete su quadri, ceramiche, mattonelle, decorazioni, stoffe e manoscritti. Senza dimenticare che, alla radice delle ceramiche con fondo bianco e decorazioni blu, c’è anche l’interscambio tra mercanti arabi e cinesi.

È interessante constatare come la curiosità fra popolazioni così diverse e geograficamente distanti, abbia poi dato dei riscontri di così grande bellezza, in campo artistico e culturale.

 

Visitare il Museo D'Arte Orientale a Torino: Lampada di una Moschea nella Galleria di Arte Islamica

Visitare il Museo D’Arte Orientale a Torino: Lampada di una Moschea nella Galleria di Arte Islamica

 

Nell’esplorare la collezione di arte islamica del MAO potrete ammirare la preziosità del vasellame e gli splendidi decori delle piastrelle prodotte fra il IX al XVII secolo, ma anche velluti ottomani del XVIII secolo e frammenti di tappeti.

Impareggiabili, poi, i meravigliosi testi manoscritti in carattere cufico del Corano, o i volumi miniati persiani del XVI secolo. Mi sono lasciata avvolgere dal senso evocativo che questa sezione del MAO riesce a richiamare.

 

Visitare il Museo D'Arte Orientale a Torino: Corano Manoscritto in carattere cufico del Corano,I

Visitare il Museo D’Arte Orientale a Torino: Corano Manoscritto in carattere cufico del Corano,I

 

Al MAO non è “la quantità” di oggetti esposti a creare la galleria, ma la loro unicità e pregevolezza.

 


 

Cosa vedere (e fare) al Museo d’Arte Orientale di Torino:

Vivere e visitare la Mostra temporanea

“Tradu/izioni d’Eurasia”.

 

Il Museo d’Arte Orientale di Torino è uno spazio espositivo vivo e palpitante, attuale e dinamico. Tutto questo lo potrete constatare di persona visitando, oltre alla magnifica collezione permanente, le mostre temporanee. Tutto questo e molto altro ancora lo potrete percepire visitando il riallestimento della Mostra temporaneaTradu/izioni d’Eurasia”, il terzo appuntamento con il ciclo espositivo “Frontiere liquide e mondi in connessione”.

 

Museo D'Arte Orientale di Torino: Due bottiglie provenienti dall'area del bacino del Mediterraneo nella Mostra temporanea “Tradu/izioni d’Eurasia”

Museo D’Arte Orientale di Torino: Due bottiglie provenienti dall’area del bacino del Mediterraneo nella Mostra temporanea “Tradu/izioni d’Eurasia”

È la disamina di come l’arte possa crescere, “contaminandosi” con culture e tradizioni differenti. Ma anche come le culture asiatiche e del Medio Oriente abbiano trovato, nel bacino del Mediterraneo, un punto di incontro, di dialogo, di confronto e sperimentazione, di proficuo interscambio e di crescita reciproca. Un Mediterraneo che diventa la più pura delle “frontiere liquide”.

In questo crogiuolo di culture e di legami che nel tempo si sono intessuti, “Tradu/izioni d’Eurasia” è “l’arte che racconta l’arte”, fra antico e moderno, fra lontano e vicino.

Dall’accostamento di espressioni di arte moderna e contemporanea con i magnifici elaborati artistici di secoli o millenni fa, la dimensione artistica realizza quel ponte fra culture diverse e che fa riflettere su valori importanti e sempre più attuali.

È questo il nucleo di una Mostra intrigante e di grande appeal, in cui gli oggetti, i dipinti e le sculture divengono ”un tramite” per riflessioni, dove anche i non addetti ai lavori possono dire la propria. Un senso di appartenenza e condivisione di valori universali che fanno, di questa mostra temporanea, una delle più interessanti che io abbia visto sin ora!

Nel percorso espositivo di Tradu/izioni d’Eurasia avrete modo di ammirare opere d’arte prestate al MAO dagli Uffizi, dalla Biblioteca Laurenziana di Firenze, dai Musei Civici di Bologna, dal Museo della Ceramica Duca di Martina di Napoli.

Un fil-rouge potente, nel quale si dipanano diverse forme e temi espressivi, come quello del colore “blu” accostato al “bianco” di molte ceramiche, quello del “grappolo d’uva”, il “motivo delle squame” e molti altri ancora.

Da ultimo, ma solo per questioni di percorso espositivo, vi consiglio di prendervi del tempo per soffermarvi davanti a un’installazione molto particolare e a un cortometraggio di grande spessore.

 

MAO di Torino -L'installazione “Shimmering Mirage (Black)”di Anila Quayyum Agha.

MAO di Torino -L’installazione “Shimmering Mirage (Black)”di Anila Quayyum Agha.

“Shimmering Mirage (Black)”, 2018, di Anila Quayyum Agha. Un’istallazione potente e di grande ispirazione, quella dell’artista di origini pakistane trasferitasi in America.

Ombre, luci e riflessi emanati da un cubo in metallo nero raffinatamente traforato, delineano sui muri ricami e ed intarsi degni di una sontuosa moschea. Uno spazio che invita a sostare e riflettere, con i morbidi cuscini posizionati per terra. Per un attimo vi sembrerà di essere a Istanbul o nel lontano Uzbekistan o, ancora, all’interno di un Haveli a Mandawa. Sensazioni, emozioni, rese ancora più belle dalle quattro chiacchiere scambiate con i volontari dell’Associazione MioMAO.

L’installazione mi ha letteralmente stregata!

Da non perdere il cortometraggio dell’artista libanese Ali Cherri: The Watchman. Vede come protagonista una sentinella, di stanza al confine fra la Repubblica Turca di Cipro del Nord e la Repubblica di Cipro.

 


 

Informazioni utili per visitare il MAO,

il Museo D’arte Orientale a Torino:

Come prenotare la visita, i costi e gli orari.

 

 

Visitare il MAO di Torino: Statuine di personaggi a cavallo

Visitare il MAO di Torino: Statuine di personaggi a cavallo

Orari di visita al MAO

  • Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18;
  • Giornata di chiusura: lunedì;
  • Ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura.

Costi del biglietto di ingresso alle collezioni permanenti del MAO di Torino:

  • Intero € 10;
  • Ridotto (dedicato agli over 65, ai giovani con età compresa fra i 19 e i 25 anni; i soci delle associazioni e enti riconosciuti o convenzionati con la Fondazione Torino Musei) – € 8;
  • Entrata gratuita alle collezioni permanenti riservata a ragazzi fino a 18 anni, ai diversamente abili e un familiare o accompagnatore, ai i possessori di tessera PASS 60, di Passaporto Culturale e della Torino+Piemonte Card.

Costi biglietto per la visita alle mostre temporanee e alle collezioni permanenti.

Si tratta di un biglietto cumulativo con prezzo variabile a secondo la mostra che vorrete vedere.

  • Al momento, la mostra Tradu/izioni d’Eurasia più la visita alle collezioni permanenti, ha un costo di € 14,00 (intero) e di € 12,00 (biglietto ridotto. Se invece volete visitare la sola mostra temporanea, i costi sono € 11,00€  per il biglietto intero e 8,00  per i ragazzi dai 6 ai 18 anni; 
  • La gratuità invece, è riservata ai minori di 6 anni, ad un accompagnatore per disabile e per altre casistiche che già avete letto sopra. 
  • l biglietto è acquistabile direttamente in loco oppure online, dal sito della “Fondazione Torino Musei”.

Le mostre temporanee in corso al MAO sono:

  • Fear eats the soul: 2024;
  • Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded: dal 12 aprile al 1° settembre 2024.
  • Il Museo del bonsai: sulla terrazza del MAO dal 4 ottobre 2023 al 30 settembre 2024.

 

Museo D'Arte Orientale di Torino -L'installazione “Shimmering Mirage (Black)”di Anila Quayyum Agha.

Museo D’Arte Orientale di Torino -L’installazione “Shimmering Mirage (Black)”di Anila Quayyum Agha.

Biglietto unico “tre musei”

Un’altra tipologia di biglietto cumulativo, proposto dalla Fondazione Torino Musei, dà la possibilità di visitare il GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO – Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama con il suo Museo Civico d’Arte Antica. Il biglietto unico si può acquistare presso uno dei musei citati ed ha validità di 12 mesi dalla data di emissione.

La tariffa intera è di € 18,00, mentre per l’ingresso alle mostre temporanee, le riduzioni e le gratuità previste, occorre verificare sui singoli siti, oppure, chiedere quando lo acquistate.

Contatti

 

Visitare il MAO di Torino: fregi di templi area indiana

Visitare il MAO di Torino: fregi di templi area indiana


 

Come raggiungere il MAO – Museo D’arte Orientale di Torino:

Dove si trova e come arrivare

Se siete già a Torino, vi consiglio di spostarvi in città con i mezzi pubblici o a piedi. In auto vi sottoporreste al traffico e alla ricerca dei parcheggi, quindi, perchè rendere difficile una cosa semplice?

 

 

  • Di seguito troverete il link su come arrivare a piedi dalla Stazione Porta Nuova al MAO di Torino.
  • Con i mezzi pubblici potrete invece utilizzare i bus GTT . Dalla stazione potrete raggiungere il MAO di Torino utilizzando le linee urbane 58 e 52.
  • Se invece siete in auto e volete parcheggiare “in zona”, vi lascio una mappa con alcuni parcheggi vicini.

 

 

Torino: Statua di Shokannon con sutra al Museo di Arte Orientale - Galleria Giapponese

Visitare il MAO di Torino: Statua di Shokannon con sutra al Museo di Arte Orientale – Galleria Giapponese

 

Spero di avervi fornito mille motivi in più per includere la visita al  MAO – il Museo D’Arte Orientale, fra i luoghi da non perdere a Torino.   Se l’articolo è stato di vostro gradimento, condividetelo sui canali social! Se volete fare due chiacchiere, potete trovarmi anche sulla Pagina Facebook di Spunti di Viaggio, su Linkedin, Pinterest o sul profilo Instagram. Se vi interessano altri Consigli di Viaggio, potreste consultare anche altri articoli su questo blog:

 

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Visitare il Museo Archeologico Antonio Salinas a Palermo;

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Scoprire un borgo Patrimonio dell’UNESCO come San Gimignano, la città dalle mille torri

Scoprire quali sono le 17 città d’Arte italiane da visitare assolutamente

Visitare la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria

Leggere l’intervista a Rabarama, artista contemporanea di grande spessore.

 

⇒⇒ Articolo scritto in Collaborazione con il MAO di Torino e Turismo Torino e Provincia.

 

 

 

 

 

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