Affascinante e irresistibile come pochi luoghi al mondo sanno esserlo, Istanbul, città tra due continenti e crocevia di culture, è un luogo che da sempre incanta chiunque la visiti. Un luogo che racchiude in sé un mix vibrante e unico fra caos e misticismo, fra l’essere una città cosmopolita e moderna e le sue ammalianti radici millenarie. Istanbul è un mosaico di storie, arte, architetture, religioni e tradizioni tutte da esplorare, con tutti i sensi. Visitare Istanbul è un’esperienza che emoziona e stupisce sempre! Se volete sapere cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni, in questo articolo troverete la mia esperienza, tante informazioni sui luoghi imperdibili da visitare, gli itinerari da seguire, le mappe in pdf da scaricare e molto altro ancora.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 (o più) giorni:
Quale è lo spirito giusto per visitare questa Città?
Dopo avervi scritto un articolo dettagliato su come organizzare un viaggio a Istanbul da soli, questa volta vi fornirò le informazioni e consigli utili per sapere cosa vedere a Istanbul, ma anche come pianificare al meglio il vostro itinerario di visita nella città levantina.
La cosa migliore da fare nel visitare Istanbul, è farlo senza fretta, lasciandosi ispirare dal suo skyline, dal richiamo del muezzin proveniente da un minareto, dal profumo di spezie dei bazar, dai gatti coccolosi che circolano sornioni per strada, dal sapore del cibo, dal tramonto che si riflette sulle acque del Bosforo e la illumina di una magia unica.
In tutto questo, moschee, palazzi, monumenti, parchi, musei e strade, vi attendono con un’infinità di storie, segreti, e meraviglie da svelarvi.
Dedicate almeno tre giorni pieni alla scoperta di Istanbul, ma, se potete, organizzatevi per rimanerci più a lungo, magari una settimana intera, così come abbiamo fatto noi. Anche così, però, come me andrete via con la certezza di volerci tornare ancora e ancora!
I mille perchè Visitare Istanbul in ogni Stagione
La storia di Istanbul è un continuo dialogo tra Oriente e Occidente, un riflesso di conquiste e rinascite. Questa città continua a essere una delle metropoli più affascinanti del mondo, attirando milioni di visitatori che vogliono esplorare le sue bellezze storiche e culturali. Non per nulla, nel 2023, è stata una delle città più visite al mondo.
Istanbul, conosciuta come Costantinopoli sino al 1922, è stata nel contempo capitale, oltre che fulcro del potere politico, economico e culturale dell’Impero Ottomano. Per scrivere dettagliatamente della sua storia, così ricca di eventi e trasformazioni culturali, ci vorrebbe un’enciclopedia.
In questi “Quattro passi nelle Storia di Istanbul”, voglio invece darvi un cenno dei principali spunti di interesse storico che vi accompagneranno, passo dopo passo, nella comprensione dei diversi monumenti e architetture che incontrerete in questa magnifica città.
A Istanbul, potrete “leggere la Storia” comminando per strada, testimonianza dell’eredità che ogni epoca ha qui lasciato, attraverso l’arte, la religione e le tradizioni culturali.
Nel pianificare cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni, occorre tenere a mente che siete in un luogo unico, in cui la cultura bizantina si è integrata con le tradizioni ottomane e moderne, creando un tessuto urbano e culturale di grande fascino. Uno dei motivi per cui, dal 1985, l’UNESCO ha dichiarato “le Aree storiche di Istanbul”, Patrimonio dell’Umanità.
Visitare Istanbul: Quattro Passi
nella sua Storia e non solo.
Le origini di Istanbul risalgono al 659 a.C. quando fu fondata dai coloni di Megara, la colonia greca di Bisanzio. Situata in una posizione strategica tra Europa e Asia, Bisanzio prosperò grazie al commercio e alla navigazione lungo il Bosforo.
La storia di Istanbul come capitale dell’Impero Bizantino, iniziò con la rifondazione di Bisanzio da parte dell’imperatore romano Costantino il Grande nel 330 d.C. La città venne ribattezzata Costantinopoli e divenne la nuova capitale dell’Impero Romano, successivamente noto come Impero Bizantino dopo la divisione dell’Impero Romano in due parti nel 395 d.C..
Costantinopoli divenne rapidamente il centro politico, economico e culturale dell’impero, dotata di monumenti grandiosi come la Basilica di Santa Sofia, che rimase la chiesa cristiana più grande del mondo per quasi mille anni.
Nonostante la sua grandezza, Costantinopoli dovette affrontare numerose sfide, tra cui invasioni, assedi e crisi interne. Uno degli episodi più drammatici fu la Quarta Crociata del 1204, quando i crociati conquistarono e saccheggiarono la città, stabilendo l’Impero Latino di Costantinopoli.
Il declino dell’Impero Bizantino continuò nei secoli successivi, con la perdita di territori e l’aumento delle pressioni esterne. L’assedio finale e la conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani avvenne il 29 maggio 1453. Sotto la guida del sultano Mehmed II, le forze ottomane riuscirono a rompere le difese della città, segnando la fine dell’Impero Bizantino.
La città fu rinominata Istanbul e divenne la nuova capitale dell’Impero Ottomano. Con la conquista di Costantinopoli, l’Impero Ottomano iniziò a espandersi notevolmente. Istanbul divenne la capitale di un impero vasto e potente, che si estendeva su tre continenti: Europa, Asia e Africa.
Gli Ottomani erano noti per la grande abilità amministrativa, militare e culturale. Sotto il loro dominio, Istanbul divenne un centro di commercio, arte e scienza.
Solimano il Magnifico fu uno degli imperatori più illustri dell’Impero Ottomano, regnando dal 1520 al 1566. Nel corso del suo dominio, l’impero ottenne il suo apice di grandezza, espandendosi territorialmente e esercitando una vasta influenza culturale. Solimano si distinse come mecenate delle arti e della cultura, promuovendo l’edificazione di capolavori architettonici come la Moschea di Solimano, che tuttora sovrasta lo skyline di Istanbul.
Nonostante la sua forza, l’Impero Ottomano cominciò il suo declino nel XVIII secolo, a causa di conflitti interni, guerre e pressioni esterne. Il colpo finale fu dato dalla Prima Guerra Mondiale, che portò alla disgregazione dell’impero.
Nel 1923, Mustafa Kemal Atatürk proclamò la Repubblica di Turchia, con Ankara come nuova capitale. Istanbul continuò comunque ad espandersi e modernizzarsi, affermandosi come un centro economico e culturale di rilievo, preservando la sua identità di punto d’incontro tra le tradizioni orientali e occidentali.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Ecco le mappe per trovare alcune
informazioni utili.
Se nel precedente articolo dedicato a come organizzare da soli un viaggio a Istanbul, vi ho fornito tutte le dritte su come potrete pianificare uno splendido soggiorno in questa città, adesso “passiamo al sodo”, ovvero a tutte quelle cose ed i luoghi che vi consiglio di vedere e fare, una volta giunti qui.
La prima cosa da fare, è avere sempre a portata di mano una mappa della città. Vi renderete meglio conto di quanto sono distanti fra di loro i luoghi che intendete visitare, ma anche per pianificare il vostro itinerario di visita a Istanbul. Per vostra comodità, di seguito vi lascio anche qui i link ad alcuni pdf scaricabili con le mappe di Istanbul:
- Mappa caricaturizzata scaricabile della rete metro e dei tram;
- Mappa delle linee metro ancora in costruzione;
- Mappa scaricabile in pdf delle linee del tram a Istanbul;
- Mappa scaricabile in pdf della metro a Istanbul.
Come organizzare la visita alle attrazioni di Istanbul:
Cose da vedere e fare in 3 o più giorni.
Una città davvero immensa, una vera megalopoli, Istanbul, con i suoi circa 20 milioni di abitanti. Dal punto di vista amministrativo, la città è suddivisa in 39 distretti e, ciascuno di essi, comprende più aree e quartieri. La cosa che più colpisce noi visitatori italiani, è apprendere che anche Istanbul è costruita su 7 colli, come Roma. Ve ne potrete accorgere dal suo centro storico, guardando lo skyline di Istanbul dalle rive del Bosforo.
Per facilitarvi le cose, immaginate la città suddivisa in 3 parti:
- Il centro storico monumentale;
- La zona europea;
- La zona asiatica.
A fare da spartiacque fra ciascuna di queste macro-aree, c’è il Mar di Marmara, che si insinua profondamente nel territorio di Istanbul, andando a formare lo stretto del Bosforo. Ed è proprio lo Stretto del Bosforo a suddividere la zona europea della città, da quella asiatica.
Il Corno d’Oro poi, sul lato ovest, suddivide ulteriormente in due la parte europea fra la parte storica e la zona di Pera-Galata a nord. Per meglio intenderci, il Corno d’Oro è anche una profonda Baia-estuario che accoglie le acque dei fiumi Alibey e Kâğıthane, prima di sfociare nel Bosforo.
Nonostante le sue dimensioni, Istanbul è una città facile da girare, per vari motivi
- La rete dei trasporti pubblici è abbastanza capillare e facile da utilizzare;
- I luoghi principali da vedere a Istanbul si trovano nell’area storica dell’antica capitale turca.
Di seguito, prima di approfondire ogni singola attrazione da visitare, vi lascio un elenco delle cose da vedere a Istanbul, suddivise per distretto o quartiere. Potrete identificarle sulla mappa, raggruppare quelle che più vi interessano e poi, secondo il numero dei giorni che avete a disposizione, scegliere quelle che più sono nelle vostre corde e pianificare il vostro Itinerario di visita a Istanbul.
In linea di massima, per vedere/visitare/fare tutte le cose che troverete nell’elenco, occorrono circa 7-8 giorni. Sono infatti 8 i giorni di soggiorno “pieno” del mio ultimo Viaggio a Istanbul.
Cosa a Vedere a Istanbul in 3 o più giorni
nei vari Distretti della Città.
Cosa vedere nel Distretto di Fatih:
Il quartiere di Sultanahmet e quello di Eminönü.
Indipendentemente da dove alloggerete, il quartiere storico di Sultanahmet sarà probabilmente il luogo da cui passerete più volte. Sultanahmet, che fa parte del distretto di Fatih, è un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui sono concentrati i monumenti e le maggiori attrazioni di Istanbul.
Mappa dei quartieri di Sultanahmet e Eminönü – Distretto di Fatih – a Istanbul
Senza dimenticare che è anche una zona molto vivace, ricca di hotel e ristoranti per tutte le esigenzei e le tasche. Sempre in questa zona, potrete assistere allo spettacolo dei dervisci rotanti, presso il Centro Culturale Hodjapasha o alla Kizlaragasi Medrese. Vale la pena ricordare che, dal 2008, la cerimonia dei dervisci rotanti – mevlevî sema, è stata inserita dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
- Palazzo Topkapi – Hagia Irene – Harem del Topkapi:
- Ippodromo;
- Basilica di Santa Sofia (Aya Sofia in turco, Hagia Sophia in greco);
- Moschea Blu;
- Basilica Cisterna;
- Museo Archeologico Istanbul;
- Parco di Gülhane;
- Museo di Arte Turca e Islamica;
- Great Palace Mosaics Museum;
- Piccola Santa Sofia – Küçük Ayasofya;
- Arasta Bazar;
- Gran Bazar.
Il Quartiere di Eminönü si trova anch’esso nel distretto di Fatih e, insieme a Sultanahmet, è uno dei quartieri più antichi di Istanbul. Il suo nome, con tutta probabilità, deriva dalle Dogane presenti un tempo nell’area portuale.
Ecco le attrazioni da non perdere a Eminonu:
- La Moschea del Solimano – Süleymaniye Cami – con le tombe del sultano e il parco;
- Piazza Eminonu, (Eminönü Meydani);
- Moschea di Rüstem Pascià;
- Moschea Nuova – Yeni Camii;
- Ponte Galata che collega Eminönü e Karaköy;
- Bazar Eminönü;
- Molo e porto di Eminonu: da qui partono i traghetti verso l’isola della Principessa, Uskudar, Kadıkoy, Besiktas e il Bosforo;
- Il Bazar Egiziano ( mercato delle spezie);
- Moschea di Nuruosmaniye – Nuruosmaniye Camii;
- Il Gran Bazar di Istanbul;
- Moschea di Fatih (Fatih Camii).
Cosa vedere nel Distretto di Eyüp a Istanbul
Un quartiere ancora poco frequentato dai turisti, ma anche qui ci sono dei luoghi che meriano di di essere visitati. In particolare, non perdetevi:
- La Moschea di Eyüp Sultan, moschea imperiale ottomana;
- Le mura di Costantinopoli;
- La collina di Pierre Loti e il panorama che si gode dall’alto.
Cosa vedere nel distretto di Beyoğlu (Pera)
Il distretto di Beyoğlu, chiamato anche Pera, si trova nella parte nord del Corno d’Oro, l’insenatura che lo separa dal centro storico cittadino. In questa zona troverete il quartiere di Galata, l’antico quartiere genovese e quelli di Karakoy e di Tophane.
Cose da vedere/fare in questi Quartieri a Istanbul:
- Visitare la torre di Galata ed ammirare lo splendido panorama sul Corno d’Oro;
- Passeggiare lungo la splendida İstiklal Caddesi e scendere verso Karaköy prendendo la funicolare sotterranea. Lungo İstiklal Caddesi fermatevi per esplorare due passaggi iconici: la Galleria dei fiori (Cicek Pasaji) e la Galleria Europea (Avrupa Pasaji);
- Visitare la Chiesa di Sant’Antonio da Padova;
- Visitare il Museo Pera;
- Visitare il Museo delle Illusioni di Istanbul e quello delle cere di Madame Tussauds;
- Percorrere la splendida via Serdar-i Ekrem e fare un buon shopping di souvenir e oggetti d’antiquariato.
- Ammirate l’edificio dell’ospedale Beyoglu, in Camekan Street.
A Karakoy, invece, non perdetevi:
- Le strane scalinate di Kamondo Stairs,
- Il Museo della Banca Ottomana su Bankalar Caddesi,
- La Chiesa di Saint Pierre;
- Il Museo d’Arte Moderna di Istanbul, progettato da Renzo Piano.
Cosa vedere nei Quartieri di Ortaköy e Besiktas a Istanbul
Ortaköy è l’antico Quartiere dei Pescatori chiamato Eleuterio. Qui, da non perdere troverete;
- La Moschea Ortakoy, Moschea Büyük Mecidiye;
- Il Ponte moderno sul Bosforo;
- Il lungomare.
A Besiktas:
- Palazzo Dolmabahçe;
- La moschea di Dolmabahçe
- Palazzo Ciragan;
- Palazzo Yildiz e il suo parco;
- Lo Stadio Vodafone Park
- Il Museo Navale di Istanbul
Cosa vedere nei Quartieri di Fener e Balat a Istanbul.
I quartieri di Fener e Balat sono i quartieri più tradizionali e colorati di Istanbul. Le due zone, meno conosciute ancora rispetto ad altre, in questi ultimi anni, stanno subendo una grande evoluzione. Di seguito troverete le due mappe che riguardano questi quartieri, in modo di identificare l’ubicazione rispetto al resto della città.
Ecco cosa vedere Balat e Fener.
- Il Patriarcato Greco di Fener: è la sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli;
- Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso dal caratteristico colore dei mattoni rossi;
- Chiesa di San Salvatore in Chora – Kariye Müzesi. Riconvertita a Moschea dal 2019, l’ex Chiesa di San Salvatore (IV sec d.C,) al suo interno conserva dei meravigliosi mosaici di epoca bizantina. Riaperta al pubblico dal 2024 richiede un biglietto d’ingresso di 20 € acquistabile direttamente in loco o online, tramite il portale ufficiale.
- La Chiesa Bulgara di Santo Stefano, in turco Sveti Stefan Kilisesi.
Balat è lo storico quartiere ebraico di Istanbul. Dalla sommità della sua collina è possibile ammirare uno dei più bei panorami sul Corno d’Oro. Da non perdere un giro per la via Kiremit, con le sue iconiche case colorate. E con tanti gatti come protagonisti.
Quartiere di Emirgan nel distretto di Sarıyer
Da non perdere in questo distretto, la visita ad uno dei parchi più belli di Istanbul: il Parco di Emirgan – (Emirgan Korusu) – noto anche per il suo annuale Festival dei Tulipani.
Itinerario nel cuore di Istanbul: Visitare
Piazza Sultanahmet fra cultura e relax.
Cuore pulsante del centro storico di Istanbul, Piazza Sultanahmet, chiamata anche Sultanahmet Park è un luogo da cui vi ritroverete a passare molte volte, durante la visita della città.
Contornata dai monumenti e dalle moschee più note dell’antica Costantinopoli, Piazza Sultanahmet è impreziosita da una vasta area verde, un vero e proprio parco, dotato di panchine e una fontana che, di sera, viene illuminata e resa viva dai suoi getti danzanti. La sua popolarità la noterete soprattutto la sera e nei fine settimana, quando intere famiglie si danno appuntamento nei suoi spazi.
La Piazza, è anche lo scenario su cui si affacciano, una di fronte all’altra, la Moschea Blu (Sultanahmet Camii) e Hagia Sophia (Ayasofya) . Poco distante, troverete l’ingresso alla magnifica Basilica Cisterna (Yerebatan Sarnıcı).
Naturale “prolungamento” di Piazza Sultanahmet è poi l’Ippodromo di Costantinopoli, su cui svetta l’obelisco egizio, la colonna serpentina, la colonna di Costantino Porfirgenito e la fontana tedesca. (Mappa del percorso a piedi da Sultanahmet).
Fanno parte di questo “insieme monumentale” anche:
- Il Museo di Arte Turca e Islamica, realizzato all’interno del Palazzo Ibrahim Pasha (percorso da piazza Sultanahmet);
- L’Arasta Bazar, ubicato dietro la Moschea Blu (mappa del percorso a piedi);
- Il Museo dei Mosaici del Grande Palazzo (mappa del percorso a piedi);
- L’ Hurrem Sultan Hamam;
- Sul Lato Ovest, a 4 minuti a piedi, troverete la Kızlarağa Medreses dove, fra le altre cose, potrete assistere al mistico spettacolo sufi dei Dervisci rotanti;
- Situato alle spalle della Basilica di Ayasofya, a soli 6 minuti a piedi, troverete l’ingresso principale al Palazzo Topkapi, preceduto dalla bella Fontana di Ahmed III.
Ma ora, visitiamo in modo approfondito questi gioielli architettonici ed artistici.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Moschea di Ayasofya
(Hagia Sophia).
La Basilica di Santa Sofia, oggi nota come Moschea di Agia Sophia, rappresenta uno dei simboli di trasformazione storica e culturale di Istanbul. Il suo nucleo iniziale, conosciuto con il nome di Magna Ecclesia, venne realizzato nel 360 d.C. dal vescovo Eudoxius di Antiochia.
Distrutta due volte, nel 404 d.C. e nel 532 d.C. durante la rivolta di Nika, la Basilica raggiunse il suo apice sotto l’imperatore Giustiniano, che la ricostruì rendendola quel capolavoro dell’arte bizantina che ancora oggi conosciamo.
Inaugurata nel 537 d.C fra mille fasti dal medesimo imperatore, al suo interno vennero utilizzati colonne e marmi provenienti da antiche città come Aspendus, Efeso e Baalbeek, marmi bianchi dall’isola di Marmara, porfido verde da Eğriboz, marmi rosa da Afyon e marmi gialli dal Nord Africa.
Alcune colonne, progettate per sorreggere la monumentale cupola, arrivarono dal Tempio di Artemide a Efeso e dall’Egitto. Le pareti invece, vennero ricoperte da mosaici caleidoscopici, utilizzando tessere contenenti oro, argento, vetro, terracotta e pietre colorate.
Al suo interno, nel naos, nel punto preciso in cui il pavimento decorato forma un disegno circolare (Omphalion), gli imperatori venivano incoronati.
La Basilica subì nel tempo diverse trasformazioni e cambi d’uso. Divenuta moschea nel 1453 dopo la conquista degli Ottomani, Agia Sophia fu trasformata in Museo nel 1935, sotto la Repubblica di Turchia di Ataturk. I 4 minareti laterali e la fontana per le abluzioni posta all’ingresso, vennero aggiunti dopo la sua conversione in moschea.
A partire dal luglio 2020, l’edificio è stato riconvertito nuovamente in moschea, nascondendo i mosaici e le rappresentazioni cristiane dietro grandi teli.
Da ultimo, e cioè dal 15 gennaio 2024, ai turisti è stato interdetto l’accesso al piano terra, dedicato esclusivamente al culto e all’accesso dei fedeli mussulmani. I visitatori, ad oggi, possono accedere unicamente al secondo piano, per ammirare i mosaici e pagando un biglietto di ingresso di 25 euro.
La moschea è aperta tutti i giorni dell’anno dalle ore 9 sino alle ore 19,30
Cosa vedere dentro e fuori Hagia Sophia
L’ampio cortile che dà l’accesso alla Divina Sapienza (il significato del termine Hagia Sophia), si apre su una fontana per le abluzioni e alla visione della facciata esterna della Basilica/moschea.
È entrando che ci si rende conto dell’immensa solennità di questo luogo! Gli occhi e il cuore vengono coinvolti dall’armonia di proporzioni e dalla profusione di colonne e decorazioni, illuminate dalle luci dei grandi lampadari ottomani concentrici che campeggiano al centro delle sale. Le tre navate sono suddivise da 107 colonne e vari pilastri portanti, che assecondano il peso dell’enorme cupola posta a 55 metri più in alto.
Quanta bellezza e arte guardandosi intorno! Arte bizantina e mussulmana che coesistono in un medesimo ambiente e che travalica gli steccati delle ideologie.
Interni di Santa Sophia
Chiudete gli occhi e immaginate.
Da Giustiniano in avanti, sino al periodo post iconoclasta, dal 867 al 1356, la basilica venne letteralmente ricoperta da mosaici dorati. Dalla Vergine nel catino absidale al Cristo Pantocratore nella cupola centrale, sino ad arrivare alle decorazioni che rappresentavano gli imperatori.
Fra i mosaici più ammirati e significativi, l’iconografia bizantina della Deesis (preghiera) è di una delicatezza che lascia senza fiato. La splendida rappresentazione a mosaico del Cristo benedicente tra la Vergine e San Giovanni Battista, è collocata nella galleria sud di Santa Sophia.
Tutti questi mosaici, riportati alla luce nel secolo scorso, sono rimasti nascosti sotto spessi strati di intonaco, dopo che Maometto II conquistò Costantinopoli nel 1453 e trasformò la Basilica in una moschea.
Hagia Sophia divenne “ispirazione” per l’arte islamica, che realizzò, fra le altre cose, il mihrab e gli otto spettacolari medaglioni appesi alle pareti delle gallerie superiori. Questi ultimi rappresentato calligraficamente il nome di Allah, di Maometto e dei califfi Abu Bakr, ‘Umar, ‘Uthman, Alí, Hasan, Mùawiyah.
Il mio pensiero su questa Moschea/Basilica.
Ho visitato la moschea di Hagia Sophia vent’anni fa e di nuovo, recentemente. La prima volta mi è stata data l’opportunità di ammirare l’arte bizantina e mussulmana nel suo complesso, senza la copertura dei mosaici con i teli. L’ultima volta, invece, pur ammirando la grandiosità di Santa Sophia, i teli non permettevano di veder i mosaici bizantini nella navata centrale.
Pur comprendendo e rispettando i dettami e i precetti della fede mussulmana, che richiedono nelle moschee dedicate al culto l’assenza di rappresentazioni umane, ritengo sia fondamentale che opere di portata universale come questa struttura siano accessibili nella loro interezza, esibendo l’arte musulmana e bizantina in tutto il loro splendore. Ovviamente, nei momenti di preghiera, gli elementi della cristianità potrebbero essere occultati con i teli mobili.
Si tratta pur sempre di uno dei luoghi riconosciuti dall’UNESCO quale patrimonio culturale dell’Umanità. Badate bene, non ne faccio una questione religiosa: lì dentro, noi esseri umani ci sentiamo veramente piccoli, indipendentemente dalla religione di appartenenza.
E’ anche giusto che il governo turco imponga un costo per l’ingresso, mirato al mantenimento in buono stato della struttura e la devoluzione del rimanente a coloro che versano in condizioni di necessità. E’ anche giusto, se tutto questo è anche finalizzato a porre un freno all’overtourism.
Mi piacerebbe però pensare possibile, ad Hagia Sophia, una soluzione simile a quella trovata per la Mezquita di Cordoba. Perché anche gli appassionati di cultura e di arte, possano accedere alle meraviglie della Divina Sapienza di Hagia Sophia, moschea di Istanbul.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Moschea Blu
(Sultan Ahmet Camii)
È il momento di fare visita ad una delle moschee più belle e visitate di Istanbul: la moschea Sultan Ahmet Camii, nota al mondo con il nome di Moschea Blu. Ho avuto l’opportunità di visitarla solo una volta durante i miei due viaggi a Istanbul, poiché la seconda volta l’ho trovata chiusa a causa di un lungo restauro che è durato quasi sei anni.
Fortunatamente, dalla fine di aprile 2023 la moschea ha riaperto e oggi, potrete ammirarla in tutta la sua magnificenza da ogni prospettiva.
La Moschea Blu è stata una delle prime moschee imperiali ad essere stata costruita ad Istanbul, subito dopo la Moschea di Solimano. Commissionata dal Sultano Ahmed I, la sua costruzione iniziò nel 1609 e fu completata nel 1617.
L’architetto Sedefkar Mehmed Agha, su incarico del Sultano, progettò la moschea nello stesso luogo dove un tempo sorgeva il Gran Palazzo degli imperatori bizantini, conferendole così una profonda valenza simbolica.
Ma non è solo alle 21.043 piastrelle di maiolica di Iznik color blu, che questa Moschea deve i suoi primati e la sua grande bellezza. Colpisce la sfavillante architettura esterna con ben sei minareti (uno in meno della Kaʿba a La Mecca), e le infinite cupole e cupolette, il cortile con le fontanelle che servono per le abluzioni e il şadırvan centrale.
Le decorazioni e le rifiniture degli interni non sono da meno, impreziosite da 260 vetrate policrome realizzate a Venezia e da magnifici lampadari ottomani.
L’architettura interna sembra fluire dalla cupola centrale, che si innalza sino a 43 metri, sorretta da massicci pilastri. Intorno ad essa si susseguono, come in una cascata, diverse semi-cupole magnificamente decorate con iscrizioni eseguite dal calligrafo Seyid Kasım Buhari.
Ricompreso nel complesso monumentale della Moschea di Sultanahmet si trova il mausoleo del Sultano Ahmed I, che custodisce le tombe di 32 membri delle famiglie sultane.
Orari di apertura della Moschea Blu a Istanbul:
- Aperta tutti i giorni dalle ore 8:30 alle 11:30, dalle 13 alle 14:30 e dalle 15:30 alle 16:45;
- Chiusa durante gli orari di preghiera ed il venerdì mattina;
- Ingresso gratuito con eventuale offerta libera.
Regole di comportamento da seguire visitando le moschee a Istanbul
Adottare un corretto codice di comportamento è fondamentale nella visita delle moschee, e serve per dimostrare rispetto ai luoghi di culto che si visitano. Niente di trascendentale quindi.
- Le scarpe vanno tolte all’ingresso e riposte negli scaffali che troverete o nei sacchetti di plastica che vi verranno forniti all’ingresso.
- E’ consentito scattare foto all’interno delle moschee, ma rispettando la privacy dei fedeli.
- Sono richiesti abiti appropriati. Le donne devono avere i capelli coperti con un foulard o una sciarpa e non indossare gonne corte o magliette smanicate. Gli uomini dovranno indossare pantaloni lunghi e, anche per loro, niente canottiere e consimili.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare l’Arasta Bazaar.
Fra i tanti Bazaar presenti a Istanbul, ve ne è uno nel cuore di Sultanahmet che vi invito a non perdere: si tratta dell’Arasta Bazaar. Più piccolo rispetto al Bazaar delle Spezie o all’immenso Gran Bazaar, ha una storia tutta sua.
Lo trovate alle spalle della Moschea Blu, di cui un tempo faceva parte. Non quindi un caso che, il termine Arasta Bazaar, stia ad indicare “negozi accanto o dentro la moschea”. In turco, il suo nome è scritto come Arasta Çarşısı (Sipahi Çarşısı), perché un tempo qui era anche localizzato il caravanserraglio della cavalleria Sipahi ottomana e sempre qui, le truppe acquistavano i beni di necessità per i cavalli.
Ancora più particolare la localizzazione dell’Arasta Bazaar, poiché venne realizzato nel 1617 sopra i resti del Gran Palazzo di Costantinopoli, ed è sempre qui che, a seguito di scavi archeologici vennero alla luce, tra il 1920 ed il 1950, alcuni splendidi pavimenti musivi di epoca bizantina appartenuti al Palazzo. Un invito, questo, a visitare anche il Museo dei Mosaici del Grande Palazzo, dopo aver girovagato per l’Arasta Bazaar.
All’Arasta Bazaar, oggi, potrete curiosare e mercanteggiare fra gli 80 negozi e negozietti che troverete. Qui potrete anche “fare affari”, acquistando non solo i “soliti souvenir”, ma anche tappeti, oggetti in pellame, ceramiche, gioielli e le immancabili spezie.
A me è molto piaciuto anche per la presenza di piccoli bar, caffè e lo scenografico “giardino del tè” con vista sulla Moschea Blu, dove ci siamo rilassati ad osservare le donne impastare il pane turco, fumando un ottimo un narghilè.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare il Museo dei Mosaici del Gran Palazzo
Per gli amanti della Storia e dell’Arte, il Museo dei mosaici del Gran Palazzo (in turco Büyük Saray Mozaikleri Müzesi) è una tappa da non perdere. Al momento della scrittura di questo articolo però, è chiuso alle visite del pubblico per un progetto di restauro e valorizzazione.
Ubicato dietro la Moschea Blu e dentro l’area dell’Arasta Bazar, il Museo racchiude alcuni splendidi pavimenti musivi appartenuti al Palazzo imperiale di Costantinopoli. Rinvenuti nel corso di due campagne di scavo condotte dall’Università di St. Andrews nel periodo 1935-1938 e, successivamente nel 1952-1954, i mosaici sono stati realizzati fra il 450-550 d.C..
Il Grande Palazzo dell’imperatore romano d’Oriente Costantino I, ci ha quindi svelato una parte dei suoi misteri, attraverso le preziose scene raffigurate nei mosaici pavimentali. I reperti musivi riproducono scene della vita quotidiana, scene di caccia e della mitologia ellenistica. Di grande bellezza e vividezza artistica sono, ad esempio, la scena di battaglia tra Bellerofonte e la leggendaria Chimera o, ancora, la figura Dioniso seduto sulle spalle di Pan.
90 temi diversi, 150 figure umane e animali su circa 250 metri quadrati, visibili in parte passando su di una passerella sopraelevata, oppure ammirandoli sui pannelli appesi alle pareti.
Brochure del museo in pdf scaricabile (testi in lingua inglese).
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Cisterna Basilica
( Yerebatan Sarnıcı)
La Cisterna Basilica di Istanbul, conosciuta anche come Yerebatan Sarnıcı, è la più grande cisterna sotterranea ancora conservata ad Istanbul. Costruita dall’imperatore Giustiniano I nel 532 d.C., questa
straordinaria struttura bizantina è un vero e proprio capolavoro dell’architettura antica.
La storia della cisterna non si ferma al periodo bizantino. Dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453, la cisterna continuò a essere utilizzata per irrigare i giardini del Palazzo Topkapi. Fu riscoperta nel 1545 dal viaggiatore olandese P. Gyllius e restaurata più volte nel corso dei secoli.
L’ultimo grande restauro, che ha reso la struttura antisismica e migliorato i percorsi di visita, è stato completato nel 2022, quando la cisterna ha riaperto al pubblico.
Dimensioni e Struttura della Basilica Cisterna a Istanbul
La cisterna si estende su una superficie di circa 140 metri di lunghezza e 70 metri di larghezza, con una capacità di immagazzinamento di 80.000 metri cubi d’acqua. La struttura è sorretta da 336 colonne di marmo, realizzate in stili diversi dal dorico al corinzio, alte 9 metri ciascuna, disposte in 12 file di 28 colonne.
Opere d’Arte Presenti.
Una delle caratteristiche più affascinanti della Cisterna Basilica sono le 2 teste di Medusa, utilizzate come basi su altrettante colonne. Scoperte durante un restauro nel 1987, queste sculture romane aggiungono un tocco di mistero e fascino alla cisterna.
Tra le altre colonne poi, potrete notare la cosiddetta “colonna lacrimale”, con decorazioni a forma di lacrima sul fusto.
Costi e Orari di Ingresso
- Il Museo della Cisterna Basilica è aperto ai visitatori tutti i giorni della settimana dalle Museo 09:00 – 18:30 e per gli spettacoli serali, dalle 19:30 alle 23:50.
- L’ingresso alla Cisterna Basilica ha un costo del biglietto di 990 TL per gli adulti, durante il giorno (dalle 9:00 alle 18:30), e di 1.400 TL, in caso di spettacoli serali (dalle 19:30 alle 23:50).
Informazioni per la Visita alla Cisterna Basilica di Istanbul.
- Il biglietto di ingresso è valido dalle 09:00 alle 18:30.
- Il Museum Pass non è accettato.
- I pagamenti possono essere effettuati in contanti o con carta di credito, esclusivamente in lire turche. Non sono accettate valute estere.
- L’ingresso è gratuito per i visitatori con disabilità.
- Sono consentite fotografie e riprese all’interno della cisterna.
- È vietato fumare all’interno della cisterna, comprese le sigarette elettroniche.
- Non è permesso l’ingresso con animali domestici.
- A causa dell’umidità, potrebbe verificarsi gocciolamento d’acqua dal soffitto ed rendere il pavimento scivoloso. Fate molta attenzione
Link utili
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare il Museo di Arte Turca e Islamica
Il Museo d’Arte Turca e Islamica a Istanbul è ospitato dal 1983 all’interno dello splendido Palazzo di Ibrahim Pasa, nei pressi di Sultanahmet. Un palazzo privato magnifico, donato da Solimano il Magnifico al suo Gran Visir.
Per chi ha già visitato il MAO – Museo d’Arte Orientale a Torino, visitare questo museo è il giusto approfondimento alla parte islamica di quanto già avete visto.
Le collezioni custodite nel Museo d’Arte Turca e Islamica di Istanbul è composta da oltre 40.000 oggetti suddivisi su due piani e organizzato in diverse sezioni che coprono vari aspetti dell’arte e della cultura islamica.
Sezioni del Museo
- Arte del Libro e della Calligrafia: Questa sezione offre una straordinaria collezione di manoscritti, miniature, e opere calligrafiche.
- Arte della Ceramica e del Vetro: Espone ceramiche finemente decorate e vetri artistici.
- Tappeti e Tessuti: Questa area presenta una vasta collezione di tappeti, kilim, e tessuti antichi.
- Armi e Armature: Espone una varietà di armi storiche e armature ottomane.
- Legni Intagliati e Lavorati: Presenta opere d’arte create in legno, compresi mobili e strumenti musicali.
- Oggetti Etnografici: Offre una panoramica sulla vita quotidiana e le tradizioni delle diverse culture islamiche.
Pezzi imperdibili da vedere:
- Tappeti di Usak e Holbein: Famosi per i loro disegni complessi e la qualità della lavorazione.
- Manoscritto del Corano di Sultan Bayezid II: Un esemplare magnificamente decorato di uno dei manoscritti più preziosi.
- Collezione di Calligrafia di Şeyh Hamdullah: Considerato il maestro della calligrafia ottomana, le sue opere sono uniche.
- Vetrina del Tesoro: Contiene oggetti rari e preziosi, inclusi gioielli e manufatti in metalli preziosi.
- La Porta della Grande Moschea di Cizre Ulu: Un esempio eccezionale di intaglio del legno risalente al XII secolo.
Orari di visita e costi del biglietto di ingresso nel Museo delle arti turche e islamiche:
- Dal 1 Ottobre al 1 aprile tutti i giorni, dalle 09:00 alle 18:30, con ultimo ingresso alle ore 17:30.
- Da 1 Aprile al 31 Ottobre, dalle ore 09:00 alle ore 21:00, con ultimo ingresso alle ore 20.
Il costo del biglietto di ingresso al Museo è di 17 euro.
- Per chi è in possesso del Museum Pass Istanbul l’ingresso è gratuito;
- I titolari dell’E-pass Istanbul potranno fruire della visita guidata gratuita.
Dove si trova il Museo delle arti turche e islamiche? Ubicazione su Mappa.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare il Museo Archeologico
(İstanbul Arkeoloji Müzesi)
Fra i molti luoghi e cose da vedere a Istanbul, il Museo Archeologico (in turco, İstanbul Arkeoloji Müzesi) merita uno spazio del vostro tempo. Ubicato fra il Palazzo Topkapi e il Parco Gulhane, nei fatti è un grande complesso museale, composto da ben 3 edifici storici, all’interno dei quali sono ospitati oltre un milione di reperti archeologici.
Il Museo archeologico di Istanbul, si trova sulla salita di Osman Hamdi Bey che si apre sul Palazzo di Topkapi. La struttura museale, fondata nel 1891 dal pittore ed archeologo turco Osman Hamdi Bey, accoglie al suo interno anche i reperti delle sue campagne archeologiche e gli splendidi ritrovamenti provenienti dalla necropoli del re di Sidone
- Il corpo più importante del Museo è ospitato in un edificio dalle forme classicheggianti, progettato da Alexander Vallaury ed inaugurato nel 1891.
- Splendida poi, l’ala del Museo nel Padiglione Piastrellato. L’edificio in stile ottomano, risalente al 1472, accoglie le collezioni di maioliche turche e ceramiche di Iznik.
- La terza sezione, denominata anche Museo dell’antica arte orientale, è ubicata in un edificio fatto costruire nel 1883 da Osman Hamdi Bey per ospitare l’Accademia di Belle Arti. Al suo interno sono esposti reperti di antiche civiltà, come quella egiziana, sumera o accadica.
Non molto conosciuto ai più, il Museo Archeologico di Istanbul (İstanbul Arkeoloji Müzesi) racchiude al suo interno dei reperti davvero notevoli e preziosi.
Nell’edificio principale, suddiviso su due piani, soffermatevi ad ammirare il cosiddetto Sarcofago di Alessandro Magno. Questo sarcofago, scoperto nella necropoli vicino Sidone, in Libano, non accoglieva le spoglie del grande Alessandro, ma si dice, quelle del Re di Sidone, Abdalonymus, anche se ci molte altre tesi al riguardo.
Il Sarcofago, decorato con scene tratte dalla vita di Alessandro e della guerra fra Greci e Persiani, è un capolavoro che attira l’attenzione di chiunque varchi la soglia del museo.
Che dire dei ritrovamenti effettuati nell’antica città di Troia? E si, ci sono anche quelli, oltre ad una collezione statuaria (greca e romana) di tutto rispetto!
Un altro sarcofago che merita ammirazione, è la Tomba delle Donne Piangenti, così chiamata per le scene di donne in lutto scolpite sulle sue pareti. Questo pezzo offre un’intensa connessione emotiva con le antiche pratiche funebri e la cultura dell’epoca.
Altrettanto preziosi sono:
- La Tomba Licia, ornata con scene di banchetti funebri;
- La Tomba di Tabnit, proveniente da Sidone, è decorata con dettagliate scene di offerte funebri, che mostrano l’abilità artistica e il simbolismo spirituale di quei tempi.
- Il Gruppo Statuario di Silahtarağa: Questo gruppo di statue, scoperto durante la costruzione di una centrale elettrica vicino a Istanbul, rappresenta una battaglia tra dei e giganti, con Selene, la dea della luna, al centro.
- La Stele della Tomba di Hekatodor: Questa stele, trovata in una tomba, mostra un atleta e accanto a lui, gli strumenti e i libri di esercizio, dimostrando l’importanza dell’educazione fisica e intellettuale nell’antichità.
- La Porta Babilonese di Ishtar: Questa porta monumentale, originariamente situata a Babilonia, è un esempio straordinario dell’architettura mesopotamica.
- Le Pietre Tombali Bizantine: Queste pietre tombali risalgono all’epoca antica e offrono uno sguardo sulla vita e le pratiche funebri bizantine.
- Collezione di Ceramiche e Gioielli: Nel Chiosco Piastrellato, troverai una piccola ma affascinante collezione di ceramiche e gioielli, che riflettono l’abilità artigianale dell’epoca.
Anche se Istanbul offre molte cose da vedere, per gli appassionati del genere questo Museo è da ascrivere fra i luoghi da non perdere! Mettete in conto almeno 3-4, se volete visitarlo con calma.
Per tenervi sempre aggiornati sugli orari di apertura del Museo, eventuali chiusure per nuovi allestimenti in corso o sui prezzi di ingresso, sempre variabili ohibò, vi consiglio di consultare il sito ufficiale.
Di seguito invece, vi lascio una brochure in pdf scaricabile, contenente la mappa del Museo.
Orari per la visita al Museo Archeologico di Istanbul.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 17:00 (alle 18,30 durante il periodo estivo), tranne il lunedì.
Costi del biglietto:
- Adulti: €15;
- Bambini fino a 12 anni: gratis (documento d’identità richiesto);
- Ingresso gratuito per i possessori del Museum Pass, E-Pass Istanbul e Tourist Pass Istanbul.
Ubicazione del Museo su Mappa.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Partecipare alla cerimonia dei Dervisci Rotanti
al Centro Culturale Hodjapasha
Una delle cose che vi consiglio di fare a Istanbul, è partecipare ad una delle mistiche rappresentazioni dei Dervisci rotanti (o danzanti, che dir si voglia).
Tenete conto che “la vera” cerimonia religiosa dei dervisci rotanti, ha una durata di circa 3 ore. Le cerimonie integrali dei dervisci rotanti, originari di Konya come la cultura Sufi, le potrete vedere alla Tekke di Karagumruk (il nome turco è Nureddin Cerrahi Tekke ed è ubicata nelle vicinanze al museo di Chora/Kariye) o di Silivrikapi.
In città vi sono alcuni centri culturali che propongono una cerimonia più breve, di circa un’ora. Quella a cui io e Peter abbiamo assistito, si svolge negli spazi del Centro Culturale Hodjapasha.
Il Centro Culturale Hodjapasha, è un edificio storico che risale a 550 anni fa. In origine, questo sito era conosciuto come Hoca Pasa o Hoca Sinan Pasa ed era un bagno turco.
L’edificio fu costruito nel 1470 da Hoca Sinan Pasa, insegnante e ultimo visir del Sultano Fatih Mehmet. Progettato con una cupola in pietra alta e pareti angolari, il bagno turco ospitava strutture separate per uomini e donne e rimase in uso fino al 1988.
Questi eventi mistici sono organizzati da gruppi no-profit locali e nazionali, come l’Institute of Interfaith Dialog e la Raindrop Foundation.
Il Biglietto per la cerimonia (di un’ora) di Mevlevei Sema nel Centro Culturale Hodjapasha, include anche il libretto con il programma e ha un costo, attualmente, di circa 36 euro per gli adulti e di 20,78 € per i bambini. Lo spettacolo dei dervisci si svolge in estate tutti i giorni.
Potrete acquistare il biglietto, espresso in dollari, anche direttamente dal sito del centro culturale. Qui trovate l’ubicazione su mappa del centro culturale.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare il Palazzo Topkapi
Il Palazzo Topkapi è una delle mete più visitate a Istanbul e, per tale ragione, è consigliabile inserirlo tra le prime visite da effettuare in città. Le lunghe code sono cosa comune da vedere, specialmente nell’alta stagione e nei fine settimana e quindi, se vi è possibile, pianificate la visita a questo meraviglioso Museo/Palazzo durante la settimana.
Anche se ho già dedicato un intero articolo alle cose da vedere nel Palazzo Topkapi, qui vi riassumo le informazioni fondamentali riguardo ai costi e agli orari di ingresso. Per tutti gli ulteriori approfondimenti storici ed artistici, dedicate qualche minuto alla lettura di questo articolo
Costi della visita al complesso del Palazzo Topkapi:
- Il Costo del Biglietto di ingresso – per i visitatori stranieri – del combinato al Palazzo Topkapi + Basilica di Santa Irene + Harem è di 1700 lire turche;
- Il costo del biglietto di accesso al solo Harem, per i visitatori stranieri è di 600 lire turche;
- Il costo del biglietto di accesso alla sola Chiesa di Santa Irene 600 lire turche;
- L’ingresso è gratuito per i visitatori nazionali e stranieri di età compresa tra 0 e 6 anni;
- I bambini tra i 7 e gli 11 anni pagano 150 lire turche;
- Gli studenti dai 12 ai 25 anni, in possesso della tessera ISIC, pagano 150 lire turche;
- I biglietti combinati per il Palazzo di Topkapi, sono validi per 1 giorno dalla data di acquisto;
- L’audioguida è compresa nel costo del biglietto di ingresso;
- Controllate sempre il sito ufficiale, per conoscere gli orari e i costi di ingresso aggiornati.
- La Museum Card è valida per il Palazzo Topkapi, MA NON lo è per visitare l’ Harem e Hagia Irene.
Per prenotare una visita al Palazzo Topkapi, soprattutto se prevedete di rimanere a Istanbul per più giorni e di visitare numerose attrazioni, è consigliabile acquistare una CARD che comprenda l’ingresso ai siti di interesse. Tra le opzioni più complete, si possono considerare l’E-Pass Istanbul e l’Istanbul Tourist Pass. Inoltre, esistono varie tipologie di visite guidate con costi variabili, offerte da GetYourGUIDE, CIVITATIS e da diverse guide locali. La scelta dipende dalle vostre preferenze.
Se volete approfondire la questione dei vari Pass e come funzionano, vi invito a leggere l’articolo dedicato a Come Organizzare un Viaggio a Istanbul da soli.
Orari di Ingresso al Palazzo Topkapi, all’Harem e alla Chiesa di Sant’Irene:
- Aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 09.00 alle ore 18.00;
- Ultimo ingresso: ore 17.00;
- Giornate di Chiusura: Tutti i martedì, il primo gennaio e il primo giorno del Ramadan e il primo
- giorno della Festa del Sacrificio.
Se desiderate esplorare l’intero complesso con tranquillità, prevedete di dedicarci un’intera giornata, in alternativa considerate di dedicargli un minimo di 4-5 ore.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Moschea della Piccola Santa Sofia
La Moschea della Piccola Santa Sofia, conosciuta anche come Küçük Aya Sofya Camii, è un’importante testimonianza dell’architettura bizantina, trasformata in moschea dopo la conquista ottomana di Costantinopoli.
Originariamente Chiesa dei Santi Sergio e Bacco, l’edificio fu edificto nel 527 sotto il regno di Giustiniano I. Nel XVI secolo, l’edificio venne convertito in moschea, e chiamata “piccola Santa Sofia”, per le somiglianze architettoniche con la vicina Hagia Sophia.
La moschea si contraddistingue grazie ad un’insolita pianta ottagonale irregolare e preziose colonne di marmo.
Orari di Apertura
Le moschee, inclusa la Piccola Santa Sofia, sono generalmente aperte tutti i giorni dall’alba al tramonto. Le moschee non sono visitabili durante gli orari di preghiera, che cambiano ogni giorno e durano circa 30 minuti. Il venerdì, giorno sacro per l’Islam, la moschea non è visitabile fino alle 14:00.
Per rendervi agevole la sua individuazione, su questa mappa trovate il tragitto da fare a piedi dalla piazza Sultanahmet. Nell’area della piccola Santa Sofia, troverete molti ristorantini di cucina tradizionale tipica dell’Anatolia e di Istanbul. La sera sarà un’ottima scelta per le vostre cene, visto che la zona è meno conosciuta dai turisti.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare il Gran Bazar di Istanbul.
Realizzato tra il 1455 e il 1461 da Sultan Mehmet II, questo mercato coperto, il cui nucleo originale nel nucleo originale era chiamato Cevahir Bedesten, è uno dei più grandi e antichi del mondo, con oltre 4.000 negozi distribuiti su 61 strade.
Al Gran bazar si entra attraverso 4 porte principale:
- La Porta dei venditori di libri usati a nord (Sahaflar Kapısı);
- La Porta dei venditori di berretti a sud (Takkeciler Kapısı);
- La porta dei gioiellieri a est (Kuyumcular Kapısı);
- La Porte dei commercianti di tessuti a ovest (Zenneciler Kapısı).
Qui, i mercanti scambiavano beni di lusso come tessuti pregiati, oro scintillante e spezie aromatiche. Col passare dei secoli, questo piccolo mercato è cresciuto, diventando una labirintica rete di strade e negozi pieni di tesori.
Ogni angolo del Gran Bazar racconta una storia, ogni negozio è una finestra sul passato e sul presente di Istanbul. Perdersi tra i suoi vicoli, è un’esperienza che vi rimarrà nel cuore, perché il Gran Bazar non è solo un luogo dove fare shopping! È un tuffo nella storia e nella cultura ottomana.
Questa città nella città è impreziosita da piccole moschee, tutte costruite sopra il livello del suolo, fontane storiche su percorsi e incroci significativi del mercato, bar e caffetterie.
A proposito di shopping nel Gran Bazaar di Istanbul: sono certa che vorreste “comprare tutto”, ma fate attenzione. Non è tutto oro quello che luccica. Girate e rigirate con calma fra le bancarelle ricolme di ogni ben di Dio, valutate la qualità e contrattate nel negozio che più vi ha ispirato.
- Tappeti turchi artigianali, ognuno con un design unico e storie intrecciate tra i fili.
- Botteghe di gioielli dove brillano oro, argento e pietre preziose: una vera festa per gli occhi.
- Tessuti, abbigliamento: Scopri una varietà di tessuti pregiati e abiti tradizionali, perfetti per portare a casa un pezzo di Turchia.
- Spezie e Prodotti Alimentari: Un profumo che invita e che vi porterete quale esperienza sensoriale unica.
- Souvenir unici e artigianato locale che raccontano la storia e la cultura di Istanbul.
- Lampade e lampadari in un caleidoscopio di colori
Orari di Apertura:
Aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 19:00, eccetto la domenica e durante le principali festività nazionali e religiose, come il 23 aprile, il 19 maggio, il 29 ottobre, Eid al-Fitr e Eid al-Adha.
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Visitare la Moschea di Nuruosmaniye.
La Moschea Nuruosmaniye è ubicata vicino all’entrata del Gran Bazar. La costruzione del complesso iniziò nel 1749 durante il regno di Mahmud I, e fu completata sotto il sultano Osman III.
Il nome Nuruosmaniye, che significa “Luce di Osman”, sembra riferirsi a Osman III e a un versetto della Sura di Al-Nur che dice “Dio è la luce dei cieli e della terra”, inciso all’interno della cupola.
Il complesso è un po’ un piccolo villaggio religioso. C’è una moschea (cami), una scuola coranica (medrese), una mensa per i poveri (imaret), una tomba (türbe), una biblioteca (kütüphane) e una fontana (sebil), tutti racchiusi in un recinto murato. Inoltre, ci sono anche alcuni negozi (dükkan) costruiti nelle vicinanze.
Per entrare nel complesso, ci sono due porte: una a est e una a ovest. La porta occidentale, chiamata Carsikapisi o porta del bazar, si apre direttamente sul bazar coperto.
La struttura è realizzata principalmente in pietra tagliata, un esempio perfetto di architettura barocca ottomana, composta da un’unica sala di preghiera con un’abside, mihrab, semicircolare, sovrastato dalla grande cupola di 25 metri di diametro calta 43,50 metri e un cortile, ampio quasi quanto la sala stessa.
La sala di preghiera ha una forma semiellittica e una caratteristica particolare: manca una fontana per le abluzioni, cosa abbastanza insolita per una moschea. Le finestre sono disposte su due livelli, cosa che rende gli interni luminosissimi.
Gli archi monumentali della moschea sono rinforzati da archi concentrici più piccoli, mentre il muro della qibla è adornato da finestre con vetro colorato. L’interno è coperto da pannelli di marmo grigio, decorati con elementi barocchi come pilastri e ghirlande.
I due minareti ai lati del portico poi, hanno fusti scanalati con due balconi e cappucci in pietra, conferendo alla moschea un aspetto maestoso.
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Visitare la Moschea del Solimano
(Süleymaniye Camii)
La Moschea del Solimano, conosciuta anche come Süleymaniye Camii, è uno dei capolavori dell’architettura imperiale ottomana. Costruita tra il 1550 e il 1557 per volere del sultano Solimano il Magnifico, questa moschea non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della grandezza dell’Impero Ottomano.
Venne infatti edificata su una delle sette colline di Istanbul, verso il riva del Corno d’Oro, sopra Eminönü, dominando dall’alto, con i suoi slanciati minareti e l’ampia cupola lo skyline della città.
La moschea che andrete a visitare, è parte del più vasto Süleymaniye Külliyesi, il complesso multifunzionale che ricomprendeva anche il mausoleo del sultano Solimano I e di sua moglie Haseki Hürrem Sultan, quattro madrase dedicate alle quattro scuole di diritto islamico, una madrasa dedicata alle studi di hadith, una scuola del Corano, una scuola di medicina, un ospedale, un ospizio, un cucina pubblica, bagni e fontane.
La Moschea del Solimano fu progettata dal celebre architetto Mimar Sinan, considerato uno dei più grandi architetti dell’Impero Ottomano. Così grande da essere accostato al Palladio.
Solimano il Magnifico, uno dei sultani più noti e potenti, commissionò la costruzione di questa moschea per celebrare il suo regno. La moschea fu danneggiata da un incendio nel 1660 e da un terremoto nel 1766, ma fu successivamente restaurata e conserva ancora oggi la sua magnificenza.
La facciata della moschea è caratterizzata da un uso sapiente della pietra e del marmo, con dettagli decorativi che riflettono l’abilità degli artigiani ottomani. Le finestre sono adornate con griglie in ferro battuto e vetri colorati, che aggiungono un tocco di eleganza.
Entrando dall’ingresso principale, formato da un portale monumentale sulla facciata nord-occidentale, si raggiunge il bel cortile, pavimentato con lastre di marmo, e circondato su tre lati da un basso porticato a cupola.
Gli spazi tra la moschea, il mausolei ed i muri di recinzione, sono dedicati un bellissimo parco a verde dove potersi rilassare, ammirando il magnifico panorama sul Corno d’Oro e sulla città.
Entrando nel cortile della moschea vera e propria, al centro troverete una fontana a forma di cubo rettangolare, in marmo finemente lavorato, utilizzata per le abluzioni rituali.
Quattro slanciati minareti, simbolo del rango imperiale di Solimano, contornano il perimetro della moschea, rendendola ancor più visibile da vari punti della città. La maestosa cupola centrale, alta 53 metri, è affiancata da semi-cupole più piccole, che creano un effetto visivo armonioso.
Architettura Interna
Lo spazio interno della moschea di Solimano sembra architettonicamente convergere verso la sala della preghiera, dominata dall’alta cupola (simbolo di potere e di spiritualità), sorretta agli angoli da enormi pilastri che si slanciano verso gli archi, i pennacchi e le 32 vetrate. Una struttura armoniosa e allo stesso tempo elegante nella sua semplicità.
Il muro della qibla e il miḥrāb, che segna la direzione di preghiera verso la Mecca, è decorata con vetrate artistiche e maioliche di Iznik, non utilizzate in altre parti della moschea. La cupola interna è decorata con motivi calligrafici e arabeschi, che creano un effetto visivo mozzafiato quando la luce naturale filtra attraverso le finestre.
Uscendo dalla moschea non perdetevi di visitare il mausoleo di Solimano e della moglie Rosselana (Hürrem Sultan). La tomba di Solimano è la più elaborata delle due, con una veranda porticata che avvolge il suo esterno .
Orari di Apertura
La Moschea del Solimano è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30. L’accesso ai turisti è vietato durante le ore di preghiera mentre il venerdì, la moschea apre ai visitatori solo dopo le 13:30.
L’ingresso alla Moschea è gratuito.
Come Arrivare
Dal centro storico: Prendete il il tram T1 fino alla fermata Laleli-Üniversite e poi camminate per circa 10 minuti.
Da Taksim: Prendete la funicolare F1 fino a Kabataş, poi cambiate con il tram T1 fino a Laleli-Üniversite e proseguite per 10 minuti a piedi
- Percorso a piedi da Sultanahmet alla Moschea del Solimano;
- Ubicazione su Mappa.
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Visitare il Bazar Egiziano
– o delle Spezie – (Mısır Çarşısı).
Se c’è un posto da vedere assolutamente a Istanbul, questo è il Bazar delle Spezie, conosciuto anche come Bazar Egiziano (in turco Mısır Çarşısı). Questo mercato coperto, uno dei più antichi e affascinanti della città, è stato costruito nel 1664 per finanziare la costruzione ed il mantenimento della vicina Moschea Nuova, la Yeni Cami e le attività caritatevoli collegate a quest’ultima.
Più che un mercato, il Bazar delle Spezie è un’immersione multisensoriale negli aromi e profumi delle terre turche e d’Oriente.
Originariamente, qui arrivavano merci da tutto il mondo, soprattutto spezie dall’India e dal Sud-est asiatico. Oggi, il bazar mantiene il suo fascino antico, ma è diventato anche un punto di riferimento per gli abitanti di Istanbul. Al suo esterno troverete il mercato dei fiori e ancora, tante bancarelle e negozi di frutta.
Orari di Apertura:
Il Bazar è aperto dalle 8:00 alle 19:30, dal lunedì al sabato. La domenica il bazar è chiuso, quindi assicurati di organizzare il tuo giro in modo da non perdertelo.
Tra le sue bancarelle potrete acquistare:
- Spezie di ogni tipo: dallo zafferano alla cannella, passando per il pepe e il cumino.
- Dolci tradizionali: come il delizioso baklava o il pestil, un dolce turco fatto con frutta essiccata.
- Frutta secca e erbe medicinali: perfette per portare a casa un pezzo di Turchia.
- Profumi, gioielli e souvenir: per un regalo speciale o un ricordo del tuo viaggio.
Dove si Trova
Il Bazar delle Spezie si trova nel quartiere di Eminönü, vicino al Ponte di Galata, in una delle zone più vivaci e pittoresche di Istanbul. Il suo indirizzo preciso è Rüstem Paşa, 34116 Fatih/Provincia di Istanbul, Turchia.
Come Arrivare da Sultanahmet
Raggiungere il Bazaar delle Spezie da Sultanahmet è facilissimo. Basta prendere il tram della linea T1 fino alla fermata di Eminönü e poi fare una breve passeggiata.
Percorso a piedi da Piazza Sultanahmet al Bazar delle Spezie.
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Visitare la Moschea di Rüstem Pascià
(Rüstem Paşa Camii).
La Moschea di Rüstem Pascià è ubicata nel quartiere di Eminönü, a due passi dal Bazar delle Spezie. Progettata dal celebre architetto ottomano Mimar Sinan e completata nel 1563, questa moschea è famosa per le sue splendide maioliche di Iznik, che adornano sia l’interno che l’esterno dell’edificio.
Fra le tante moschee che la città di Istanbul offre a chi la visita, questa è la più blu di tutte. Blu in ogni sua sfumatura, nelle circa 16.000 piastrelle che la ricoprono in ogni dove e la rendono “diversa” e unica allo stesso tempo. Uno di quei luoghi imperdibili da vedere a Istanbul!
La moschea venne commissionata da Rustem Pasha, l’influente gran visir dell’Impero Ottomano e genero del sultano Solimano il Magnifico. Rustem Pasha, noto per la sua astuzia politica e la sua abilità amministrativa, desiderava lasciare un segno duraturo nella capitale dell’impero.
La moschea fu costruita su un terreno sopraelevato, sopra una serie di negozi, il cui affitto contribuiva al mantenimento della moschea stessa. Questo era un comune espediente economico dell’epoca, che permetteva di finanziare la manutenzione degli edifici religiosi.
La moschea è famosa per le sue splendide maioliche di Iznik, prodotte nella città di Iznik. Le maioliche che da qui provenivano, erano tra le più pregiate del periodo ottomano e rappresentano ancora oggi uno degli esempi più raffinati di questa forma d’arte.
Cosa Vedere dentro e fuori la Moschea di Rustem Pascià:
- Maioliche di Iznik: Le maioliche di Iznik, con i loro intricati motivi floreali e geometrici, sono il punto forte della moschea. Queste piastrelle, risalenti al XVI secolo, presentano una varietà di colori vivaci, tra cui il rosso, il blu e il verde.
- Mihrab e Minbar: Il mihrab, la nicchia che indica la direzione della Mecca, è finemente decorato con maioliche e intagli. Il minbar, il pulpito da cui l’imam tiene il sermone, è anch’esso riccamente decorato e rappresenta un esempio di maestria artigianale.
- Cupola Interna: La cupola interna è decorata con motivi calligrafici e arabeschi, che creano un effetto visivo mozzafiato quando la luce naturale filtra attraverso le finestre.
- Architettura Ottomana: La moschea è un esempio perfetto di architettura ottomana classica. Nonostante le sue dimensioni modeste, la struttura è ben proporzionata e presenta un design ottagonale unico.
- Porticato Colonnato: All’esterno, la moschea presenta un doppio porticato colonnato con cupole, che offre un luogo tranquillo per sedersi e ammirare l’architettura circostante.
- Decorazioni Dorate: All’interno, oltre alle maioliche, si possono ammirare intricate decorazioni dorate (kalemisi) che adornano le pareti e il soffitto del vestibolo.
Orari di Apertura:
La Moschea di Rustem Pasha è aperta ai visitatori dalle 8:30 alle 17:00. Durante gli orari di preghiera, l’accesso è limitato ai fedeli. Il venerdì, la moschea è aperta ai visitatori solo dopo le 13:30.
Come Arrivare
Dal Centro Storico: Prendete il tram T1 fino alla stazione di Eminönü e proseguite a piedi per circa 2-3 minuti fino all’ingresso principale del Bazar delle Spezie.
Da Taksim: Prendetela funicolare F1 fino alla stazione di Kabataş e poi cambiate con il tram T1 fino a Eminönü. Da lì, proseguite a piedi per 2-3 minuti fino al Bazar delle Spezie.
- Come arrivare alla Moschea di Rustem Pascià da Sultanahmet a piedi;
- Ubicazione su mappa della Moschea.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Moschea di Fatih (Fatih Camii)
La Moschea di Fatih (Fatih Camii) è una delle moschee più emblematiche di Istanbul, situata nel cuore del quartiere di Fatih.
Progettata dall’architetto Atik Sinan per volere del sultano Mehmet II, noto come “Il Conquistatore”, venne realizzata tra il 1463 e il 1470 sul sito dell’antica chiesa bizantina dei Santi Apostoli. La struttura originale fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1509 e completamente distrutta dal terremoto del 1766. Successivamente, fu ricostruita nel 1771 sotto la guida dell’architetto Mimar Mehmet Tahir, mantenendo alcuni elementi del design originale e introducendo influenze barocche.
All’esterno, la moschea presenta una maestosa cupola centrale alta 26 metri, circondata da quattro semi-cupole. I due minareti gemelli aggiungono un tocco di eleganza allo skyline di Fatih. Il cortile, ampio e accogliente, è circondato da portici con arcate, perfetti per una passeggiata tranquilla.
Entrando, la sala di preghiera vi colpirà per la sua spaziosità e luminosità, grazie alle numerose finestre ad arco che lasciano entrare la luce naturale.
La grande cupola centrale è decorata con intricati motivi calligrafici e arabeschi. Le pareti sono adornate con splendide piastrelle di İznik, celebri per i loro colori vivaci e dettagli elaborati. La moschea ospita anche il mausoleo di Mehmet II e altri membri della famiglia reale ottomana.
Curiosità
Oltre a essere un luogo di culto, la Moschea di Fatih fungeva da centro educativo e culturale. Includeva medrese, una biblioteca e una cucina pubblica (imaret) per i poveri.
Inoltre, il complesso originario comprendeva un ospedale e un hammam, dimostrando la sua importanza nella vita sociale della città.
Come Arrivare
Per raggiungere la Moschea di Fatih da Sultanahmet, prendete il tram T1 fino alla fermata di Aksaray e poi camminate per circa 15 minuti verso nord-ovest.
Percorso su mappa da Sultanahmet a piedi
Orari di Apertura
La moschea è aperta tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00, tranne che durante le ore di preghiera.
Ubicazione su Mappa della Moschea di Fatih.
Cosa vedere a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Moschea di Sehzade – Moschea del Principe
(Şehzade Camii).
Prima di lasciare questa parte di Istanbul e attraversare uno dei ponti sul Bosforo, vi consiglio di visitare la splendida moschea di Sehzade (Şehzade Camii in turco).
È un simbolo dell’architettura ottomana, commissionata da Solimano il Magnifico per commemorare suo figlio, il Principe Mehmet, morto tragicamente di vaiolo a soli 21 anni nel 1543. Questa splendida moschea, completata nel 1548, è uno dei primi capolavori dell’architetto Mimar Sinan.
La Moschea presenta un grande cortile colonnato con una fontana centrale per le abluzioni, aggiunta in un secondo momento dal sultano Murad IV. I minareti sono decorati con sculture in bassorilievo e inserti di terracotta.
All’interno, l’area della preghiera si presenta a pianta quadrata ed è sormontata da una cupola centrale, affiancata da quattro mezze cupole. La cupola principale ha un diametro di 19 metri e raggiunge un’altezza di 37 metri. La sua architettura, nota per la semplicità ed eleganza, è un vero simbolo della maestria di Sinan.
Orari di Ingresso nella moschea.
- La Moschea è aperta ogni giorno dalle 8:00 alle 21:30. Rimane chiusa durante gli orari di preghiera. L’ingresso a questa moschea è gratuito
Come arrivare alla Moschea di Sehzade
- Dalla moschea Blu, ci vogliono una trentina di minuti a piedi per arrivare a questa Moschea. Qui trovate il percorso su mappa.
- Ubicazione su mappa della moschea.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare i Quartieri di Fener e Balat.
La visita ai quartieri di Fener e Balat è importante per andare alla scoperta di una Istanbul diversa, più autentica. Fino a pochi anni fa questa zona di Istanbul era abbastanza malmessa ma, ultimamente, con un’importante azione di recupero urbano patrocinata dall’UNESCO, le cose stanno rapidamente cambiando.
Il mio augurio, ma anche l’invito a tutti i viaggiatori è di venire in questi quartieri di Istanbul per perdersi fra i suoi vicoli, camminare fra la gente del posto, andare alla scoperta anche di tutti i gioielli culturali di quest’area, e non solo per fotografare le pur splendide case colorate di Balat!
Ci sono anche quelle e sono splendide, ma ne scoprirete anche di altre, ancora diroccate, che mostrano in ogni caso tutte le pregiate fattezze delle case in legno ottomane.
Questi due quartieri storici, posizionati lungo la sponda occidentale del Corno d’Oro, presentano una combinazione unica di storia e cultura e meraviglie e, insieme al vicino quartiere di Fatih, anche le zone “più conservatrici” di Istanbul.
Ma conosciamoli un pò meglio, scoprendo anche le attrazioni imperdibili da vedere
Fener: Il Quartiere Greco.
Fener, conosciuto anche come Phanar, è il cuore della comunità greco-ortodossa di Istanbul. La storia di Fener risale all’epoca bizantina, e il quartiere ha mantenuto la sua importanza come centro religioso e culturale per i greci ortodossi. Durante il periodo ottomano, Fener divenne la sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, tutt’ora presente.
Balat: Il Quartiere Ebraico.
Balat è noto per essere stato uno dei principali centri della comunità ebraica di Istanbul. Dopo l’espulsione degli ebrei dalla Spagna nel 1492, molti trovarono rifugio a Balat, che divenne un quartiere vivace e multiculturale. Le strade strette e le case colorate di Balat, raccontano storie di convivenza pacifica tra le diverse comunità religiose ed etniche.
A cavallo fra i quartieri di Fener e Balat, una delle prime cose da vedere in questa zona di Istanbul Sveti Stefan Kilisesi, la Chiesa Bulgara di Santo Stefano.
Conosciuta anche come Demir Kilise – Chiesa di Ferro – , è una chiesa ortodossa bulgara situata lungo la costa del Corno d’Oro. Costruita nel 1898, è famosa per essere fatta interamente di ferro prefabbricato, un’architettura unica nel suo genere. Molto bello anche il parco all’esterno, che invita a rilassarsi ammirando i panorami.
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00 e l’ingresso è gratuito, ma è necessario un abbigliamento adeguato al luogo per entrarci.
Monumenti e Attrazioni Principali a Fener e Balat
Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli – Situata a Fener, la Chiesa di San Giorgio di Istanbul è anche la sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli dal 1600.
All’interno troverete bellissime icone a mosaico e, sopra l’altare, un’aquila bizantina a due teste. Appena dietro la chiesa si possono vedere gli uffici del Patriarcato e la Biblioteca.
- Costo: Ingresso gratuito;
- Orari di Visita: Aperto tutti i giorni dalle 8,30 alle 16:00.
Inerpicandovi fra le strade del quartiere di Fener, potrete vedere il Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso dal caratteristico colore dei mattoni rossi. Dall’esterno, la sua mole imponente lo fa somigliare ad un castello. Non lo è, nei fatti, ma la sua sagoma è visibile da ogni dove!
Passo dopo passo, vi innamorerete delle atmosfere che Fener e Balat offrono. Bello anche soffermarsi in una caffetteria e assaporare il gusto di un buon caffè turco il gusto. Con lentezza, con estrema lentezza!
Dalla sommità della collina di Balat è possibile ammirare uno dei più bei panorami sul Corno d’Oro. Da non perdere poi, un giro per la via Kiremit, con le sue iconiche case colorate, la street art, i caffè anticonformisti dove i gatti sono protagonisti. E ancora, i bellissimi negozietti di antiquari e restauratori.
Ma c’è un luogo sorprendente, poco distante da qui, che vi invito a visitare: è la Chiesa di San Salvatore in Chora – oggi Kariye Müzesi. La raggiungerete dal quartiere di Balat con una passeggiata a piedi di una ventina di minuti
Riconvertita a Moschea nel 2019, l’ex Chiesa di San Salvatore (risalente al IV sec d.C,), al suo interno conserva dei meravigliosi mosaici di epoca bizantina. Dopo un accurato lavoro di restauro, è stata riaperta al pubblico da poco tempo. Come per Hagia Sophia, anche qui le figure sono state coperte da teli.
Per visitarla, dal 2024, è richiesto un biglietto d’ingresso di € 20 acquistabile direttamente in loco o online. La Chiesa Moschea è visitabile tutti i giorni, ad eccezione del venerdì, dalle ore 9 alle ore 18, ad esclusione dei momenti di preghiera.
Come Arrivare a Fener e Balat dal centro storico di Istanbul.
Fener e Balat sono facilmente accessibili dal centro di Istanbul:
- In Metro: Prendi la linea M2 della metropolitana fino alla stazione di Haliç e poi cammina per circa 15 minuti.
- In Tram: Prendi il tram T1 fino alla fermata di Fındıklı e poi prosegui con un breve viaggio in autobus.
- In Autobus: Numerose linee di autobus collegano il centro di Istanbul con Fener e Balat. Puoi prendere l’autobus 99 o 99A dalla stazione di Eminönü. Qui i dettagli su mappa
- A piedi: Ce la farete in un’oretta partendo da Sultanahmet. Qui il percorso da seguire.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Attraversare l’iconico Ponte di Galata
Il Ponte di Galata (Galata Köprüsü in turco) è uno dei simboli più iconici di Istanbul, un punto d’incontro tra storia e modernità. Collegando le due rive del Corno d’Oro, questa elegante struttura unisce il caleidoscopico quartiere di Eminönü con quello di Karaköy e Galata, nel distretto di Beyoğlu, la parte europea di Istanbul.
Il modo più bello per vivere questo luogo è attraversarlo a piedi più volte, soprattutto la sera, all’imbrunire, quando il vociare dei turisti si mescola con quello dei pescatori, dei commercianti e degli immancabili gabbiani.
Storia del Ponte di Galata
Il Ponte di Galata che vediamo oggi è solo l’ultimo dei ben 5 ponti costruiti nello stesso sito, riflettendo la resilienza e l’evoluzione di Istanbul nel tempo. Il primo ponte fu eretto nel VI secolo durante il regno di Giustiniano. La versione moderna, il ponte basculante inaugurato nel 1994, sostituisce le numerose versioni precedenti costruite nel 1845, 1863, 1875 e nel 1912.
Un fatto curioso riguarda il nostro genio toscano Leonardo da Vinci che, nel 1502 propose all’allora sultano un progetto per un ponte che avrebbe attraversato il Corno d’Oro. Il suo progetto non è mai stato realizzato, ma dire mai, a Istanbul!
Il Ponte di Galata oggi.
Il Ponte di Galata è una struttura architettonica affascinante e moderna, di 490 metri di lunghezza e 42 metri di larghezza. È un ponte basculante a due campate realizzato in acciaio e cemento, con due livelli:
- Il livello superiore è per veicoli, tram, bus e pedoni;
- Il livello inferiore ospita ristoranti, caffè e negozietti.
Una delle immagini più iconiche del ponte è quella dei pescatori locali che, armati di canne da pesca, attendono pazientemente l’abboccamento del pesce. Potrete osservare mille scene da questo ponte, magari, come noi, assaporando un buon “balik ekmek ” (panino con pesce grigliato o fritto), uno dei punti forti dello street-food di Istanbul.
Per chi non ha voglia di camminare a piedi, il Ponte di Galata è facilmente accessibile sia dal lato europeo che da quello asiatico di Istanbul con i mezzi pubblici. Con il tram T1 si può raggiungere la fermata di Eminönü o Karaköy e da lì camminare fino al ponte.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la parte Europea della Città.
Curiosità storiche
dell’antica Pera dei Genovesi
Oltrepassando il Ponte di Galata, si snodano i distretti ed i quartieri della parte europea di Istanbul: Galata, Karakoy, Tophane – questi 3 si affacciano sul Corno D’oro – e poi ancora Çukurcuma e Besiktas, sino ad arrivare a quello che viene chiamato Galataport, il waterfront sul Bosforo, dove ormeggiano le grandi navi da crociera.
Si tratta di una zona rinomata per i bar alla moda, le gallerie d’arte, i negozi lussuosi, le vie e viuzze piene di antiquari e artigiani. Un’area diversa ma complementare al fascino che il centro storico di Istanbul esercita.
Una zona ricca di attrazioni, non solo Ottomane, e c’è uno storico perchè!
Nel corso dei secoli la collina che ospita il quartiere di Galata, è stata la testimone degli scambi commerciali fra Oriente e Occidente. Di antiche origini, gli insediamenti sul lato opposto di Costantinopoli erano denominati Sykai o Peran en Sykais, cioè “il luogo dei fichi sull’altro lato”. Con il trascorrere del tempo il nome diventò alla fine Pera.
I Genovesi, i Veneziani e i Pisani furono tra i primi a intessere relazioni commerciali con i Bizantini prima e con gli Ottomani poi. Molti iniziarono a stabilirsi proprio nella zona di Galata. Ma fu la comunità Genovese ad ottennero dall’imperatore Michele VIII il permesso di costruire nell’area di Galata un insediamento autonomo.
L’enclave genovese iniziò così e erigere come mura difensive, fossati e torri, per difendersi dagli assalti dei Veneziani. Una città nella città così forte, da assumere i connotati di città-stato multi-confessionale e multietnica, governata da un proprio podestà genovese, ma popolata anche da altri italiani greci, armeni, ebrei, arabi e mori.
Con la conquista ottomana di Costantinopoli, alla Comunità di Galata venne concesso di proseguire i commerci, utilizzare il porto e abitare nelle proprie case. Successivamente alla fine dell’impero Ottomano però, con Atatürk, Galata iniziò a perdere la sua posizione dominante e la sua importanza nell’economia generale del nuovo paese, anche a causa dell’immigrazione interna.
Potrete leggere questa parte della Storia visitando “l’altro lato di Istanbul” che, dalla sommità della collina dominava e domina ancora il Bosforo, con la spettacolare “Torre di Galata”. Senza dimenticare rammentando che la splendida İstiklâl Caddesi, era chiamata dai francesi Grande Rue de Péra e dagli Italiani Gran Via di Pera.
Il tram storico percorre ancora, per noi turisti, l’Istiklal Caddesi. Se chiudete gli occhi, fra le le forme liberty dell’Art Nouveau, potrete “immaginare” Agatha Christie scrivere “Assassinio sull’Orient-Express” nella camera 411 del magnifico Hotel Pera Palace. Anche questa è Istanbul! Andiamo anche noi a conoscere meglio cosa vedere e fare nella Istanbul europea!
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare Piazza Taksim e percorrere l’İstiklâl Caddesi.
Piazza Taksim, in pratica Piazza dell’Indipendenza, è il cuore pulsante della Istanbul europea, uno dei luoghi di questa città imperdibili. È il posto “dove tutto accade” e, vi garantisco, che qui non vi annoierete mai. Un luogo vibrante e dinamico che rappresenta al meglio la fusione tra tradizione e modernità di Istanbul.
Piazza Taksim prende il nome da una parola turca che significa “divisione” o “distribuzione”. Ai tempi dell’Impero Ottomano, questa era la zona dove l’acqua veniva raccolta e distribuita in città. Con il passare degli anni è diventata il centro della vita sociale e politica di Istanbul, un luogo di celebrazioni, manifestazioni e anche proteste.
Al centro della piazza si trova il Monumento della Repubblica, una statua realizzata dall’italiano Pietro Canonica, che celebra la fondazione della Repubblica Turca nel 1923. Sulla Piazza si affacciano anche molti hotel internazionali di lusso, il Parco Gezi e il Centro Culturale Atatürk.
E’ sempre da Piazza Taksim che si snoda il lungo e splendido Viale Istiklal – il Viale dell’Indipendenza.
Piazza Taksim è super collegata con il resto della città, e può essere presa come punto di riferimento per gli spostamenti nella parte europea di Istanbul, verso la parte asiatica e Sultanamhet.
In particolare, a Piazza Taksim troverete:
- La Linea M2 della metropolitana, che collega Yenikapı a Hacıosman;
- Il Tram Nostalgico che Percorre l’Istiklal Caddesi;
- Numerose linee di autobus;
- La Funicolare sotterranea Kabataş-Taksim che collega la piazza al lungomare di Kabataş, capolinea di molte crociere sul Bosforo.
Non mancano poi locali e localini aperti gran parte della giornata.
Viale Istiklal è un vero microcosmo. E’ una delle strade più famose e affascinanti della città, lunga circa 1,4 chilometri, perfetta per fare passeggiate, shopping e dedicarsi a scoperte culturali.
Cosa vedere e fare sulla Istiklal Caddesi.
- Shopping – Troverete di tutto, dalle boutique di lusso ai negozi di marchi internazionali e ai piccoli negozi locali.
- Caffè e Pasticcerie – Da non perdere una sosta in uno dei tanti caffè o pasticcerie, per gustare un baklava turco, i lokum (delizie turche) e, ovviamente, una tazza di caffè turco autentico.
- Gallerie d’Arte – La strada è costellata di gallerie d’arte.
- Edifici Storici – Da ammirare ma anche da visitare.
- Salire sul Tram Nostalgico o ammiralo dall’esterno.
- Curiosare nel Passaggio del Fiori (Çiçek Pasajı): Questo passaggio coperto è pieno di ristoranti e bar tradizionali. È un luogo vivace e perfetto per una cena o un drink.
- Visitare la Chiesa di Sant’Antonio da Padova – Costruito nel 1725 dalla comunità italiana di Istanbul, l’edificio in mattoni rossi che oggi è possibile visitare fu rifatto tra il 1906 e il 1912, in stile neogotico veneziano. La trovate poco dopo il Consolato russo ed oggi, la Basilica, è gestita dai Frati Minori Conventuali della Custodia di Oriente e Terra Santa.
I Musei che si trovano lungo questo viale:
- Museo della Letteratura (Edebiyat Müzesi): Dedicato alla storia letteraria di Istanbul, ospita mostre interessanti, sia temporanee che permanenti.
- Museo di Pera: Situato nel Palazzo di Pera, questo museo ospita una vasta collezione di arte e oggetti storici.
- Museo di Madame Tussauds: Una popolare attrazione turistica dove incontrare celebrità in cera.
- Museo dell’Illusione: Un museo interattivo che offre esibizioni di illusionismo e giochi.
- Yapı Kredi Kültür Merkezi: Un centro culturale che ospita mostre d’arte contemporanea e eventi culturali.
- Beyoğlu Sanat Galerisi: Una galleria d’arte che espone opere di artisti turchi e internazionali.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Torre di Galata e dintorni.
(Galata Kulesi)
La Torre di Galata (in turco Galata Kulesi) è uno dei simboli di Istanbul. Situata nel quartiere di Galata, nel distretto di Beyoğlu, questa torre medievale in pietra, reca all’esterno un’iscrizione che commemora la consegna delle chiavi della torre da parte dei genovesi a Fatih Sultan Mehmet.
L’edificio, che ha una pianta circolare, misura 66,9 metri in altezza e un diametro interno di 8,95 metri.
Costruita nel 1348 durante l’epoca genovese, la Torre di Galata, nota anche come “Torre di Cristo”, era parte delle difese fortificate della colonia commerciale genovese. Nel periodo ottomano, fu utilizzata prima come prigione e successivamente, come torre di avvistamento antincendio. Nel corso della sua lunga storia, la torre ha subito diverse ristrutturazioni a causa dei danni provocati da terremoti e incendi.
Al suo interno sono presenti nove piani. Tra questi solo i primi hanno conservato lo stile architettonico genovese, i restanti sono stati ricostruiti secondo il tipico stile ottomano.
All’interno della Torre di Galata è possibile visitare il Museo, salendo dal piano terra sino al sesto piano in ascensore e poi, proseguendo sino all’8° piano con le scale. Arrivati all’ultimo piano vi si aprirà una balconata circolare con vista panoramica a 360° su tutta la città, il Corno d’Oro e il Bosforo!
Cosa vedere nel Museo della Torre di Galata:
- Esposizioni Storiche: Il museo ospita mostre che raccontano la storia della torre, dalla sua costruzione fino ai giorni nostri. Sono esposti modelli e pannelli informativi, che illustrano l’evoluzione della torre nel corso dei secoli.
- Artefatti e Reperti: Tra gli oggetti esposti ci sono antichi strumenti, mappe storiche e documenti che offrono uno sguardo sulla vita quotidiana e sulle attività commerciali che si svolgevano nella zona di Galata.
- Mostre Interattive: Il museo include anche sezioni interattive, ideali per i visitatori che vogliono sperimentare la storia in modo coinvolgente. Ci sono simulazioni e giochi che permettono di immergersi nella vita medievale di Galata.
Fra le curiosità che sicuramente vi intrigheranno, al secondo piano, troverete la simulazione del volo di Hezârfen Ahmed Çelebi, dalla Torre di Galata. Un personaggio geniale, vissuto nel XVII secolo che, si dice, volò con delle ali meccaniche dalla cima della Torre di Galata, atterrando in piazza Doğancılar a Üsküdar.
Informazioni utili alla visita della Torre di Galata a Istanbul:
- Costo del Biglietto: Il biglietto d’ingresso intero per la Torre di Galata è di 30 euro;
- Il Biglietto di ingresso è possibile acquistarlo anche online sul sito ufficiale;
- Orari di apertura: Dalle ore 08:30 alle ore 23:00 con chiusura della biglietteria alle ore 22:00. E’ quindi possibile visitare il monumento al tramonto.
- Sito ufficiale;
- Ubicazione su mappa.
Da ultimo, vi invito a passeggiare nei dintorni della Torre di Galata, percorrendo:
- La strada acciottolata di Serdar-i Ekrem Caddesi con i suoi negozi di antiquariato, pellami, souvenir e caffetterie. La vista sulla Torre di Galata, da questa prospettiva, è davvero fantastica.
- La Galip Dede Caddesi, la via degli strumenti musicali.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare i dintorni “segreti” di Galata.
Istanbul è sempre fonte di scoperte. Per scendere (o salire) dal quartiere di Galata verso quello di Karaköy, individuate sulla mappa l’ubicazione della Scala di Camondo e poi quella del SALT Galata sulla Bankalar Caddesi. Il nome della via, per assonanza, vi parla di banche e banchieri e, in effetti, scoprirete il perchè.
La Scala di Camondo
La Scala di Camondo, situata nel quartiere di Galata, è una delle chicche di Istanbul. Costruita alla fine del XIX secolo dalla famiglia Camondo, una delle famiglie ebraiche più influenti della città, la scala è un esempio particolare dell’ architettura Art Nouveau a Istanbul.
La scala è famosa per la sua forma a spirale e i dettagli raffinati. Un luogo da scoprire e da fotografare.
Visitare il SALT Galata.
Il SALT Galata, ubicato nel quartiere degli affari e delle banche storiche Ottomane di Istanbul, è oggi un innovativo centro culturale e artistico. Al suo interno potrete mostre temporanee, eventi e programmi culturali che spaziano dall’arte contemporanea alla storia sociale.
Il centro è anche noto per la sua biblioteca di ricerca, la sua libreria e un caffè con una splendida vista sul Corno d’Oro.
Per informarvi sugli orari delle mostre e i costi di ingresso, consultate il sito ufficiale
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare Galataport e il Museo di Arte Moderna
Questo nuovissimo quartiere costiero combina arte, cultura, gastronomia e shopping in un unico luogo. Situato sulle rive del Bosforo, Galataport è l’ideale per fare una passeggiata distensiva, per assaporare piatti e dolci nei numerosi ristoranti e caffè o, più semplicemente, per godere di una vista spettacolare sullo stretto.
- Il quartiere accoglie, fra le altre cose cose, il nuovo terminal per le navi da crociera e il nuovo Museo d’Arte Moderna di Istanbul.
Il nuovo Museo di Arte Moderna di Istanbul, noto come Istanbul Modern, è stato inaugurato il 4 maggio 2023. Questo nuovo edificio, realizzato su una superficie di 10.500 metri quadrati nel quartiere di Beyoğlu, è stato progettato dallo studio Renzo Piano Building Workshop. Il museo odierno è stato trasferito da una sede precedente, per offrire uno spazio più ampio e moderno all’esposizione delle collezioni e delle mostre.
Il progetto di Renzo Piano mira a rammentare, con il profilo dello scintillante edificio, le navi che dal porto di Istanbul partivano per solcare il Mediterraneo. Visitare gli interni di questo museo è uno dei motivi che mi riporterà a Istanbul una terza volta, visto che l’ultima volta che ci sono stata era in fase di allestimento. Vi lascio comunque le informazioni utili alla sua visita.
Orari e Costi della visita al Museo d’Arte Moderna
Orari del museo:
- Martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica – Dalle ore 10.00 alle ore 18.00;
- Venerdì – Dalle ore 10.00 alle ore 20.00;
- Lunedì – Chiuso;
- L’ingresso al museo termina 30 minuti prima dell’orario di chiusura;
- Chiuso il 1° gennaio e il primo giorno delle festività religiose.
Costi del Biglietto di ingresso:
- Adulti Intero: 650 TL;
- Ridotto – studenti e persone over 65 anni in su: 400 TL.
- Sito ufficiale
- Link per prenotare online il biglietto
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare il Palazzo di Dolmabahçe.
Il Palazzo Dolmabahçe è uno dei edifici del XIX secolo più sontuosi e affascinanti della Turchia. L’edificio fu progettato per sostituire il Palazzo Topkapi come centro amministrativo dell’Impero Ottomano, rispondendo così alle mutate esigenze della corte e del protocollo internazionale. Divenne la residenza principale dei sultani ottomani sino al 1922 e, successivamente, centro amministrativo della Repubblica Turca. Oggi è sede museale, ma viene ancora utilizzato per eventi pubblici e incontri internazionali.
Edificato tra il 1843 e il 1856 per volere del Sultano Abdülmecid I, il Palazzo venne realizzato in una baia del Bosforo precedentemente adibita all’ancoraggio delle navi. Questa, fu poi colmata per realizzare i giardini del palazzo, da cui il nome “Dolmabahçe” che tradotto, significa “giardino riempito”.
Il palazzo, progettato dagli architetti armeni Garabet Balyan, Nigogayos Balyan e James William Smith, è un mix fra gli di stili barocco, rococò e neoclassico e l’architettura ottomana.
Già solo a guardarlo dall’esterno, vi accorgerete della sua grandiosità ed opulenza. E dove non arriva l’immaginazione, i numeri vi aiuteranno, visto che il Palazzo Dolmabahçe possiede:
- Estensione Totale: Circa 45.000 metri quadrati;
- Numero di Stanze: 285;
- Sale di Rappresentanza: 46 saloni;
- Bagni: 6 hammam (bagni turchi);
- Lampadari di Cristallo: 68, inclusi alcuni dei più grandi al mondo;
- Orologi: 202 orologi distribuiti in tutto il palazzo;
- Finestre: 131 porte-finestre.
Il palazzo è suddiviso in tre sezioni principali:
- Mabeyn-i-Humayun: Area amministrativa e di ricevimento. Al suo interno sono dislocati gli uffici di Atatürk. Durante la fondazione della Repubblica Turca, Mustafa Kemal Atatürk utilizzò il palazzo come residenza presidenziale. Il suo studio e la stanza dove morì nel 1938, sono ancora religiosamente conservati.
- Harem-i-Humayun: Area privata della famiglia del sultano. Questo settore è caratterizzato da sale decorate in modo lussuoso e cortili interni.
- Muayede Salonu: Sala cerimoniale. E’ Il salone più grandioso del palazzo, utilizzato per eventi e cerimonie ufficiali. Con un soffitto alto 36 metri e un enorme lampadario di cristallo di Boemia, del peso di 4,5 tonnellate, è uno degli spazi più imponenti e decorati del Palazzo. Impreziosito da una grande profusioni di specchi e tappeti.
Il palazzo contiene una vasta collezione di opere artistiche e dipinti, realizzati da artisti europei e ottomani. Vi troverete anche mobili in stile Hereke ricoperti di seta, una ricca collezione di porcellane del tardo Impero Ottomano, stoviglie in argento placcato oro, abiti per bambini, giocattoli della collezione tessile del Palazzo Nazionale, tessuti ricamati e strumenti di scrittura.
Gli esterni poi, sono contornati da curatissimi e vasti giardini, con ampi prati, aiuole fiorite, scalinate e fontane. Essenzialmente si possono individuare tre aree a verde distinte:
- Giardino dell’ Harem: Questa zona privata era utilizzata dalle donne del harem per passeggiate e momenti di relax. È adornato con statue, fontane e piante esotiche.
- Giardino Imperiale: Un vasto giardino decorato con aiuole geometriche, fontane ornamentali e padiglioni. Un luogo perfetto per una passeggiata con panorami stupendi sul Bosforo.
- Scalinata Imperiale: Punto iconico del giardino, con gradini in marmo e balaustre decorate, che collegano i vari livelli del giardino sino ad aprirsi sul Bosforo
Informazioni utili per la visita del Palazzo Dolmabahce (Selamlık, Harem e Museo della Pittura).
- Aperto dalle ore 9,00 alle ore 17,00 tutti i giorni, tranne il lunedì, giornata di chiusura;
- Altre giornate di chiusura durante l’anno: Capodanno, 1° Giorno Del Ramadan Bairam, 1° Giorno Della Festa Del Sacrificio.
All’interno del Palazzo è vietato scattare foto. Ve ne accorgerete perchè avrete alle costole i sorveglianti che, ad un minimo cenno di scatto, vi saranno addosso. Sbizzarritevi nei giardini e negli esterni.
Costi del Biglietto
Biglietto che include le diverse sezioni del Palazzo (Selamlık + Harem + Museo della Pittura), valido per una settimana) – 1500 Lire Turche per gli adulti. Gratis per i bambini fino a 6 anni. I costi della visita sono in “perenne mutamento”, quindi verificate sempre il sito ufficiale.
Consigli per la visita.
Per la bellezza del luogo, vi consiglio di inserirlo fra cose imperdibili da vedere a Istanbul. Mettete in conto almeno 3-4 ore per la sua visita. Merita!
- È possibile partecipare a visite guidate che offrono approfondimenti sulla storia e l’architettura del palazzo.
- Accessibilità: Il palazzo è accessibile ai visitatori con disabilità, con rampe e ascensori disponibili in varie aree.
Link informativi utili:
- Sito ufficiale;
- Sito ufficiale per la prenotazione online del biglietto per la visita completa al Dolmabahce Palace (inclusi Selamlık, Harem e Museo della Pittura).
- Ubicazione su mappa;
- Percorso a piedi dalla Torre di Galata al Palazzo;
- Percorso a piedi da Sultanahmet al Palazzo.
Ma non è tutto qui, perchè fanno sempre parte di questo magnifico complesso palaziale:
- La Torre dell’Orologio;
- La Moschea del Palazzo Dolmabahçe.
La Torre dell’Orologio di Dolmabahçe
La Torre dell’Orologio di Dolmabahçe, costruita tra il 1890 e il 1895, fu eretta durante il regno del Sultano Abdul Hamid II. La trovate vicino all’ingresso principale del palazzo.
La torre, alta circa 27 metri su 4 livelli, è realizzata in stile neobarocco con dettagli decorativi ricchi e complessi. Il meccanismo dell’orologio venne realizzato dall’orologiaio francese Jean-Paul Garnier ed è ancora funzionante.
Costi e Orari di Visita
L’accesso alla Torre dell’Orologio è incluso nel biglietto d’ingresso del Palazzo Dolmabahçe.
La Moschea del Palazzo Dolmabahçe (Dolmabahçe Camii).
La Moschea Dolmabahçe, conosciuta anche come Bezmialem Valide Sultan Camii, è situata all’interno del complesso del palazzo, vicino al Bosforo. Fu commissionata da Bezmialem Valide Sultan, madre di Abdülmecid I, e completata nel 1855.
La moschea è un esempio dell’architettura neobarocca ottomana con influenze europee. La ingentiliscono due minareti slanciati, adornati con balconi decorati.
La cupola centrale, è circondata da finestre che permettono l’ingresso della luce naturale, creando un effetto luminoso e arioso all’interno. Il mihrab (nicchia di preghiera) e il minbar (pulpito), sono splendidamente intagliati in marmo.
La Moschea di Dolmabahçe è stata utilizzata dai membri della famiglia imperiale per le preghiere quotidiane e le cerimonie religiose. Oggi, la moschea è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, nel rispetto degli orari di preghiera e delle regole di abbigliamento appropriato.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare la Moschea di Ortaköy.
Conosciuta ufficialmente come Büyük Mecidiye Camii, la Moschea di Ortaköy, è una vera icona della città, per la sua architettura barocca, i due slanciati minareti e la sua posizione pittoresca sulle rive del Bosforo. Questa moschea è stata costruita nel XIX secolo su progetto degli architetti Nigoğayos Balyan e suo figlio, Garabet Amira Balyan.
Gli interni della moschea sono decorati con una combinazione armoniosa di colori e motivi calligrafici realizzati dallo stesso sultano Abdülmecid, che riflettono l’arte islamica ottomana. Le finestre, grandi e colorate, permettono alla luce di filtrare creando un’atmosfera spirituale.
Grazie alla sua posizione a pochi metri dal Bosforo, rappresenta un importante punto di riferimento visivo ed è uno dei luoghi più fotografati di Istanbul.
L’ingresso alla moschea è gratuito. La moschea è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00, tranne il venerdì, con chiusura alle ore 18:00 durante il periodo del Ramadan.
Percorso in tram e bus dal Sultanahmet Park sino alla moschea di Moschea di Ortaköy
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Visitare Emirgan Park – Emirgan Korusu
Come ho già avuto modo di approfondire nell’articolo dedicato, la visita al Parco di Emirgan è stata anche una ghiotta occasione per non perdere la spettacolare Turkey Tulip Festival. Momento in cui ogni parco ed aiuola di Istanbul, mette in mostra il fiore simbolo della Turchia: il tulipano!
Nel fare questo giro fra parchi più belli da visitare a Istanbul, mi sono resa anche conto che la bellezza del Parco di Emirgan prescinde dalle fioriture e vale la pena visitarlo in ogni stagione dell’anno. Avrete così l’opportunità di poter ammirare l’ampia varietà di alberi sulla collina, fermarvi per un picnic nelle aree riservate o, ancora, lasciarvi incantare dagli angoli nascosti dalle terrazze panoramiche, sapientemente incorniciati da sentieri di ruscelli, laghetti, ponticelli e zone umide.
Si devono a Khedive Ismail Pasha, le opere di risistemazione all’interno del parco e l’edificazione di tre spettacolari padiglioni in legno: White Mansion, Pink Mansion e Yellow Mansion.
Il parco di Emirgan si trova a circa 22 chilometri dalla zona di Sultanahmet, nella parte nord del Bosforo. E’ facilmente raggiungibile in autobus, taxi o, per un percorso più scenografico, via traghetto. Noi abbiamo preso un taxi all’andata da Besiktas, tornando poi con un autobus di linea verso Sultanahmet.
Se volete raggiungerlo da Piazza Taksim, prendete uno dei bus della linea Taksim-Emirgan (o Sariyer), avendo cura di scegliere quello che costeggia il Bosforo, transitando da Emirgan. I bus da utilizzare. sono il 40, 42T, 40T .
L’Emirgan Park (Emirgan Korusu) rimane aperto tutti i giorni dalle ore 5.30 alle ore 22. L’ingresso al parco è sempre gratuito.
Cosa vedere e fare a Istanbul in 3 o più giorni:
Scoprire Istanbul con una Crociera sul Bosforo-
Il Bosforo offre una delle esperienze più affascinanti da fare durante la permanenza a Istanbul.
Le crociere sul Bosforo offrono infatti l’opportunità di ammirare i panorami da “un punto di vista privilegiato”, rimanendo comodamente seduti a bordo di una imbarcazione. Durante la navigazione, potrete ammirare il susseguirsi mozzafiato di palazzi storici, di moschee e villaggi pittoreschi.
Ci sono varie tipologie di “crociere”, adatte per tutti i gusti e per tutte le tasche:
- Crociere diurne: Durano solitamente tra 1 e 2 ore ;
- Crociere al tramonto: Offrono una vista spettacolare di Istanbul mentre il sole tramonta. Durano circa 2 ore3.
- Crociere con cena: Includono un pasto completo, spettacoli di danza del ventre e musica live. Queste crociere durano circa 3 ore.
- Crociere su yacht privati: Per un’esperienza più lussuosa e personalizzata.
I costi variano a seconda della durata e del tipo di crociera scelta. In alcuni Pass turistici è anche inclusa la crociera sul Bosforo.
I moli di imbarco da cui prevalentemente partono le crociere sono quelli Eminönü e d Kabataş.
Se è la prima volta che visitate Istanbul, vi consiglio di scegliere la crociera diurna, per chi ci torna, la crociera serale con cena è una gran bella scelta! A dirvi la verità, ho avuto l’occasione di sperimentarle entrambe e ciascuna di esse “ha il suo perchè”.
Cosa vedere a Istanbul in più di 3 Giorni:
Gli altri luoghi imperdibili in città e dintorni
Come spesso capita a chi visita Istanbul, il ritorno è carico di luoghi appuntati per il ritorno in questa città. Anche se ci sono stata per otto giorni pieni pieni, vi lascio anche “la mia lista” delle cose da fare e vedere a Istanbul, ma che ho dovuto rimandare, per mancanza di tempo. Pronta a ripartire anche subito, però.
- Visitare la sponda asiatica di Istanbul e i quartieri di Kadıköy e Moda;
- Visitare la città sul Bosforo di Kanlica. La ho intravista da Emirgan Park e mi ha davvero incuriosita;
- Visitare le Isole dei Principi;
- Fare un salto sino alla vicina città di Bursa, prima capitale Ottomana.
L’antica capitale Ottomana non termina mai di affascinare e di fornire mille motivi per visitarla! Spero che in questa Guida riuscirete a trovare qualche informazione utile in più sulle mille cose da vedere e da fare a Istanbul, ma anche qualche idea per pianificare il vostro viaggio per più di 3 giorni.
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