E’ davvero molto difficile resistere al grande fascino esercitato dal Borgo e dalla Rocca medievale di Gradara! Ubicato in Provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, l’antico Castrum Gradarie lo trovate abbarbicato su di una collina, ai confini con l’Emilia-Romagna, a poca distanza da rinomate località della costa adriatica come Cattolica (Rimini) e Gabicce Mare (Pesaro – Urbino), proteso ad abbracciare da una parte il mare e dall’altra i paesaggi rurali e boschivi del Parco naturalistico del Monte San Bartolo. Un piccolo borgo con un grande patrimonio storico-culturale ed architettonico, lascito delle grandi ed importanti famiglie che nella Rocca vi elessero la propria dimora. Dai Griffi di Pesaro ai Malatesta, dagli Sforza ai Della Rovere, i grandi “signori del Medioevo” realizzarono a Gradara una delle strutture difensive più imponenti del tempo. Fra la cinta muraria della Rocca e quella più esterna poi, oggi come allora, il Borgo storico vero e proprio, con i suoi abitanti! In questo articolo troverete una guida pratica su cosa vedere e fare nel Borgo di Gradara, le informazioni utili per visitare i suoi punti di interesse, ma anche come arrivare e dove dormire all’interno delle sue mura medievali. Dalla mia esperienza di visita di un giorno nella splendida Capitale del Medioevo!
Seguitemi per scoprire e visitare Gradara anche voi!
Cosa vedere a Gradara in un giorno
e perchè visitare la Capitale
del Medioevo nelle Marche
Prima di addentrarmi nella descrizione dei punti di interesse e delle cose da vedere a Gradara, vale la pena ricordare che questo splendido Borgo marchigiano è ampiamente titolato ad essere uno di quei luoghi da vedere assolutamente almeno una volta nella vita.
Inserito fra i Borghi più Belli d’Italia, riconosciuto quale “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano e vincitore del titolo “Borgo dei Borghi” nel 2018 (come Tropea, borgo dei borghi nel 2020), Gradara è stato definito anche come il “Borgo dell’Innamorati”, ad imperituro ricordo dell’amore sfortunato di Paolo e Francesca.
Già questi elementi potrebbero rappresentare il motivo per visitare il borgo di Gradara, che è anche stato titolato come Capitale del Medioevo dal 2007, nell’ambito del premio “Italia Medievale”
Quattro passi nella Storia medievale
di Gradara e della sua Rocca

Cosa vedere a Gradara, borgo medievale nelle Marche: La Torre con l’orologio sulla piazzetta interna al tramonto
Forse in nessun altro luogo come nel Borgo di Gradara, raccontare la sua Storia equivale a toccare con mano quel che oggi potrete vedere passeggiando per i vicoli e le sue viuzze. Dall’alto della collina si può ammirare il mare Adriatico e la costa, ma immaginate per un attimo di fare un Viaggio indietro nel tempo, e pensate quanto potesse essere importante scrutare dall’alto un così vasto orizzonte, che fra le altre cose abbracciava la Via consolare Flaminia!
Anche i nobili e gli strateghi del tempo devono essersi lasciati ispirare, e non poco, da quella zona nota anche come con l’aggettivo latino di Cretarius poi divenuto Credaria, perchè da qui si estraeva la creta.
La prima testimonianza storica di Gradara risale intorno al 1128, allorquando i fratelli Pietro e Ridolfo De Grifo, vi edificarono un’imponente Torre difensiva, la Torre del Mastio, il primo nucleo di quella che sarebbe divenuta una fortezza inespugnabile.
All’interno della Torre del Mastio si trovava (e si trova ancor oggi) una grande cisterna per le acque, la cui funzione era di fondamentale importanza per il sostegno dei soldati nel caso di lunghi assedi.
Dalla Torre Mastio alla realizzazione
della Rocca e del Castello di Gradara
Dal 1283, le fonti storiche danno in mano a Giovanni Malatesta da Verrucchio, soprannominato il Centenario, il dominio del Castrum di Gradara, con l’aiuto del papato.
I Malatesta, incontrastati signori di Rimini, iniziarono la realizzazione della Rocca dal 1284, terminando l’opera nel 1324. Nel profilo della Rocca inglobarono la Torre Mastio e realizzarono anche la cinta muraria del castello e quella più esterna.
Secondo alcune storie che si sono mescolate a leggende e a romanzi, si deve a Giangiotto Malatesta il tragico epilogo, avvenuto nel 1289, delle vicende degli amanti Paolo e Francesca all’interno delle mura della Rocca malatestiana. Dante Alighieri scrisse poi del loro amore clandestino, ponendoli negli Inferi, nel V Canto della Divina Commedia.
Il possente impianto della Rocca, un quadrilatero con torri angolari, è anche un importante esempio di architettura militare del XIV secolo.
La casata dei Malatesta rimase nella Rocca sino alla sconfitta con Federico di Montefeltro, avvenuta nel 1463.
Da quel momento la Rocca ed il suo Castello passarono nelle mani della famiglia degli Sforza di Pesaro. Fu Giovanni Sforza a trasformare la Rocca di Gradara in dimora principesca, per festeggiare il suo matrimonio con Lucrezia Borgia.
Nella linea di successione fra i grandi Signori del Medioevo, la Rocca e del Castello di Gradara passarono, dal 1513 fino al 1641 alla famiglia Della Rovere, una grande famiglia originaria di Savona, che nel proprio entourage dinastico ha annoverato anche Guidobaldo II, grande mecenate che trasformò Pesaro una delle corti più raffinate e splendide del Rinascimento,
Con Livia Farnese la dinastia Della Rovere si estinse, passando nelle mani dell’amministrazione dello Stato Pontificio. Questi la concesse a diversi legati pontifici e in uso, dietro il pagamento di modesti canoni, a vari personaggi locali fra i quali al Marchese Mosca di Pesaro.
Sotto il Marchese Mosca, nella seconda metà del Settecento, la Rocca e il Castello videro gli ultimi bagliori di magnificenza.
Si deve quindi giungere al XX° secolo, negli anni fra il 1921 e il 1923 per vedere la Rocca sottoposta a un restauro integrale per merito dell’Ing. Umberto Zanvettori, che ne cura in particolare il ripristino e la risistemazione delle sale del piano nobile, restituendo nuova vita al castello ed all’intero borgo medievale di Gradara.
La Rocca Demaniale di Gradara è oggi un edificio storico di proprietà dello Stato. Il Castello è gestito dal dicembre 2014 dal Ministero per i beni e le attività culturali, per il tramite della Direzione regionale Musei delle Marche (nuova denominazione, dal 2019, dell’ex Polo Museale marchigiano).
Cosa vedere e fare a Gradara:
Una passeggiata nel Borgo Capitale del Medioevo
Il benvenuto al Borgo di Gradara vi sarà dato dall’alta Torre dell’Orologio che è anche la porta di ingresso alla Capitale del Medioevo. Proprio per questo viene anche chiamata Torre Portaia.
Sulla facciata esterna della Torre, oltre agli orologi, spiccano gli stemmi delle casate che hanno reso grande questi luoghi: si tratta degli stemmi dei Della Rovere, dei Montefeltro e degli Sforza.
Prima di oltrepassare questa antica porta con arco a tutto sesto, vi consiglio di soffermarvi presso la locale Pro-Loco di Gradara, in modo da verificare gli eventi o le visite guidate in programma nella giornata.
Oltrepassata la porta, sulla destra, si apre un vicoletto che porta verso i Camminamenti di Ronda. Vi consiglio però di proseguire in un piccolo giretto di esplorazione del Borgo, prima di dedicarvi alla visita dei punti di interesse di Gradara.
La strada che vi si apre dinanzi è anche la via principale di Gradara: si tratta della Via Umberto I, una strada molto ripida con acciottolato, al termine del quale si intravede la seconda torre portaia, la torre Mastio ed i Castello di Gradara.
E’ su questa via principale che si trovano anche le principali attrazioni storiche da vedere nella Rocca di Gradara.
Oltre al Castello, infatti, meritano una sosta la Chiesa di San Giovanni Battista, la Casa del Mercante, Palazzo Rubini Vesin (che ospita il piccolo Teatro Comunale di Gradara ), il Museo Storico e Grotte Medievali e la Chiesa del Santissimo Sacramento.
Al momento della mia visita, purtroppo, Palazzo Rubini Vesin, uno dei Palazzi storici più importanti del Borgo e sede di esposizioni e mostre, era in fase di ristrutturazione e non lo ho potuto visitare. Sarà uno dei motivi per tornare a Gradara.
Da non perdere, bighellonando per la via principale fra negozi di souvenir, prodotti tipici e deliziosi caffè, c’è anche la cosiddetta Casa del Mercante, la ricostruzione di un’abitazione del Quattrocento, con arredi e suppellettili riprodotti secondo le consuetudini e lo stile del periodo.
Nel corso della passeggiata lungo la Via Umberto I e le viuzze laterali che si intersecano con essa, si ha l’opportunità di ammirare le facciate degli edifici medievali, ma anche l’imponenza delle due cinte murarie che racchiudevano, come in uno scrigno. l’antico borgo e i suoi abitanti.
Avventurandosi nei vicoletti, potrete apprezzare degli scorci panoramici davvero pazzeschi che si aprono sulle vallate, come nel caso dell’arco che troverete al termine della via IX Settembre, quasi a fianco di un localino niente male, il Convivio Bistrot.
Se restate a dormire nel Borgo, soffermatevi sotto questo arco nelle ore notturne. La vista sulle mura esterne (si tratta di quasi 800 metri di mura fortificate) di Gradara illuminate, sono un vero spettacolo da non perdere!
Cosa vedere e fare a Gradara:
Visitare il Castello e la Rocca Malatestiana
Ma è ora di dedicare del tempo (almeno due orette) alla visita dell’attrazione principale di Gradara: la Rocca e agli interni del bellissimo Castello.
Oltrepassando il Ponte Levatoio, si entra nel cuore della Rocca Medievale di Gradara. Il Cortile è il primo ambiente che si incontra nel corso della visita. L’ambiente si contraddistingue con un elegante loggiato dotato di volte gotiche, un pozzo nel mezzo e la scritta IOANNES SFORTIA sul portale d’onore.
Da qui, a seguire, su due piani, si visitano diversi ambienti del Castello che. è bene rammentare nuovamente, risentono della ristrutturazione degli anni 20.
- La Sala delle Torture – Si trova alla base della Torre Mastio. La sua funzione principale fu quella di “prigione della Rocca“. Al suo interno si trova una vecchia cisterna delle acque.
- Sala del Mastio – E’ la parte più antica del Castello. Si contraddistingue dalla presenza di una botola sul soffitto che un tempo portava alla Sala del Torreggiano.
- Sala di Sigismondo e Isotta – E’ il frutto dell’accorpamento di varie Sale, appartenenti a epoche diverse e di una cappella settecentesca. Il soffitto ligneo, che oggi appare con decorazioni a tinte pastello, fu terminato nel 1927. Alla sua base mantiene le decorazioni con le effigi dei due coniugi Sigismondo e Isotta.
- Sala della Passione – Reca il nome del fregio Quattrocentesco realizzato dal pittore bolognese Amico Aspertini, le “Storie della Passione di Cristo”.
- Sala Malatestiana – Si contraddistingue per l’iscrizione “tempus loquendi tempus tacendi”, voluta da Sigismondo Pandolfo Malatesti.
- Camerino di Lucrezia Borgia – Si trova nella zona del torrione di nord-est. La stanza è decorata con motivi allegorici risalenti al XV secolo La torre fu invece affrescata dal padre di Raffaello Sanzio.
- Sala del Leone Sforzesco – Lo dice il nome: è il simbolo degli Sforza, il leone rampante e le ali di drago a dare il nome a questa Sala.
- Sala del Cardinale – E’ la Sala che lo Zanvettori aveva sistemato per ospitare vescovi, cardinali e alte personalità.
- Sala dei Putti – Sono le molte scene raffiguranti i Giochi di Putti, a dare il nome a questa Sala. Probabilmente la sala venne realizzata nel 1510, in concomitanza con la nascita di Costanzo Sforza, figlio di Giovanni.
- Sala Rossa – Nella sala spicca un bel camino, il letto a baldacchino e mobili dell’epoca, con colori rossi negli elementi d’arredo. Stupendi il soffitto a cassettoni ed il letto a baldacchino. La Sala Rossa resterà chiusa per lavori di restauro sino al 31 gennaio 2023.
- Sala del Consiglio – Era la Sala della Rocca dove i Signori esercitavano l’attività consiliare, secondo la ristrutturazione voluta dall’ingegnere Zanvettori. Al suo interno è stato sistemato un affresco che ritrae una Scena di Battaglia risalente al 1493, attribuito all’artista Amico Aspertini.
- Camera di Francesca – Anche questa Sala è frutto delle risistemazioni volute dall’ ing, Zanvettori. Ispirati alla versione dannunziana della tragedia dedicata all’uccisione degli amanti Paolo e Francesca da parte di Giangiotto, si possono notare il leggio, i sedili e la botola che collegava la Sala con il Corpo di Guardia. Nella Sala è inoltro esposto uno splendido trittico dedicato alla Madonna col Bambino e un meraviglioso abito, donato da Alberta Ferretti alla città di Gradara. Il vestito in questione, è l’abito di scena indossato da Eleonora Duse nel 1901, per impersonare Francesca nella rappresentazione della Francesca da Rimini di Gabriele D’Annunzio.
- Sala di Giustizia – La Sala deve il suo nome ad un altorilievo in legno XVI secolo a rappresentare gli Arcangeli. Nella sala è presente una pala del 1484 attribuita al Padre di Raffaello, che rappresenta con Santa Sofia che regge Gradara.
- Loggiato – L’elemento che impreziosiva ed unificava il piano nobile.
- Cappella – Si tratta di uno splendido ambiente, con le pareti ed il soffitto riccamente decorati, all’interno del quale si trova custodita una delle opere più importanti della Rocca di Gradara: la pala d’altare di Andrea della Robbia. La Pala fu eseguita dall’artista con la tecnica della terracotta invetriata, nel periodo fra il 1480 e il 1490. Sulla lunetta in stile neogotico sul fondo, si può notare una veduta panoramica della Rocca di Gradara.
- Corpo di Guardia – E’ l’ultimo locale da visitare nel Castello di Gradara. Anche questo è frutto delle ristrutturazioni degli anni ’20. Si tratterebbe dei locali adibiti ad alloggio dei soldati a presidio della Rocca.
Cosa vedere nel Borgo Medievale di Gradara
I Camminamenti di Ronda
Una delle cose da fare assolutamente durante la visita del Borgo medievale di Gradara, è percorrere i Camminamenti di Ronda, la cinta muraria esterna lunga circa 700 metri, inframezzata da 14 torri merlate.
L’ingresso ai Camminamenti di Ronda è posto nel vicolo a destra, subito dopo la Porta dell’Orologio.
Costruite in laterizio, le mura e le torri proteggevano e rendevano praticamente inespugnabile la rocca di Gradara. Percorrendo i circa 400 metri resi agibili alla visita e salendo sulle torri, la vista sulle vallate e la Costa adriatica ma soprattutto, sullo stesso borgo medievale e la Rocca, è davvero mozzafiato, soprattutto al tramonto e all’alba!
Il Camminamento di Ronda è percorribile in circa 15 minuti e termina nei pressi del bastione poligonale denominato “la rocchetta”, il bastione poligonale. Durante il periodo estivo il “Giro di Ronda” si protrae anche alle ore serali, sin alle ore 23, per poter ammirare lo splendido panorama sulle mura esterne illuminate!
Informazioni utili per Visitare la
Rocca Medievale di Gradara
Giorni ed orari di Apertura
La Visita al Castello di Gradara è fattibile tutti i giorni della settimana con il seguente orario:
Dal 1 ottobre 2022 al 28 febbraio 2023
- Il Lunedì dalle ore 9.30 alle ore 14.00, con chiusura biglietteria alle ore 13.15;
- Dal Martedì alla Domenica: Dalle ore 9.30 alle ore 19.00, con chiusura biglietteria alle ore 18.15.
- Giornata di Chiusura – 25 dicembre
Aperture speciali:
- Il lunedì 5 e 26 dicembre 2022 e il 2 gennaio 2023, dalle ore 9.30 alle 19.00;
- Domenica 1 gennaio 2023 la Rocca è aperta e a ingresso gratuito – La prima domenica del mese.
Per gli ingressi la prima domenica del mese (ingresso gratuito), va effettuata in ogni caso la prenotazione.
Costi del biglietto per la visita al Castello di Gradara
- Intero solo Rocca € 8.00
- Ridotto solo Rocca € 2.00
- Ingresso Gratuito per i minori di 10 anni (accompagnati da un genitore), gradaresi, giornalisti, Forze dell’ordine.
- Intero Rocca + Camminamenti di Ronda € 10.00
- Ridotto Rocca + Camminamenti di Ronda € 4.00
- Ridotto camminamenti dai 10 ai 17 anni (solo in cassa) € 1.50
- ridotto camminamenti per gruppi scuole (solo in cassa) € 1.00
Biglietti cumulativi
- Integrato Rocca di Gradara e Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino € 12.00
- Integrato Rocca di Gradara e Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino – Camminamenti € 14.00
Contatti utili
- Tel. +39 0541 964181
- drm-mar.roccagradara@beniculturali.it
- Pro-Loco di Gradara – Tel: 0541.964115
Cosa vedere in un giorno nel Borgo di Gradara:
Il Museo Storico e delle
Grotte Medievali
In un Borgo che si definisce la “Capitale del Medioevo”, non può mancare la visita al “Museo Storico e delle Grotte Medievali ”!
Al suo interno sono racchiuse molte testimonianze della vita al Castello, ma anche una grotta, risalente al IV – V secolo d.C., Si tratta di una delle molte grotte ipogee presenti nel sottosuolo di Gradara, un tempo utilizzate come luoghi di culto bizantino e, probabilmente, anche come vie di fuga dalla Rocca.
All’interno del Museo potrete vedere una vasta collezione di strumenti medievali di tortura, modellini e miniature, in scala reale, di strumenti da guerra ed armi, ma anche uno spaccato della vita quotidiana dei contadini al tempo.
Sono 3 i Percorsi museali
- Percorso letterario, legato alla Storia di Paolo e Francesca;
- Percorso medievale – Contiene strumenti di tortura e armi medievali, oltre a cinture di castità e orologi solari;
- Percorso popolare – Legato alla quotidianità delle giornate nella Rocca ma anche gli usi e costumi della civiltà contadina.
Informazioni utili per visitare il Museo Storico di Gradara
- Dal 15 marzo al 30 settembre – Aperto tutti i giorni, h 10:30/13:00 – 14:30/18:00
- Dal 15 giugno al 15 settembre – Apertura anche serale h 20:30/23:00
- Dal 1 ottobre al 14 marzo -Aperto solo festivi e prefestivi, h 10:30/13:00 – 14:30/18:00
Prezzi
- Biglietto intero: 5 euro
- Bambini fino a 1.10 metri di altezza, entrata gratuita
Contatti:
Tel (+39) 0541 969586
Cell. (+39) 338 1034043
Email: museo@museostoricogradara.com
Cosa vedere nel Borgo medievale di Gradara:
Le Chiese
Chiesa di San Giovanni Battista a Gradara
La Chiesa di San Giovanni Battista è posta a ridosso della prima cerchia di mura, vicina al Castello. L’ingresso è ricavata in uno spazio antistante la torre che porta alla rocca.
Realizzata probabilmente prima del 1290, la Chiesa di San Giovanni Battista ha pianta rettangolare e abside semi-circolare. Al suo interno custodisce un bel Crocefisso ligneo del ‘400, proveniente dall’antico oratorio del Castello.
Chiesa del SS. Sacramento di Gradara
La sua costruzione risale al 1597, su commissione di Vittoria Farnese, per la Compagnia del Santissimo Sacramento.
Venne riedificata completamente nel 1750. Al suo interno, si trova un’urna in legno e vetro che custodisce il corpo di San Clemente.
Cosa vedere e fare nel Borgo medievale di Gradara:
La Passeggiata degli Innamorati
e il Bosco di Paolo e Francesca
Dulcis in fundo, dopo tanta storia medievale, dal Borgo di Gradara è possibile immergersi nella Natura che lo avvolge, percorrendo dei sentieri che vi faranno scoprire la biodiversità e i panorami caratteristici di questa parte delle Marche. Il Bosco di Paolo e Francesca è un percorso di circa un chilometro adatto a tutti.
Sempre dedicata ai due amanti più famosi di Gradara è la Passeggiata degli Innamorati. Il percorso inizia nel cuore della Rocca di Gradara, incrocia il “Teatro dell’Aria – Parco Ornitologico e Centro di Falconeria” e prosegue il giro ad anello percorrendo il perimetro esterno della Rocca. Anche questa è una semplice passeggiata, molto facile, che vi prenderà non più di 50 minuti.
Dove si trova il Borgo di Gradara
e Come arrivare
La Rocca e il Borgo di Gradara distano pochi chilometri dalla costa ed in particolare: 25 sono i chilometri che la separano da Rimini, 13 da Pesaro, circa 5 dalla vicina stazione ferroviaria di Cattolica-Gabicce e 3 dalla strada Statale Adriatica.
Per chi invece proviene da più distante, è bene sapere che la distanza con Milano è di circa 377 chilometri, 138 da Bologna, 287 da Venezia e 315 da Roma.
Come arrivare a Gradara in Auto
Se il mezzo che state usando è l’auto e provenite da Rimini, il percorso da seguire è quasi interamente in Autostrada Adriatica/A14, con uscita al casello di Cattolica-Gabicce.
Se invece provenite da Milano, il tempo di percorrenza sarà di circa 4 ore tramite A1 e E45. I dettagli e le opzioni li trovate nella mappa sottostante.
Dove parcheggiare a Gradara
Per chi arriva in auto, occorre anzitutto trovare un posto dove lasciare la propria auto prima di dedicarsi alla visita della Rocca Medievale. Nella Mappa trovate l’ubicazione dei principali parcheggi nei pressi del Borgo.
Nelle giornate festive o la domenica, potreste trovare parecchia gente e quindi, vi conviene arrivare sin qui non troppo tardi.
Le tariffe orarie sono di circa 1,50 Euro, mentre se pagate la sosta per tre ore, il costo totale è di 5 Euro
Come arrivare a Gradara in treno
E’ la scelta che ho effettuato io, partendo da Rimini, con un treno regionale, e scendendo alla Stazione ferroviaria di Cattolica – San Giovanni – Gabicce.
Dalla Stazione di Cattolica – Gabicce a Gradara, potete andare in bus, a piedi (se vi va sono circa 5 chilometri), o in taxi. In quest’ultimo caso la tariffa è di 20 Euro.
Se invece volete arrivare da Cattolica – Gabicce in bus, qui trovate gli orari in pdf della AdriaBus
Purtroppo, però, durante la Bassa stagione le corse non sono frequenti e vi potrebbe capitare attendere a lungo. Fate quindi attenzione. Stessa cosa vale per i collegamenti in bus da Riccione, Pesaro, Fano e Marotta. La migliore cosa è informarvi prima di partire, telefonando alla Pro-Loco o direttamente alla Adria Bus.
Dove mangiare a Gradara
Nel Borgo Medievale di Gradara, scegliere dove fermarsi per un pasto veloce o per qualcosa di più tipico e raffinato, non sarà un problema!
Il centro del Borgo è disseminato di molti locali, ristoranti e taverne tipiche per ogni tasca! Nel mio caso, viste le splendide giornate autunnali, ho pranzato e cenato in locali con terrazza esterna per godere al meglio della giornata dedicata alla visita di Gradara!
Fra i molti locali, vi consiglio di fare una sosta alla “Tavernetta di Paolo e Francesca”, ubicata sulla centrale Via Umberto I.
Dove dormire a Gradara, la Capitale del Medioevo
Anche se il Borgo e la Rocca di Gradara prendono poco tempo per la visita, mezza giornata può andare bene, scegliere di dormire all’interno del centro medievale ha un fascino tutto suo, e ve lo consiglio vivamente.

Cosa vedere a Gradara: Le Mura della Rocca Medievale di Gradara dall’esterno – La cosiddetta “Rocchetta”
Uno dei motivi principali è l’opportunità di assaporare con lentezza il trascorrere delle ore dentro la Rocca, godendo dei colori delle ore del tramonto e dell’alba. Che dire poi del poter vivere la magia della Rocca e delle mura illuminate di notte, dei silenzi fra i vicoletti che di giorno sono affollati di turisti in visita?
Se siete dei viaggiatori romantici o degli osservatori che amate il bello fuori dai soliti schemi, è davvero un’esperienza da non perdere!
Nel piccolo Borgo medievale di Gradara e nelle sue immediate vicinanze, non mancano le opportunità di alloggiare secondo le proprie possibilità. Se invece volete qualcosa di veramente particolare, che sia essa stessa parte del viaggio nel viaggio, fate come me e scegliete di alloggiare in una delle strutture di proprietà dell‘Historic Resort La Loggia.
La scelta di alloggiare all’Historic Resort La Loggia riesce a soddisfare la voglia di relax e di privacy, con la curiosità di scoprire da vicino uno dei luoghi storici del borgo medievale di Gradara.
Il Resort infatti, è gestito come un “albergo diffuso” e si compone di 3 edifici, di cui due si trovano all’interno delle mura di cinta del borgo medievale – La Loggia Relais ed Emporio – e il terzo, il più antico, il cosiddetto Conventino, è la struttura ricavata in un vecchio convento dei Frati Cappuccini, risalente al 1564.
Io ho alloggiato nella La Loggia Relais, ubicata nella piazzetta centrale del borgo, sopra il Museo Storico di Gradara, con una fantastica vista sulla Torre con l’orologio e le merlature dei Camminamenti di Ronda. Al suo interno vi troverete sia la Spa (Grata Aura) che una piscina con idromassaggio sulla terrazza panoramica.
Ritornando alla struttura centrale, va ricordato, fra le altre cose, che il Convento e l’attigua Chiesetta dei Frati Cappuccini di Pesaro, vennero realizzati all’epoca della Duchessa Vittoria Farnese Della Rovere, della cui famiglia è presente lo stemma all’esterno del complesso conventuale.
Nella struttura del vecchio convento restaurato, situato ai piedi della Rocchetta, sono ubicati i servizi comuni alle tre strutture – inclusa la Reception, la Sala della prima colazione e il Ristorante. L’accesso agli eleganti ambienti si dipanano nelle sale interne, ricavate in modo suggestivo intorno al vecchio chiostro.
La splendida struttura possiede un vasto parco di 8000 metri quadrati, un bel giardino, la piscina e i campi da tennis. Senza dimenticare gli scorci panorami spettacolari che si intravedono passeggiando nel parco e la vista sul poderoso bastione della rocca malatestiana. Questo bastione, fatto costruire da Sigismondo Pandolfi, si discosta nelle forme dalle altre torri per l’imponente scarpata poligonale che lo contraddistingue.
Da non mancare la visita all’annessa vecchia Chiesa del Convento dei Frati Cappuccini e uno sguardo sul vicino Giardino degli Ulivi.
Vi siete lasciati affascinare dalla bellezza e dalle cose da vedere e fare in un giorno nel Borgo di Gradara, Capitale del Medioevo e Borgo fra i più Belli d’Italia?
Nel frattempo, se ciò che avete letto sin qui è di vostro gradimento, condividetelo sui vostri canali social!
Mi potete trovate anche sulla Pagina Facebook di Spunti di Viaggio, su Linkedin, Pinterest o sul profilo Instagram.
Potrebbe anche interessarvi continuare la navigazione sul Blog nelle sezioni dedicate a Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, per
- Scoprire cosa vedere a Ravenna città dei Mosaici
- Scoprire i Murales di Borgo San Giuliano a Rimini
- Cosa vedere in Valmarecchia: 10 Borghi da visitare vicino Rimini
- Cosa vedere a San Gimignano in un weekend
- Visitare la Bassa Padovana e scoprire la sua grande bellezza;
- Visitare l’Abbazia di Praglia sui Colli Euganei
- Scoprire cosa vedere nel Palazzo della Ragione a Padova;
- Rimanere incantati dalla Cappella degli Scrovegni;
- Scoprire a Verona gli itinerari della Minor Hierusalem;
- Scoprire a la Cattedrale del Vetro di Murano a Venezia
Oppure curiosare fra i Consigli di Viaggio, per scoprire qualcosa di più su:
- Musei europei insoliti ed imperdibili da visitare
- Città d’arte italiane imperdibili da visitare
- Borghi italiani imperdibili da visitare
- Parchi Archeologici importanti da visitare in Italia
- Musei italiani da visitare
- Itinerario di Viaggio in Calabria fra luoghi imperdibili
O ancora, scoprire la bellezza, la Natura e la Cultura nelle altre regioni della nostra Bella Italia! Lasciatevi Ispirare e al prossimo Spunto di Viaggio by Mimì
In collaborazione con la Pro-Loco di Gradara, Museo storico e Historic Resort La Loggia
Cosa vedere in Valmarecchia: itinerario fra 10 Borghi da visitare vicino Rimini
BORGO SAN GIULIANO A RIMINI: Cosa vedere fra Street Art e ricordi Felliniani
Cosa vedere a Ravenna: itinerario fra i luoghi imperdibili da visitare in un weekend
Cosa vedere e fare a San Gimignano in un weekend, la città turrita in Toscana
Cosa vedere nel Castello del Catajo, la Reggia dei Colli Euganei: info e mappe
26 comments
Ci sono stata da piccolissima e poi nel 2020 prima della chiusura del COVID: un borgo eccezionale che rimane nel cuore per la sua autenticità e anche perché è davvero ben valorizzato. Ci tornerei subito anche per l’ottima cucina che ho potuto assaggiare proprio qui!
La cucina e l’aspetto eno-gastronomico è sicuramente il valore aggiunto ad ogni visita al Borgo medievale di Gradara!
Sono stata a Gradara tanti anni fa e mi hai fatto venire voglia di tornarci Mimi! Potrei approfittare della prima domenica del mese gratuita, mi informo sulla prenotazione grazie!
Ciao Claudia! Merita ed è sempre più bello il Borgo di Gradara !Trovi tutte le info che possono esserti utili nella sezione dedicata alla visita del Castello di Gradara
Che ricordi hai risvegliato in me con questo tuo articolo! Gradara per me è il simbolo della vita universitaria, di quando studiavo a Rimini e nel fine settimana partivo alla scoperta dell’entroterra finendo sempre le mie visite ad ammirare il tramonto da quelle mura merlate.
Ma dai, che bei ricordi Raffaella! Pensa che io ancora non avevo visitato lo splendido borgo medievale di Gradara! Me ne sono letteralmente innamorata! Merita davvero!
sono stato in gita con le medie, davvero un borgo bellissimo! spero di tornarci presto
Ma dai, tanto tempo fa allora! Gradara è un borgo davvero stupendo e scenografico! Merita di tornarci
Proprio vero che qui si cammina nella storia e pure tra leggende davvero affascinanti!
Sono i luoghi che più mi intrigano! Gradara mi ha sorpresa piacevolmente!
Amo i borghi rispetto alle città, e con queste vedute panoramiche li preferisco ancor di più. Questa zona per me proprio sconosciuta! E’ stato bello scoprire questa chicca.
Ciao Lara! Sono davvero felice di averti ispirata! Gradara non delude. Buone vacanze
Come potevo non conoscere questo borgo medioevale nelle Marche! E’ meraviglioso e dalle tue foto e il tuo racconto mi incuriosisce sempre di più, cercherò di organizzare un weekend!
E fai bene! Gradara va vissuto con calma
Conosco poco le Marche ma ho sempre sentito parlare tanto di Gradara, quasi sempre in relazione alla storia di Paolo e Francesca. Non mi dispiacerebbe farci un giro, magari ci riesco la prossima estate.
Sono certa che nel visitare Gradara, il piccolo borgo ti farà innamorare di se’ e non solo per la storia di Paolo e Francesca!
Io abito in Romagna a pochi minuti dal confine e quindi, da Gradara. L’hai descritta veramente bene e non sai quanto mi fa piacere! E’ un paesino minuscolo, ma qui da noi, che siamo al confine con le Marche, è un punto di riferimento e sentiamo Gradara come se fosse parte della nostra terra romagnola.
Infatti Gradara si può dire che segni il confine fra Marche ed Emilia Romagna! Sono felice che la descrizione che ho dato di questo borgo medievale ti sia piaciuto. lo ho letteralmente amato! E poi … piccolo è sempre bello!
Gradara è davvero uno splendido borgo ricco di storia. Secondo me è una chicca imperdibile per chi visita le Marche
Concordo con te al cento per cento: Il Borgo medievale di Gradara sa come fare innamorare di sè
Gradara deve essere davvero un borgo bellissimo. C’ero passato vicino ma purtroppo non mi ero fermato :(
Allora sarà un motivo in più per tornarci e visitare Gradare, la Capitale del Medioevo, un borgo davvero magico!
Sono stata a Gradara una sera d’estate di qualche anno fa e l’ho trovata meravigliosa! Un borgo assolutamente da visitare almeno una volta nella vita, sono d’accordo con te!
Sono felice che le mie impressioni ed emozioni siano in comune con e tue! E’ un Borgo minuscolo Gradara, ma non per nulla è anche definito come la capitale del Medioevo!
Che meraviglia di borgo! È da moltissimo tempo che vorremmo spingerci da quelle parti per visitare la zona e Gradara nello specifico! Sicuramente faremo un salto al museo delle Grotte! Deve essere interessantissimo 😀
Non c’è un angolo del Borgo di Gradara che non meriti di essere visitato, credimi. Le grotte poi, sono molto coinvolgenti